Googlare è da tempo entrato nella sezione neologismi della Treccani: googliamo strade, nomi, cerchiamo sinonimi. Ma da qualche anno a questa parte ha preso il via la pessima abitudine di googlare anche i sintomi, una pratica tanto stupida quanto pericolosa e malsana.
L'ipocondria è già sgradevole, figuriamoci se ad esempio digitando "giramento di testa e nausea", quello che ti esce è "sintomi tipici di cancro al cervello". In momenti di psicosi generale come questo non sarebbe difficile risultasse anche una placida diagnosi di "Ebola". Peccato sia finito Dr. House altrimenti sarebbe potuto uscire anche "Lupus".
Per ovviare a questo dilagare di cyber-medici autodidatti il sito belga di medicina gezondheid en wetenschap, in collaborazione con il governo fiammingo, ha deciso di sensibilizzare i suoi utenti con un video esilarante che di certo scoraggerà questa pratica infausta.
Ecco il video:
La campagna è stata creata dall'agenzia DDB di Brusselles e ha un nome eloquente: "Don't Google It", con la quale invita le persone ad avvalersi di fonti sicure ... ad esempio un medico!
Il sito Belga non si è però limitato solo a questo; gezondheid en wetenschap ha infatti comprato spazi Google Adwords per i 100 sintomi più cliccati in modo tale che, chiunque faccia una ricerca online di questi, riceva come primo risultato il consiglio: "Non cercarlo su Google, consulta una fonte attendibile".
Don't google It from DDB Brussels on Vimeo.