Nell'era dello spettacolo e dell'immagine, abbiamo a che fare ogni giorno con la celebrità. Star della tv, del cinema, della musica, sono ovunque. Quello a cui siamo abituati da un po' meno tempo è la celebrità che nasce da quello che condividiamo sui social.
Si parla di micro-fama, micro-celebrità nel documentario Instafame, che ruota attorno alla storia di Shawn Megera, un quindicenne incredibilmente famoso su Instagram, con più di 81mila follower. Instafame si pone come obiettivo proprio comprendere come un teenager si approccia alla fama attraverso una lente (fotografica ma anche sociale) come Instagram.
Il video comprende frammenti di intervista a Shawn così come contributi di studiosi di psicologia, esperti di social media o di editoria, e attraverso i suoi dodici minuti fornisce molti spunti interessanti sul potere che ha raggiunto Instagram nel modo in cui i giovani, e non solo, si presentano al mondo e prendono consapevolezza di sé.
Shawn, ragazzo come tutti, al quale piace uscire con gli amici, giocare a calcio e basket, ascoltare musica, ha iniziato ad usare Instagram circa due anni fa. Ora con gli amici racconta di quanto sia bello essere riconosciuti per strada: il punto, secondo questi ragazzi, non sta nel quanti follower hai, ma in quante persone sanno di te, sanno della tua vita.
Instagram è diventato parte dell'equazione della celebrità, proprio come fare parte di film. Una celebrità raggiungibile da tutti (non a caso nel video si parla di un 31% di teenager tra i 14 e i 18 che dichiarano che un giorno saranno famosi).
I social network hanno creato una nuova modalità di "accettazione" e riconoscimento sociale, che si misura in like, e porta all'autostima e al sentirsi bene con sé stessi. I social sono l'espressione più semplice della nostra natura: creare connessioni, relazioni umane.
E i tanto amati-odiati selfie? Se non trovi un selfie in un profilo, senti di non poterti fidare di quella persona, la cui rappresentazione sociale non può più, ormai, non passare per la rete in formato fotografico.
E come si configura, in questo scenario, il tradizionale amore tra celebrità e fan? Gli esperti parlano di una nuova percezione di amore, "thin love", che ci porta a dichiarare amore per un amico così come per un oggetto, quando condividiamo qualcosa online.
Quindi, essere Instagram-fanatici significa essere inseguitori di una vuota fama, bisognosi di condividere ogni momento ancor prima di viverlo? Io me lo sono chiesta, ma mi ha molto colpito una frase di Shawn:
"Io sono sempre lo stesso, i miei atteggiamenti non sono cambiati. Se succede questo, devi davvero rivalutare la tua vita, perché questa è davvero solo un'app".