La centralità delle nuove tecnologie sta contribuendo a fare emergere un particolare tipo di intelligenza collaborativa, basata sull'empatia e il sapere ormai reticolare.
I processi cooperativi che ne derivano sono più facilitati, dando vita a una grande quantità di nuove pratiche di produzione sociale, culturale ed economica. Il risultato è che le buone idee adesso si trovano dappertutto e il loro valore ha a che fare in misura sempre maggiore col consenso costruito all'interno delle comunità e dei territori.
Tutto questo perché la nostra epoca è contrassegnata in modo crescente da una comunicazione di tipo orizzontale e l’industria culturale tradizionale, con la ricerca del consumo di massa, sembra non essere più in grado di rispondere alle nuove necessità contemporanee dell’accesso alla cultura.
C’è bisogno per questo di immaginare innovative formule (di progettazione, organizzazione, distribuzione del sapere), che siano in grado di agire nella “molteplicità” del presente. Allo stesso tempo è necessario sperimentare alternativi modi per sostenere economicamente le iniziative culturali, nuove forme di economia basate su creatività, innovazione, collaborazione, giocate soprattutto su definizioni alternative di valore.
La cultura ha cioè bisogno di nuove spinte e proposte, e CheFare entra in gioco proprio in questo contesto. Tale progetto assume la valenza di strumento per indagare le trasformazioni del presente e le strade del futuro. Una sfida che la cultura e le pratiche innovative devono e possono così raccogliere.
CheFare
CheFare è una piattaforma per la mappatura, la votazione e la realizzazione di progetti di innovazione culturale in Italia. Il progetto ha in particolare lo scopo di coniugare i valori di impresa e di sostenibilità economica con quelli della cultura più in generale.
CheFare fa parte dell’associazione culturale doppiozero (ente non profit che ha a cuore le sorti della cultura e dell’editoria), ed è co-prodotto da un network di soggetti partner come Avanzi, Fondazione Ahref, Tafter, Fondazione Fitzcarraldo, Societing, Lìberos; media partner quali Domenica-Il Sole 24 ore, Vita e con il patrocinio della Regione Puglia-Assessorato alle Politiche Giovanili e Bollenti Spiriti.
CheFare si basa sull'idea che per e far riconoscere valore economico alla cultura è necessario creare progetti culturali che abbiano in sè una forte valenza sociale e territoriale. Per questo motivo l’intero processo di CheFare premia, attraverso un concorso, le capacità dei soggetti proponenti di mobilitare le proprie reti sociali, attraverso il voto on-line e la capacità di narrazione che progetti e soggetti stessi suscitano nel territorio.
Un team di specialisti decreterà poi il progetto vincitore.
CheFare: perché partecipare?
Partecipare a CheFare offre l'opportunità di presentare a livello nazionale la propria realtà. Favorisce cioè la visibilità delle organizzazioni che lavorano nella cultura e la diffusione delle loro idee, fornendo strumenti innovativi per raccontare la propria storia, attraverso un progetto che verrà messo in rete.
Un team di esperti di CheFare, poi, lo valuterà e se passerà questa prima selezione lo metterà online per ben due mesi, affinchè venga conosciuto, apprezzato e per questo votato dal pubblico di Internet.
Gli 8 progetti che avranno in seguito ottenuto più voti, accederanno alla fase finale di CheFare, dove verranno valutati da una giuria apposita che sceglierà e decreterà il vincitore, il quale riceverà un premio da 100.000 euro per il prosieguo e sviluppo del progetto presentato.
Il bando CheFare è rivolto a imprese non profit, low profit e profit: associazioni, comitati, organizzazioni di volontariato, fondazioni, imprese sociali, società di persone, società di capitali, società cooperative, società consortili, organizzazioni non governative, associazioni di promozione sociale, Onlus, associazioni e società sportive dilettantistiche.
I 9 finalisti
Attualmente sono stati ammessi all'ultima fase di CheFare ben 9 finalisti.
1)A di Città
2)Apparecchio per aprire dal di sotto
3)di Casa in Casa
4)Farm Regeneration
5)Kinodromo
6)Memory Sharing
7)Or@le
8 )Periferica
9)Terra Piatta
9 invece di 8 per una differenza di soli due voti/punti che sarebbe stata inutile da non considerare.
Adesso, come già scritto e spiegato, toccherà ad una giuria attenta ed esperta valutare i 9 progetti finalisti, incontrando i proponenti stessi e passando al microscopio le diverse proposte. Il 3 aprile sarà annunciato il vincitore.
Per saperne di più: www.che-fare.com
Stay tuned!