È di pochi giorni fa la notizia dell’acquisizione di Lynda.com da parte del più grande social network dedicato al mondo del lavoro, LinkedIn. Ma questa nell’ambito formazione ed elearning è solo l’ultima delle acquisizioni di LinkedIn più o meno fortunate.
Dal 2010 ad oggi LinkedIn ha acquisito più di una dozzina di startup che, seppure in ambiti diversi, hanno permesso di implementare il suo profilo di social professionale, garantendo una varietà di servizi grazie ai quali il numero di iscritti è attualmente in crescita, di pari passo con la quotazione in borsa.
Ecco la storia di LinkedIn attraverso un viaggio a ritroso nel tempo con le acquisizione degli ultimi anni, dai primi esperimenti con CardMunch, oggi soppiantata da una solida partnership con Evernote, all’ultimo più settoriale acquisto di Lynda.com.
Le acquisizioni di LinkedIn: Lynda.com
1,5 miliardi di dollari per una piattaforma di elearning, che punta a migliorare l’attività dei professionisti attraverso una vasta libreria di video per sviluppare le capacità necessarie ad accelerarne la carriera.
Questa la cifra per l’ultima delle acquisizioni di LinkedIn, che dovrebbe concludersi nel secondo trimestre del 2015, con un 52% in contanti e un 48% in azioni.
Prima di Lynda: Careerify
Sede a Toronto per la startup acquisita da LinkedIn con lo scopo di implementare il settore reclutamento: un servizio di riferimento per aiutare le aziende a trovare potenziali candidati attraverso contatti e network già esistenti.
Careerify utilizza i contatti dei dipendenti su LinkedIn, Facebook e Twitter per capire chi potrebbe essere maggiormente adatto ad una determinata posizione di lavoro.
Sradicare la disoccupazione su scala mondiale e rendere più redditizio il lavoro dei recruiter, è questo l’ultimo nobile scopo di LinkedIn, che anche grazie alla serie di acquisizioni mirate dimostra di essere molto interessata alla reale utilità per i propri utenti rispetto ai servizi resi disponibili sulla piattaforma.
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2014, tra le acquisizioni di LinkedIn c’è il marketing B2B di Bizo
Il 22 luglio del 2014 LinkedIn annuncia l’acquisizione della piattaforma di marketing Bizo, con un accordo del valore di 175 milioni di dollari, di cui il 10% in azioni.
Bizo si occupa essenzialmente di marketing B2B, con un pubblico specifico e un prodotto di automazione del marketing chiamato Multi-Channel Nurturing.
L’acquisizione di Bizo, come sottolineato al momento dell’acquisto, non ha previsto un’integrazione del business di Data Solutions da parte di LinkedIn, che infatti non ha reso disponibili i propri dati, sebbene sia stato proprio questo punto a destare maggiori perplessità al momento dell’annuncio.
Le acquisizioni di LinkedIn: Newsle
Newsle è un servizio che consente di scegliere i contatti più interessanti sui social network, come Facebook e Linkedin stesso, per ricevere notifiche nel momento in cui in rete compaiano notizie legate a queste persone. In questo modo è possibile ricevere informazioni sulle loro attività lavorative, seguire personaggi influenti o tenere d’occhio le novità sui vertici di un’azienda a cui si è interessati.
Newsle con algoritmi di disambiguazione, elaborazione del linguaggio naturale e apprendimento automatico per scandagliare il web in cerca di notizie, oltre ad essere stato integrato in LinkedIn, continua ad operare come servizio autonomo, condividendo con il social network del lavoro il comune obiettivo di fornire conoscenze professionali per migliorare l’attività dei professionisti.
“Conoscere le ultime notizie sulle persone che fanno parte della vostra rete può far emergere spunti importanti in vista del prossimo incontro lavorativo”, la filosofia alla base dell'operazione.
Il 2014 è un anno di acquisizioni di LinkedIn: Brigth.com
120 milioni di dollari per acquisire la startup creatrice del software che analizza e mette insieme curriculum e offerte di lavoro.
Prima di essere acquisita Bright.com aveva anche accumulato moltissimi insight e statistiche sul mercato del lavoro in generale, fonte di preziose informazioni per LinkedIn.
Lo scopo della startup, che ha convinto Jeff Weiner all’acquisizione, era quello di usare la scienza dei dati per consentire al mercato del lavoro di operare in modo più efficiente. Sebbene l’attività di Bright.com sia iniziata all'ombra della peggiore recessione, la convinzione è che ci sia un modo per migliorare, attraverso l’analisi dei dati, l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Le acquisizioni di LinkedIn tra lavoro e news: Pulse
L’11 aprile del 2013 LinkedIn ha annunciato di aver acquisito Pulse, il popolare lettore di news per web e mobile. L'operazione, per un valore di circa 90 milioni di dollari, si era conclusa per circa il 90% in stock e il 10% in contanti.
