Questo tutorial è stato realizzato da Gabriele Monte, uno dei retoucher high end emergenti più richiesti in tutto il mondo, specializzato in beauty e fashion photo editing.
La correzione dei colori è un passaggio molto importante del fotoritocco con Photoshop, perché elimina tutte le disparità cromatiche della fotografia. Rossori, sbavature del trucco, luci o addirittura processi come il D&B (dodge & burn) possono creare degli effetti antiestetici. Per questo motivo è necessario correggere tali imprecisioni ed acquisire un risultato accurato.
Diversi sono i metodi di correzione di colore, vediamone due nel dettaglio:
Primo metodo
Il primo metodo, il più basilare, funziona attraverso il solo utilizzo di un livello e un pennello:
Una volta individuate le zone da correggere, possiamo cominciare a munirci della giusta attrezzatura.
Qui c’è una piccola crop d’esempio: l’area cerchiata in rosso (molto saturata rispetto al colore naturale della pelle e contrastante col violetto del trucco) sarà quella da correggere: cercheremo di ottenere un colore neutro, che dia un effetto di profondità tra il naso e l’occhio e che non distragga la composizione dell’immagine (come mostrato nella crop all’inizio del post).
Per prima cosa, creiamo un nuovo livello (Ctrl +Alt+Shitf+N su PC, Cmd+Alt+Shift+N su Mac) e impostiamo la Blending Mode (metodo di fusione) su Colore.
A questo punto prendiamo un pennello di durezza 0% e individuiamo un possibile colore neutro per poter correggere la discolorazione della pelle (nel nostro caso potrebbe essere il violetto del trucco accanto). Premiamo Alt+click per selezionare il campione di colore.
Ora non resta altro che dipingere col pennello sull’area in question: potrete vedere che quell’arancione molto visibile e antiestetico comincerà ad acquisire una tonalità più scura e grigiastra, simile al nostro obiettivo.
Per praticità, suggerisco di usare un pennello ad opacità 10% o 20%, in modo tale da dare più passate piuttosto che tornare indietro nel caso in cui il colore risulti troppo evidente o innaturale.
Questa tecnica, per quanto semplice e basilare, richiede una certa attenzione ed esperienza: spesso noterete che, in prossimità di ombre molto scure, l’applicazione di un colore chiaro e saturato possa generare un eccesso di saturazione, risultando del tutto irrealistico. Viceversa, un colore scuro applicato su zone chiare può desaturare l’area in questione. Per questo suggerisco di provare e riprovare, finché non si ottiene piena familiarità della tecnica.
Secondo metodo
Il secondo metodo che utilizzo ha di base la stessa idea della prima citata. Può risultare più restrittiva e limitante, ma sicuramente più comoda. Andiamo a vedere perché.
Prendiamo un altro esempio di discolorazione: qui ho estrapolato una crop di capelli:
Come è possibile notare, le zone cerchiate in rosso presentano delle disparità cromatiche: sono visibili diverse aree grigie rispetto al colore biondo naturale. Proviamo a correggerle.
Ciò di cui dovremo munirci è un livello vuoto (su cui faremo uno stampo), un pennello e un po’ di pazienza. Infatti, quando andremo ad utilizzare la Gradient Map, occorrerà fare attenzione particolare ai colori da scegliere.
La Gradient Map (mappa sfumatura) si basa su una fusione di due o più colori, dalle ombre più scure alle luci più chiare. Nel nostro caso andremo ad utilizzare solo due colori.
Innanzitutto, aggiunto un nuovo livello, creiamo uno stampo premendo Ctrl+Alt+Shift+E su PC o Cmd+Alt+Shift+E su Mac. A questo punto prendiamo un campione del primo colore (Alt+click) dalle ombre più scure. Successivamente premiamo il tasto X per invertire Background e Foreground color e prendiamo un campione del colore dalle luci più chiare.
Fatto ciò, rechiamoci su Immagine>Regolazioni>Mappa Sfumatura. Vedremo un esempio della nostra immagine esclusivamente coi colori che avevamo selezionato precedentemente. Premiamo OK e impostiamo il metodo di fusione su Colore. Su questo livello, creiamo una maschera, per poi invertirla (riempiendola di nero, colore che cela l’effetto). Infine andremo ad usare il pennello con colore bianco (che rivela l’effetto) sulle zone in questione, accertandoci di dipingere sulla maschera.
Il risultato finale dovrebbe essere il seguente:
Anche per quest’ultima tecnica valgono le stesse accortezze citate precedentemente: è necessario acquisire praticità e sicurezza nella scelta dei colori da utilizzare, onde evitare errori nella gestione della saturazione.