“Smanettoni, gadget, fighetti, cool, sfigati”: la battaglia tra Geek e Nerd si combatte anche a colpi di aggettivi . E voi, come vi sentite? Date un’occhiata all’infografica seguente: semplice, ma che rende l’idea!
E fateci sapere da che parte state! 🙂
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Simosokehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSimosoke2011-09-22 11:30:462011-09-22 11:30:46Geek vs Nerd: da che parte state? [INFOGRAFICA]
Il monitoring online della brand reputation è al centro delle attività di numerosi Social Media command center – pensiamo a Intel, Dell o Gatorade per citare i più celebri – che hanno integrato la costante analisi della reputazione online nel proprio set di KPI di analisi del brand.
La forma della Rete è costantemente ridefinita dalle attività degli utenti ed i brand devono necessariamente adattarsi ad un contesto in cui le loro stesse caratteristiche sono al centro delle conversazioni degli utenti, ed è con essi che si può creare un dialogo alla pari e migliorare così la propria brand image.
L’esigenza di monitoring della reputation si traduce quindi nella necessità di analizzare le conversazioni online e di riconvertire i feedback ottenuti in indicazioni strategiche che possono dare anche la misura della propria reputazione rispetto ai competitors.
L’automatizzazione dei processi di monitoraggio diventa allora fondamentale nella gestione di ampi volumi di conversazioni: Facebook posts, tweets, contenuti pubblicati sui blog…si tratta di un numero di fonti che possono esprimere non solo un sentiment negativo o positivo nei confronti del brand ma anche dare concrete (e preziose) indicazioni operative su come migliorare il brand.
Cribis – conscia di queste promesse – ha creato Cream, la soluzione per il monitoring del sentiment e della brand reputation online. Cream monitora il sentiment di marchi, prodotti e aziende su più di 12.000 fonti Web. Il software – realizzato grazie alla partnership conExpert System, leader nel campo dell’analisi semantica – automatizza il monitoraggio e consente dunque di tenere sotto costante controllo i set di keyword scelti e il loro andamento rispetto alle keywords dei competitors.
Cream, insomma, seleziona solo la “crema” del Web per offrire i risultati più interessanti su ciò che la Rete sta dicendo – e su come lo sta facendo – dei brand. D’altra parte, come spiegato da Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B:
“Oggi non è possibile ignorare ciò che viene detto nel web. Per questo consideriamo il monitoraggio del sentiment una grande opportunità per rispondere concretamente all’esigenza dei nostri clienti, ma anche di manager, responsabili marketing e decisori aziendali, di avere a disposizione un quadro preciso degli argomenti, delle tendenze e dei giudizi discussi online relativamente alla propria azienda, così come a partner o prodotti. La semantica garantisce oggi il più alto livello di precisione nell’interpretazione del significato delle frasi e si configura come la migliore tecnologia in grado di permettere alle aziende di cogliere tempestivamente segnali deboli, intercettare movimenti di opinione, arricchire esiti di ricerche più standard con dati molto dinamici come quelli scambiati nel web”.
Che genere di report e di dati si possono dunque estrarre con Cream? Restate sintonizzati: la prossima settimana vi spiegheremo in dettaglio tutte le funzionalità di Cream…
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Zatokihhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngZatokih2011-09-22 10:00:392011-09-22 10:00:39Cream: sentiment e brand reputation online
Le giurie dell'ADCI anche quest'anno hanno selezionano l'eccellenza della comunicazione nostrana e premiato i migliori lavori con gli ADCI Award, nel corso di una esclusiva serata di premiazione svoltasi lo scorso 15 settembre a Milano.
L’ADCI – Art Directors Club Italiano è un associazione che accoglie art director, copywriter, fotografi, illlustratori, registi e altri professionisti della creatività pubblicitaria italiana, accomunati dall’ obiettivo di migliorare gli standard della creatività nel campo della comunicazione.
