Domani tutte le geek sono invitate al primo “Girl Geek Christmas: no tech, no party” organizzato da GGD Sicilia!
Sappiamo vi erano mancati gli appuntamenti per sole donne, ma non disperate… ormai l’appuntamento è alle porte!
Domani dalle 17 tutti al “Mammut“ – via San Lorenzo n°20, Catania – la galleria d’arte wine e cocktail bar con live music e free internet Wi Fi, scelta per l’occasione come punto di incontro dove gustare vini tipici e i sapori mediterrani mentre si chiacchiera.
Cosa ci riserverà questo appuntamento dedicato alle donzelle tech-addicted? Regali, musica, trucco, cibo, … (siamo pur sempre donne!) ma sempre tutto in stile Hi-Tech come piace a noi!
Curiose di conoscere le tre speaker che conoscerete in serata? Eccovi accontentate: – Daniela Tornabene, catanese, la graphic designer fondatrice di Tattuzzi; – Alessia Seminerio, messinese, beauty blogger per Sogni di zucchero filato; – Tania Valentini, la food blogger romana che oltre a essere una analista freelance di social media monitoring, si occupa di cucina per professione su A bagnomaria, uno spazio dedicato a cucina e società.
Già più volte abbiamo sposato la mission di GGD, nata nel 2005 da un’idea di Sarah Blow, e come noi gli sponsor che decidono di finanziare il progetto (quelli di questo incontro saranno: Glossybox, TheWishList e Bad Girls In Kitchen) visto che si tratta di cene/aperitivi/incontri assolutamente senza scopo di lucro, ma con il solo intento di unire tutte le donne che lavorano o sono attratte dai nuovi media e condividere le conoscenze e le idee che si hanno.
Mi raccomando però, ricordate che si può partecipare solo su prenotazione! Quindi sbrigatevi e contattate ggdsicilia@gmail.com, il tempo stringe!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Osakihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngOsaki2011-12-16 18:00:152011-12-16 18:00:15"Girl Geek Christmas no tech, no party" vi aspetta domani sera a Catania! [EVENTO]
Il 24 agosto 2011 Steve Jobs ha annunciato pubblicamente l’intenzione di abbandonare la carica di CEO di Apple: nonostante la sua riservatezza tutto il mondo sapeva che le sue condizioni di salute erano peggiorate; e tutti sono rimasti con il fiato sospeso in attesa degli sviluppi della malattia sino all’annuncio della sua morte. Dopo aver contribuito a fondare Apple nel 1976, Jobs è tornato alla direzione della sua creatura alla fine degli anni Novanta, traghettandola verso il nuovo millennio con una serie di innovazioni e prodotti che sono diventati un’icona e che hanno fatto di lui, per dirla con il Wall Street Journal, l’uomo più influente della prima decade del XXI secolo. Il suo segreto, ciò che lui chiamava la “vision thing”: la sua abilità senza uguali di immaginare, e di portare con successo sul mercato, prodotti che i consumatori trovano semplicemente irresistibili. Composto da una raccolta delle sue parole, pronunciate in più di tre decenni, questo libro che sarà pubblicato in 19 paesi – offre il meglio del pensiero di Jobs: una lettura essenziale per tutti coloro che cercano soluzioni innovative da applicare al business e un omaggio alla memoria di un uomo che secondo Barack Obama può essere annoverato “tra i più grandi innovatori americani”.
Autore: G. Beahm Brossura: 216 pagine Editore: Rizzoli Etas (12 ottobre 2011) Collana: Management ISBN-10: 8817054178 ISBN-13: 978-8817054171 Peso di spedizione: 358 g
Anche quest’anno Google Zeitgeist ci propone una panoramica degli argomenti, fatti ed avvenimenti principali che hanno caratterizzato i mesi appena passati. Il video è un emozionante mash up di tutto questo, di ciò che gli utenti del web hanno cercato in rete, di quello che il 2011 ci ha regalato, o ci ha portato via.
“Zeitgeist 2011: Year In Review video on YouTube” ripercorre davvero tutto, a partire dai disastri naturali come il terremoto in Giappone o le alluvioni in Brasile, passando per gli importanti avvenimenti politici quali le proteste popolari medio-orientali e il movimento Occupy Wall Street. La scomparsa di personaggi importanti, tra cui, ovviamente, Steve Jobs.