LinkedIn ha acquisito Pulse con lo scopo di diventare la più importante piattaforma di publishing professionale, in cui tutti i professionisti possano reperire contenuti e in cui gli editori si riuniscano per condividere il loro contenuto.
Le presentazioni più famose: SlideShare
Se SlideShare ha dato nuova vita alle slide, adattandole alla condivisione su internet e alla partecipazione del web interattivo, l’acquisizione da parte di LikendIn per circa 118,75 milioni di dollari, ha reso la startup ancora più famosa sul web, consentendo una diffusione del servizio direttamente attraverso il profilo personale di ogni utente.
Segni particolari dell’ex-startup, essere guidata da Rashmi Sinha, laureata in neuroscienze cognitive, tra le poche donne ad aver concluso l'intera strada dalla fondazione di un'azienda web 2.0 al ruolo di amministratore delegato, fino alla vendita.
Le acquisizioni di LinkedIn nel 2012: Rapportive
Sempre nel 2012 LinkedIn compra il plugin per Gmail che mostra gli ultimi aggiornamenti dei social network dei nostri contatti.
Prima dell’acquisizione Rapportive era diventato un prodotto essenziale per gli utenti di Gmail in tutto il mondo, per questo la prima preoccupazione del CEO, Rahul Vohra, è stata quella di rassicurare gli utilizzatori del plugin sulla continuità nell’uso del prodotto.
Bisogna ricordare che proprio nello stesso periodo LinkedIn modificò i propri termini d’uso per la privacy, forse in vista dell’acquisizione della startup.
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Le prime acquisizioni di LinkedIn: IndexTank
Dopo la quotazione in Borsa, nel maggio del 2011, LinkedIn ha riavviato le proprie acquisizioni di startup, puntando su obiettivi precisi: migliorare la propria ricerca interna, sviluppandola per arrivare a gestire un enorme quantità di dati e profili, per espandersi sempre di più.
Ecco quindi arrivare l’acquisizione di IndexTank, un provider di hosted search in real-time, con clienti del calibro di Reddit, Twitvid, e Spoke.
Al centro l’utente e le connessioni: arriva Connected
Ad ottobre del 2011 LinkedIn acquisisce Connected, una piccola startup di gestione dei contatti, che unifica e aggiorna continuamente le connessioni degli utenti grazie a email, social network, calendari e cellulari, fornendo la possibilità di gestire i propri contatti attraverso etichette e note aggiornabili in tempo reale, magari al termine di una chiamata di lavoro o di una riunione.
Già poco tempo prima LinkedIn aveva acquisito CardMunch, un'altra startup di gestione dei contatti. Lo scopo evidente di LinkedIn era quello di fornire strumenti di customer relationship management per le piccole imprese, con un’occhio allo sviluppo anche per le imprese di grandi dimensioni.
Le acquisizioni di LinkedIn e la gestione dei contatti: CardMunch
Tra le prime acquisizioni di LinkedIn, CardMunch permetteva di scattare foto di biglietti da visita e di business card digitali per caricarli nella propria rubrica.
L'operazione, del valore di 2,4 milioni di dollari, non ha mai riscosso particolare entusiasmo tra gli utenti e alla fine la startup è stato abbandonata, ma non l’idea di base, che invece si è concretizzata con un accordo con Evernote per la scansione dei biglietti da visita.
L’app mobile supporta in ben sette lingue e gli utenti di LinkedIn potranno inserire commenti relativi al biglietto da visita acquisito, oltre ad associare le coordinate geografiche del luogo in cui si è effettuata la registrazione dal contatto, permettendo una memorizzazione contestualizzata alla situazione lavorativa.
Le acquisizioni di LinkedIn, in principio fu Choice Vendor
Choice Vendor fu tra le prime acquisizioni di LinkedIn: un sito web per recensioni di fornitori di servizi alle imprese.
La startup di San Francisco, fondata nel 2008 da due ex dipendenti di Google Inc., era la seconda acquisizione del social network, con uno sforzo per aggiungere talento e tecnologie al pari degli altri social. Spinta guidata proprio da Jeff Weiner, che nel 2008 era diventato amministratore delegato.
mSpoke, la prima startup acquisita
LinkedIn ha acquisito mSpoke nell’agosto del 2010. La piccola startup mirava a rendere i contenuti più rilevanti attraverso la tecnologia di raccomandazione, con un adaptive personalization engine ed una tecnologia di machine learning, legata ai feedback impliciti ed espliciti degli utenti per fornire i contenuti più rilevanti sul web.
La tecnologia di raccomandazione è servita a LinkedIn a presentare ai propri iscritti contenuti rilevanti, come notizie personalizzate e altri aggiornamenti.
L’attenzione del social network professionale per eccellenza, nel corso del tempo resta ben ancorata al proprio core: mettere in relazione profili professionali, aiutare i recruiter nel proprio lavoro, fornire alle aziende strumenti di business e gestione dei contatti, selezionare e dare rilevanza alle notizie più interessanti per i propri utenti.