Ogni anno le giurie dell’ADCI selezionano l’eccellenza della comunicazione nostrana e premiano i migliori lavori con gli ADCI Award, pubblicandoli nel sito dell’ADCI e inserendoli poi in un prestigioso volume: l’Annual dell’Art Directors Club Italiano.
I premi assegnati per il 2011 sono stati consegnati nel corso della serata di premiazione svoltasi lo scorso 15 settembre presso la palazzina Liberty a Milano, dove si è svolta una riservata cerimonia ad invito, di cui potete guardare le foto e qualche “dietro le quinte” qui:
Tra i vincitori che si sono aggiudicati l’ambito Oro c’è “The dog“, realizzato dall’agenzia Euro RSCG Milano per Citroen C3 Picasso, vincitore nella categoria “Televisione e Cinema”
Per la categoria “Typography” il premio è stato assegnato a “The Force of Typography”, Agenzia H-57 srl, per il cliente H-57 srl:
“Scoglio di Quarto”, realizzato dall’agenzia Marimo srl, cliente Presidenza del Consiglio, è stato premiato nella categoria”Environmental Design”
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Katsumihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKatsumi2011-09-22 09:30:092011-09-22 09:30:09ADCI awards 2011: il premio alla creatività più ambito dell'anno
Farsi le domande giuste e utilizzare strumenti di ricerca economici per misurare l'impatto della propria business idea sul mercato.
Sono molte le ragioni per cui un’attività fallisce a pochi anni dall’avvio e a volte queste hanno poco a che fare con le capacità del proprietario. Capita però che un’attività fallisca proprio perché i proprietari si concentrano più sul proprio prodotto/servizio che sulla potenziale clientela.
La buona notizia è che ci sono molti modi, per un imprenditore, di valutare la domanda potenziale di mercato del proprio prodotto/servizio senza spendere cifre esorbitanti e rivolgersi ad importanti istituti di ricerca.
Fatti le domande giuste
Il primo step per determinare il potenziale di mercato del proprio prodotto/servizio è farsi le seguenti domande:
Il prodotto/servizio che ho in mente soddisfa realmente un bisogno di mercato? Chi sono i miei consumatori?E dove posso trovarli? Che tipo di competizione devo affrontare?Diretta, indiretta, locale, nazionale o internazionale? Come si distingue il mio prodotto rispetto a quelli della concorrenza? Il mio prodotto può resistere ai cambiamenti di mercato o avvantaggiarsi rispetto ad un determinato trend? Le leggi del territorio dove voglio iniziare il mio business lo permettono? A che prezzo i consumatori saranno disposti a comprare il mio prodotto?Otterrò dei profitti in ogni fase?
Googola! (sì, è un verbo)
Sembra fin troppo facile ma utilizzare Google può essere utile per misurare il potenziale di mercato della propria idea e verificare se ci si troverà o meno di fronte a dei competitors . Tramite la semplice ricerca di parole chiave, magari utilizzando software come Market Samurai o Magic Bullet, si può vedere se la propria idea ha già una domanda o se questa è già soddisfatta.
Raccogli dei Feedback
Il modo più semplice ed efficace per testare una nuova idea di business è utilizzare lo strumento del crowdsourcing. “Riuscire ad avere il punto di vista di un gruppo di persone che già conoscete e che è in grado di aiutarvi fornendo utili consigli”. È facile, veloce e permette di ottenere in poco tempo critiche positive o negative.
Un altro modo è creare un video, con un narratore professionista che narra i benefici e le caratteristiche del prodotto, pubblicarlo su YouTube e raccogliere direttamente i commenti.
Quello che assolutamente NON bisogna fare è basare le proprie decisioni sulle opinioni espresse da amici e parenti. Loro saranno poco obiettivi e asseconderanno anche un’idea non troppo originale o poco spendibile sul mercato.
Vendi qualcosa, qualsiasi cosa!
Matt Ferguson, presidente e CEO della Progressive Health Innovations, afferma: “è incredibile come molti perdono anni e milioni di dollari per sviluppare concept e prodotti che piacciono alle persone senza mai chiedere loro se mai li acquisterebbero”.
