Paola Maugeri, pr ambassador di Sodastream
Oggi intervistiamo Petra Schrott, marketing director di Sodastream Italy, azienda che offre sistemi per la produzione domestica di acqua gasata che consentono ai consumatori di trasformare l’acqua del rubinetto in acqua frizzante o, con l’aiuto di succhi naturali, in bibite gasate.
Con lei abbiamo parlato di green marketing, sponsorizzazioni, app e sostenibilità ambientale attraverso tutte le leve del marketing mix utilizzate da questo brand.
In cosa consiste la campagna "Join the Stream"?
La campagna green è stata lanciata lo scorso 22 di Marzo insieme alla nostra PR Ambassador Paola Maugeri (nella foto in alto). Essa prevede un’applicazione, “Join the Stream”, che fa in modo che le persone all’interno della Facebook Fan Page di Sodastream possano segnalare attraverso foto e/o descrizioni i luoghi invasi dalla plastica. Chiunque vada sui navigli piuttosto che su una spiaggia o in un vicolo inquinati da bottiglie di plastica, può fare una foto e postarla all’interno dell’App: le tre più votate dagli utenti verranno effettivamente ripulite (anche con l’aiuto degli utenti).
Per domenica 27 maggio abbiamo organizzato la pulizia del Lido degli Alberoni a Venezia. Chiunque quindi può evidenziare una zona che gli sta a cuore e che è invasa dalla plastica. Tutto questo collegato all’ambizione di Sodastream di eliminare tutte le bottiglie di plastica attraverso l’uso dei gasatori domestici.
Ecco il video dell'iniziativa:
Molti parlano di green marketing e responsabilità sociale d’impresa come nuove frontiere di comunicazione e promozione. Dal vostro punto di vista implementare una campagna green è stata una scelta naturale o un modo originale di promuovere il prodotto?
Diciamo che ce l’abbiamo nel DNA non dobbiamo costruircelo addosso. Ci sono aziende che si costruiscono una campagna green ripiantando gli alberi e con riduzioni di emissioni CO2. Il nostro prodotto è nato con un’anima verde quindi non facciamo fatica a creare queste campagne, ci viene spontaneo.
Stiamo parlando di numeri piuttosto grandi: con il nostro prodotto si riduce in un anno l’utilizzo di circa 2000 materiali plastici (tra bottiglie e lattine) in una famiglia di quattro persone. Cominciano ad essere numeri importanti e vogliamo trasmettere questa sensibilità all’ambiente a più persone possibili. Loro comprano il gasatore principalmente per comodità (evitare di portare a casa bottiglie di plastica pesanti), il secondo motivo d’acquisto è l’ambiente. E’ impressionante la riduzione di plastica in una famiglia media. Tutte le azioni che facciamo servono quindi a coinvolgere ancor di più i nostri clienti e a far comprendere l’impatto del prodotto sull’ambiente.
Oltre alla campagna Join the Stream c’è stato anche l’advertising tradizionale pianificato in tv. Sono previste altre campagne di marketing non convenzionale/eventi nei prossimi mesi?
Il prossimo 8 e 9 Giugno saremo al Fashion Camp come sponsor. Lì faremo giocare le designer/blogger con i nostri gasatori liberando la loro creatività. Avremo uno stand completamente eco sostenibile e soprattutto presenteremo “The Cage”: un’installazione in legno e vetro con dentro 2000 bottiglie di plastica che rappresentano il consumo medio annuo di una famiglia. Inoltre al Fashion Camp ci sarà un mio speech e della PR Ambassador Paola Maugeri che ci parlerà del suo stile di vita a “impatto zero”. Probabilmente in futuro, ma è solo un’anticipazione, “The Cage” arriverà anche in alcuni retailer. Continuerà parallelamente l’advertising tradizionale, da metà Giugno ricomincerà la pianificazione Tv.
Quali sono gli obiettivi futuri di Sodastream in termini di penetrazione e di market share in Italia?
La penetrazione è ancora bassa poiché siamo partiti da poco: un 2.5 di penetrazione nelle famiglie italiane. Nei paesi un po’maturi come Svezia, Svizzera e Germania siamo intorno ad una penetrazione del 25% (partendo però qualche anno prima). Il potenziale è quindi altissimo perché la categoria non è conosciuta al 100%, diciamo che abbiamo davanti una crescita molto forte. La cosa interessante è che chi ha un gasatore a casa diventa un nostro ambasciatore. Ha un coinvolgimento emotivo molto alto, continua a livello virale a dirlo a tutti. Invita a casa gli amici e con orgoglio offre tutte le possibilità: acqua leggermente frizzante, molto frizzante, il concentrato, la cola. Vanno letteralmente fuori di testa!
Si può quindi dire che siamo proprio a cavallo tra un prodotto ed un’esperienza.
Si perché se lo fanno a casa da soli, come vogliono e come gli piace di più. E in più evitando all’ambiente 2000 bottiglie di plastica all’anno. Li fa sentire bene.