Analizzando i profili Facebook di un campione di studenti dell’Università di Los Angeles, i ricercatori hanno ottenuto, in media, queste percentuali:
- 27% di conoscenti (amici di amici, persone che vivono nel nostro condominio, persone conosciute occasionalmente in un meeting o in una festa, persone conosciute in un viaggio o incontrati una sola volta);
- 24% di “amici di attività” (compagni di classe attuali, compagni di squadra nello sport, persone con cui ci si vede per coltivare un hobby comune, confraternite studentesche, membri dello stesso club, colleghi di lavoro);
- 21% di amici stretti (il mio miglior amico, amici stretti, attuali partner, membri della famiglia, compagni di stanza al college);
- 18% di amici di lunga data (amici di infanzia, amici delle scuole precedenti, ex fidanzati/e);
- 4% di sconosciuti;
- 2% di amici online (persone mai viste realmente, associazioni, organizzazioni e band musicali);
- 4% di persone su cui non è stata data una risposta
Molti conoscenti, pochi amici veri
Tale distribuzione conferma l’ipotesi dei ricercatori secondo la quale i “veri amici” (cioè gli amici stretti e quelli di lunga data) rappresentano una percentuale minoritaria (39%) rispetto al totale delle amicizie.
Facebook infatti facilita reti sociali larghe e impersonali, dove le relazioni superficiali (conoscenti, amici di attività) sono la maggioranza delle amicizie.
I contatti, dopo una certa cifra, sono composti quasi esclusivamente da relazioni superficiali: più il network di amici è grande più si stanno aggiungendo sconosciuti e gli amici stretti diventano la percentuale più bassa. Nonostante questo il numero di amici stretti su Facebook sembra essere maggiore di quello che una persona indicherebbe nella realtà: la media degli amici delle persone analizzate in questa ricerca è 440, quindi gli amici stretti sono circa 80…se chiedete a una persona per strada quanti amici stretti ha non dirà mai un numero così alto.
Un diverso modo di considerare l'amicizia?
Secondo gli studiosi questo accade perché sui social il concetto di amicizia stretta è trasformato in un sentimento che implica meno intimità rispetto ai rapporti offline (pensiamo anche al grande di utilizzo del simbolo <3).
I ricercatori affermano che il potere di mettere in mostra se stessi e le proprie relazioni sul social network può permettere ai giovani adulti di focalizzarsi sulla costruzione di identità personale e sociale attraverso il contatto con un audience (come se fossero su un palcoscenico) ; sostengono infatti che la performance per un pubblico (quale Facebook rappresenta) sia un elemento importante per lo sviluppo di una identità e per l’autoaffermazione, due bisogni molto presenti nella fase di vita dei giovani adulti.