Il modo migliore per avere un feedback del genere è creare un “prototipo” da far girare tra i rivenditori, i partner o nelle fiere del settore. Questo tipo di approccio viene definito MVP (Minimum Viable Product) dal blogger Eric Ries. Un esempio di approccio MVP è il lancio di un website minimale in cui i consumatori devono pagare per un prodotto/servizio che ancora non esiste così da garantire un potenziale di mercato.
È ciò che ha fatto Scott Yates per testare l’idea dietro la sua azienda, BlogMutt.com, che offre “fornitura” di contenuti per i blog in difficoltà. “Fu soltanto quando alcuni blog si registrarono al servizio per 79$ – prima che avessimo un ufficio – che capimmo che c’era qualcosa di buono”.
Nello stesso modo si può postare la propria idea su siti come Kickstarter e chiedere alle persone di sostenerla economicamente. In questo modo gli inventori dell’orologio TikTok per iPod Nano hanno guadagnato $942,978 solo con le prevendite.
Just Do It
John Schulte, presidente della National Mail Order Association, conclude: “Forse nessuno la pensa come me ma credo che non esista modo migliore per testare un’idea che iniziare a realizzarla” […] “Spesso si spende più denaro nella fase di ricerca di quanto costerebbe iniziare a produrre e distribuire il prodotto/servizio”
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Massimo Sommellahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMassimo Sommella2011-09-22 09:00:272011-09-22 09:00:27Come valutare il potenziale di mercato di un’idea [HOW TO]
Un video interattivo che ci mostra gli effetti dell'alcol. Proprio tutti. '>
La vista è uno dei primi sensi che viene colpito quando si abusa di sostanze alcoliche. I nostri occhi ci restituiscono immagini alterate, che non riflettono nella giusta maniera l’ambiente che ci circonda. E nemmeno noi stessi.
Traslando questo concetto sul piano figurativo è stato ideato questo video, che fa parte della campagna di sensibilizzazione “Byturen” contro l’abuso di alcol, promossa da Movia, azienda danese di trasporti che fornisce navette notturne per il trasporto dalle discoteche. Il concept funziona, perché senza usare parole riesce a trasmettere chiaramente l’idea; forse perché, diversamente dalle campagne di questo genere a cui siamo abituati, stile “Se bevi, non guidare”, questa ci consiglia semplicemente di non arrivare al “punto di non ritorno”. Anche se, ovviamente, l’invito a non mettersi alla guida rimane, considerando che si tratta comunque di un promo per un’azienda di trasporti notturni.
Questo è il link diretto al sito dove troverete una versione differente del video, con la quale interagire attraverso il mouse!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Elena Silvi Marchinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngElena Silvi Marchini2011-09-21 18:30:362011-09-21 18:30:36Byturen, una campagna contro l'abuso di alcol [VIDEO]
È finalmente arrivato il grande giorno: Google Plus, il nuovo social network di Big G, è aperto a tutti!
Se nel leggere questa notizia il vostro primo pensiero è stato “Un’altro?!”, questo video fa per voi! CollegeHumour ha dipinto con ironia il mondo dei social, che ormai sembrano davvero non lasciare scampo a nessuno. Tra l’aggiornare lo stato di Facebook, postare link su Twitter, caricare nuove foto su Flickr, o aggiungere check-in su Fousquare, oramai “essere social” sembra essere diventato quasi un lavoro a tempo pieno! Un’alternativa a questo tram-tram digitale? Not Google+, il social network al quale semplicemente non ci si deve iscrivere, per esserci. E non occorre invitare gli amici. Né spendere ora per dividerli in cerchie.
Non siete così tanto social-addicted? Bene…Ma lo sapete che le parodie (proprio come le bugie!) nascondono sempre un fondo di verità, no? 😉
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Elena Silvi Marchinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngElena Silvi Marchini2011-09-21 17:10:122011-09-21 17:10:12Not Google+, il social network meno social di tutti [VIDEO]
Interminabili attese perché il volo è in ritardo? O meglio, volete riposarvi nell’attesa di partire? Eccovi la soluzione: Sleepbox, la mini camera da letto che vi ospita in aeroporto.
