Ogni anno, la rivista americana TIME elegge la Persona dell’Anno: un premio ambitissimo, che diventa una copertina da collezione. Dal 1927 ad oggi, il riconoscimento è stato assegnato a uomini di potere, donne, coppie, gruppi di persone, idee e macchinari, che «nel bene e nel male, hanno fatto il massimo per influire sugli eventi dell’anno».
Pensate di esservi persi qualcosa? Ecco le 16 curiosità sui PotY (Person of the Year) più interessanti di sempre.
Il primo e l’ultimo
Notizia di questi giorni: Barack Obama si è aggiudicato per la seconda volta (era già successo nel 2008) la famigerata copertina di TIME, scalzando l’italiana Fabiola Gianotti, ricercatrice del Cern che ha contribuito alla scoperta del bosone di Higgs. Ma chi è stato il primo a vincere il premio? Sulla cover del 1827 c’era Charles Lindbergh, aviatore statunitense che ancora oggi detiene il record di vincitore più giovane. Oggi la sua copertina è venduta su eBay a 499 dollari.
Il primo italiano
Giovanni Paolo XXIII, detto il Papa Buono, è stato il primo (e ultimo) italiano sul TIME. Nel 1962, a un anno dalla sua scomparsa, aprì il Concilio che cambierà la faccia della Chiesa cattolica.
Il più premiato
Ben tre copertine è il bottino di Franklin D. Roosvelt, presidente degli Stati Uniti che finì sul TIME nel 1939, nel 1934 e nel 1941. Forza Obama, manca poco al pareggio.
Le donne
È triste doverlo sottolineare, ma le donne hanno vinto il premio solo 6 volte. Ragazze, c’è da darsi da fare!
L’unico senza faccia
Niente fotografia per Adolf Hitler, eletto Persona dell’Anno nel 1938. In copertina una raffigurazione del Führer, di spalle, ritratto in una cattedrale mentre suona un organo, su cui sono appese le sue vittime.
La prima scelta simbolica
Nel 1956, si aggiudica il riconoscimento il Combattente ungherese per la libertà: una delle copertine di TIME più belle di sempre.
La non-persona
Nel 1982, per la prima volta la redazione di TIME sceglie una macchina, invece di un essere umano. È il computer: già si intuiva che avrebbe cambiato le nostre vite per sempre.
Il personaggio del secolo
Nel 2000, TIME elegge il Personaggio del secolo: è Albert Einstein. Sul podio insieme a lui, il blasonato Roosvelt (ancora?) e Ghandi.
Il più social
Mark Zuckerberg è Persona dell’Anno nel 2010, grazie alla sua creatura Facebook, che – lo sappiamo – ha cambiato il nostro modo di comunicare. Una scelta azzeccatissima.
La copertina-Narciso
Sorprendente la scelta del 2006: TIME mette in copertina «Tu», per celebrare la nuova era del web, dove l’utente è il vero protagonista e può generare i contenuti.
Il primo non-americano
È toccato al Mahatma Gandhi il privilegio di essere il primo asiatico, nonché il primo non-americano, a finire sulla cover più preziosa dell’anno. Correva il lontano 1930.
Il primo Made in Europe
Al Vecchio Continente è toccato l’anno successivo, quando il TIME ha scelto Pierre Laval, Primo Ministro francese. Santé!
Il primo nobile
Il sangue blu ha dovuto aspettare il 1935, quando il barbuto Hailé Selassié, negus d’Etiopia, ha fatto la sua comparsa sulla rivista americana. Un’onorificenza da poco, considerando i titoli già in suo possesso: Leone conquistatore della tribù di Giuda, signore dei signori, re dei re, luce del mondo, eletto di Dio, difensore della fede. Non male.
La prima coppia
Madame Chiang e il Generalissimo, rispettivamente first lady e presidente del Taiwan, sono stati la prima coppia ad ottenere il riconoscimento del TIME. Marito e moglie dell’anno 1937.
La generazione
Persino un’intera generazione è stata insignita del titolo Persona dell’Anno: sono i giovani dai 25 anni in giù, figli del baby boom del dopoguerra. Correva l’anno 1966.