Dopo tanta attesa la 49° edizione del Super Bowl è passata.
È arrivato il Day After, in cui tutti gli appassionati di social media tirano le somme sugli andamenti dell'evento, ormai sempre più internazionale e capace di appassionare anche chi non segue il football abitualmente. Il lunedì dopo la partita è anche il momento in cui si analizzano i social network, e si decretano i vincitori e i vinti di quest'anno.
Trend
Cominciando con una panoramica sull'evento, per i più geek consigliamo la lettura dell'articolo di Adobe sui trend di marketing del Super Bowl. Da quando l'evento di football più famoso al mondo è diventato letteralmente una macchina per fare soldi, è bene saperne qualcosa in più.
I punti salienti sono particolarmente interessanti:
- I brand che hanno deciso di investire in advertising durante la partita sono stati nominati 6.5 volte in più rispetto all'anno scorso, e usare il social buzz per predire i trend futuri è probabilmente la prossima frontiera del social marketing.
- Le impression organiche scendono del 32% di anno in anno, e continuano a decrescere nel 2015. Anche nello sport i contenuti sponsorizzati la fanno decisamente da padrone.
- Impennata per quanto riguarda le visualizzazioni da mobile. E questo significa più visualizzazioni e più acquisti, soprattutto con il successo degli schermi più larghi, che portano ad un ROI maggiore per ogni visita da mobile.
- Interessante è l'internazionalizzazione del fenomeno. Grazie soprattutto alla scelta dei digital video come post da promuovere, molti Paesi hanno l'opportunità di accedere alla visualizzazione in tempo reale.
Social Network
Generalmente è Twitter il social per definizione durante questi eventi, e il canale real time in cui tutti riversano i propri pensieri. Basti pensare alle features particolari che erano state rilasciate per i mondiali di calcio nel 2014.
Ma è il social di Zuckerberg che quest'anno ha visto lungo. Dopo i 50 milioni di persone che parlavano dell'evento nel 2014, per questa edizione ha deciso di fornire a sua volta un posto per connettersi in tempo reale e commentare la sfida tra Seattle Seahawks e New England Patriots.
La Super Bowl experience ha permesso di:
- Assistere alle reazioni in tempo reale delle persone in tutto il globo, seguendo il Live Feed
- Informarsi sui post del NFL, dei team, e dei giocatori grazie a In the Story
- Unirsi alla conversazione, postando come update "watching Super Bowl XLIX”
Inoltre, sembra che per la prima volta, Facebook abbia venduto advertising a persone appartenenti a target specifici in base alle conversazioni durante il gioco. Sembra che l'advertising dipenda dalle parole chiave che gli utenti inseriscono, e includono video pubblicitari che partono autonomamente sulla Newsfeed.
Vincitori e Vinti
#LikeAGirl
In termini di social media buzz, questa pubblicità era ancora tra i trend di questa mattina.
Per chi si fosse perso questa piccola perla, è una pubblicità, creata dal brand Always di prodotti per l'igiene femminile, che critica il concetto per cui "Correre come una ragazza" o "Lanciare come una ragazza" significa atteggiarsi in modo stupido, o essere deboli o inefficaci.
La campagna non è nuova e non era nata inizialmente per il Super Bowl, ve ne avevamo già parlato in estate, ma sono stati creati dei contenuti dedicati ("Are you in it to win #LikeAGirl), e il web ha decisamente apprezzato.
Katy Perry
L'halftime del Super Bowl è da sempre oggetto di grosse reazioni su social media, e dopo Beyoncé e Madonna, quest'anno è toccato a Katy Perry, con la collaborazione di Missy Elliot e Lenny Kravitz.
In particolare la coreografia con gli squali danzanti ha fatto furore, e ha dato già il via a numerose imitazioni.
Nationwide Insurance
"Hope you guys are having a great day. Did you know your kid is probably gonna die soon? Enjoy your nachos & funeral planning!" è stato solo uno dei tweet di reazione a questo spot.
Decisamente uno dei vinti di questo Super Bowl. Uno spot per creare awareness a livello sociale, ma decisamente inquietante, che mostra un ragazzino che elenca tutte le cose che non potrà mai fare perché è morto durante un incidente. Lo scopo era ricordare agli spettatori che è importante prevenire i pericoli, ma molti non hanno apprezzato un messaggio del genere durante un momento ludico e leggero come il Super Bowl.
Ministero Ecuadoreno del Turismo
Un epic fail politico era sicuramente da menzionare. Uno spot nato per promuovere le bellezze del Paese, che ha avuto uno spiacevole effetto boomerang.
Lo spot sfrutta il tea di "All You Need is Love", aggiungendo l'hashtag #AllYouNeedIsEcuador, ma molti abitanti dell'Ecuador hanno risposto in malo modo: ""All we need is free speech, democracy and yes, another president".
Alcune critiche sono state fatte anche per l'entità dell'investimento, circa 4.5 milioni di dollari ogni 30 secondi.
Per la rassegna degli spot trasmessi durante il Super Bowl vi rimandiamo all'articolo della sezione video Super Bowl 2015: i migliori e i peggiori spot