L’idea è di un gruppo di architetti russi, Arch Group: uno degli inventori, Aleei Goryainov, ha dichiarato che l’intento dell’installazione (la prima, all’aeroporto Sheremetyevo International di Mosca) è quello di creare curiosità tra le persone e far conoscere il progetto. L’idea è di metterla in metropolitane, ferrovie, centri commerciali, expo.
Realizzata in materiale innovativo o in legno: all’interno 2 letti, connessione Wi-fi, Tv con touchscreen, sistema di ventilazione, avvisi sonori, prese per la corrente elettrica, coperte e lenzuola che vengono cambiate con sistema motorizzato.
Il pagamento può essere effettuato su un terminale condiviso, che fornisce al cliente una chiave elettronica. E ‘possibile acquistare da 15 minuti a diverse ore.
I prezzi? 9 Euro l’ora a persona per la Sleepbox doppia, 12 euro per la singola.
Il costo di una Sleepbox? Si scende fino a 7.000 euro per grandi ordini.
E voi, riuscite a dormire sonni tranquilli sapendo che un volo vi aspetta?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Simosokehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSimosoke2011-09-21 16:00:432011-09-21 16:00:43Sleepbox, ovvero il riposino mentre sei in aeroporto
Non vi siete mai spostati dalla vostra città se non per le vacanze? Allora questo social network non fa per voi 😆 Se, invece, alla domanda “dove abiti?” rispondete “in giro per il mondo” allora fa proprio al caso vostro!
Island X è infatti il nuovo social network per persone cresciute in ambito internazionale. Marius Hjelset, SEO e fondatore di Island X, è nato in Norvegia e ha vissuto in 5 Paesi diversi. L’idea di creare Island X gli è nata in una notte insonne a Bangkok durante le celebrazioni del capodanno thailandese e una volta a Londra ha dato il via al progetto.
Esperienze internazionali in giovane età forniscono alle persone una visione unica del mondo e una cultura condivisa, senza confini nazionali; questa è la cultura di Island X.
Island X si pone come obiettivo quello di riunire i cittadini più internazionali del mondo per sostenersi l’un l’altro, condividere conoscenze, esperienze, opportunità, e impegnarsi in relazioni importanti.
“Le persone con un background internazionale hanno notevoli similitudini indipendentemente dalla propria nazionalità. Questo significa che spesso hanno più cose in comune tra loro che con altre persone, anche del proprio paese d’origine. Promuoviamo queste connessioni attraverso la nostra piattaforma sicura privata, dove i nostri valori fondamentali della fiducia, dell’utilità e del divertimento formano la base delle esperienze di Island X”.
Per il momento l’accesso a Island X è solo su invito e gli inviti sono aperti esclusivamente alle persone che sono cresciute a livello internazionale o a coloro che frequentano una scuola internazionale nel proprio paese.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Ida Perrihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIda Perri2011-09-21 15:00:262011-09-21 15:00:26Island X: il Social Network riservato solo ai membri internazionali
Notizia che gli sviluppatori di apps sapranno apprezzare è il lancio di Open Mobile Marketplace di Appcelerator. Perché l’apertura di questo store non deve passare inosservata?
Intanto stiamo parlando di Appcelerator Inc, l’azienda che dal 2009 vanta un milione e mezzo di utenti sulla sua cross-platform Titanium, un framework open source per lo sviluppo di apps. In secondo luogo, seguendo il trend di realtà come Verious e l’Appexchange di Salesforce, il market di Appcelerator offre in più Titanium, che consente agli sviluppatori di creare applicazioni utilizzando le tecnologie Web come JavaScript e convertire il codice Web in codice nativo che gira su Android, IOS e Linux. E’ simile nel concetto ad altri cross-platform per tool di sviluppo come Adobe Flash, Ansca Mobile Corona SDK, Unity3D, PhoneGap e Rhomobile, solo per citarne alcuni, ma ha attirato circa 1,5 milioni di sviluppatori, soprattutto per le applicazioni business-oriented e di intrattenimento.
Vediamo da vicino l’Open Mobile Marketplace di Appcelerator.
Il “circolo virtuoso” dello store
Al momento il negozio offre 50 soluzioni mobili da PayPal, Salesforce, Millennial Media, AdMob, Box.net, Dropbox, Bump, TestFlight, GetGlue, DoubleClick, Greystripe, Omniture (Adobe), Flurry, Twilio e altri. Comprende anche i componenti per gaming apps come GameKit, OpenGL e Box2D.
Anche gli sviluppatori possono mettere in vendita i loro prodotti, dunque moduli, estensioni e applicazioni, sia in modalità gratuita o a pagamento. Sui prodotti a pagamento, le entrate saranno condivise con gli sviluppatori tramite lo standard 70 % allo sviluppatore e 30 % allo store.
Questo vuol dire che la strategia di marketing di Appcelerator è quella di crescere il business degli sviluppatori di app e di quelli di terze parti, rendendo i servizi disponibili a un pubblico molto vasto – 1,5 milione di utenti di Appcelerator, appunto – e di aggiungere a questo le caratteristiche avanzate di Titanium, il che rende la piattaforma più attraente.
“Si tratta solo di leva. E’ una leva per noi, perché non dobbiamo costruire tutte queste funzionalità dalle nsotre sole forze. E’ la leva per fornitori di terze parti, perché possono sfruttare la nostra base di sviluppatori, e, infine, è leva per i nostri clienti che sono in grado di aumentare continuamente la qualità delle loro applicazioni, senza dover costruire tutto da zero “, afferma Scott Schwarzhoff, VP Marketing di Appcelerator
Elementi di design e cloud-computing: le risorse più interessanti per gli sviluppatori
Beautiful Amazing Robust Unbelievable: in 4 parole le diverse categorie di prodotti che si possono trovare nello store, ovvero Applicazione Web, Template, Design Element e Module. In questo si riassume la scelta fatta da Appcelerator riguardo alle strategie di marketing per accedere al mercato dello sviluppo di app e in generale a quello mobile.
Il cliente target per una soluzione come Titanium e dello store Open Mobile non è necessariamente lo sviluppatore, soprattutto non solo quello di app native. Molti dei clienti sono invece le piccole imprese. Questi sono utenti che vogliono creare applicazioni in modo rapido, vogliono applicazioni che possano girare su diverse piattaforme e non hanno le risorse per imparare a sviluppare bene in Java o Objective-C, i linguaggi dunque per Android e iOS.
L’emergere di servizi come il mercato degli add-on indica che il settore del mobile e in particolare quello dello sviluppo di software, sta maturando. E’ vero che questo genere di plug-and-play, i moduli e le estensioni già pronte faranno storcere il naso agli sviluppatori puristi, ma sono un importante cambiamento per il mercato delle Apps.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/09/appcelerator_open_mobile_marketplace.png400600Naokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNaoko2011-09-21 14:45:002011-09-21 14:45:00Appcelerator Titanium: Piattaforma Open per chi vuole Sviluppare App
È curioso come sia cambiata l’opinione sulla guerra rispetto al passato sotto alcuni punti di vista. Sarebbe impensabile oggi leggere di un annuncio che invita ad arruolarsi nell’esercito, eppure prima succedeva. Ne sono una dimostrazione questi 15 annunci: dal vecchio zio Sam ai meno popolari.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kismahhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKismah2011-09-21 14:00:252011-09-21 14:00:25Pubblicità e guerra, 15 annunci vintage
Vuoi fare Carriera nel Digital Business?
+100.000 professionisti e 500 grandi aziende hanno incrementato i loro Affari grazie a Ninja.
Non aspettare, entra subito e gratis nella Ninja Tribe per avere Daily Brief, Free Masterclass e l’accesso alla community di professionisti.