Il Natale è alle porte, e come ogni anno, nonostante i buoni propositi, molti si riducono all’ultimo minuto per la ricerca del regalo da fare ad amici e parenti. Spesso, nella fretta, si rischia di essere a corto di idee e di scegliere un cadeau anonimo o poco gradito a chi lo riceverà: soprattutto se la persona in questione è molto attenta all’estetica e alle nuove tendenze. Per andare a colpo sicuro vi propongo alcune idee che gli appassionati di grafica, di design, ed i creativi in generale non potranno non apprezzare:
Gadget Pantone
Le tazze coi colori Pantone sono ormai un classico, a cui si sono affiancati, nel corso degli anni, gadget più originali, come borse e taccuini. Ma la vera novità del Natale 2011 sono le stilosissime palline per l’albero:
Stickers creativi
Il vostro amico non si separa mai dal suo Mac o dall’iPad? Un’idea spiritosa e cheap sono gli stickers per personalizzarlo. Dove acquistare quelli più originali? Su Etsy: il marketplace dell’artigianato 2.0. Io adoro quelli ispirati a Banksy!
DESIGNerd: il Trivial Pursuit per designer
Un alternativa ai banali giochi da tavolo? Se voi e i vostri amici siete appassionati di design non lasciatevi sfuggire DESIGNerd: formato da tre set di carte, ognuno contenente cento domande sulla storia del design, perfetto per mettere alla prova le vostre conoscenze!
Sneakers “pimpate”
Il designer Daniel Reese ha aperto uno shop online dove potete acquistare sneakers con diversi temi grafici che non faranno passare nessun piede inosservato. Quelle ispirate ad Angry Birds sono stupende!
Un Natale all’insegna del design
Date uno sguardo al sito www.madeindesign.it: una selezione di 15.000 prodotti di design, che spaziano dall’arredamento all’illuminazione, dai complementi alla tavola e alla cucina. E’ presente una sezione natalizia con tante idee per tutti i gusti e tutte le tasche:
Cornici ispirate a Photoshop
Sul sito www.meninos.us trovate idee regalo originali e spiritose, ispirate al mondo del web e della grafica. La mia preferita è questa cornice che riproduce la grafica di Photoshop:
Own a colour: aiuta l’Unicef regalando un colore!
A Natale, si sa, dobbiamo essere più buoni. Perchè non approfittarne per fare beneficenza?
Sul sito Own a colour ognuno può scegliere il colore che preferisce e diventarne proprietario, oppure regalarlo, in cambio di una piccola donazione, che sarà interamente devoluta all’UNICEF per aiutare i bambini in difficoltà.
Che ne dite, ora avete le idee più chiare sul vostro shopping natalizio?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Katsumihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKatsumi2011-12-16 16:00:412011-12-16 16:00:41Regali di Natale geek per i più creativi
I vostri device, come non li avete mai visti, in mostra a Londra. '>
Probabilmente un iPhone così non l’avete mai visto: gli artisti russi Alexei Shulgin e Aristarkh Chernyshev (conosciuti meglio come Electroboutique) presentano i loro lavori alla mostra nel Museo delle Scienze di Londra.
Fino al 14 febbraio alcuni prodotti, che usiamo quotidianamente, verranno messi in mostra sotto un’altra luce. Si gioca un po’ sul design tra ventesimo e ventunesimo secolo, tra arte, consumismo e capitalismo, trasformando questi prodotti con nuove forme e nuovi significati.
Così, per esempio, l’iPhone richiama l’estetica russa, riprendendo la Tatlin’s Tower. Oppure, si gioca con tv a schermo piatto e iPod.
Ecco alcune foto:
Una visitina a Londra la farei volentieri!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Simosokehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSimosoke2011-12-16 15:30:032011-12-16 15:30:03Tecnologie "contorte": i vostri device come opere d'arte!
E’ partita lo scorso 9 dicembre, con il primo day & date italiano per Enter the Void di Gaspar Noé, l’avventura di Own Air, start-up tutta italiana che si propone di creare la prima realtà indipendente di distribuzione cinematografica online del panorama nostrano, sia in ambito current che library.
Il claim Never seen on screen riassume in maniera efficacissima la mission di Own Air: dare visibilità a quelle pellicole che, per le ragioni più diverse, non trovano spazio nella distribuzione tradizionale e non sono quindi disponibili per il pubblico italiano. Dal momento che nel 2010 sono stati oltre 24 milioni gli italiani che, pur essendo appassionati, hanno disertato le sale cinematografiche (fonte: Anica), il mercato sembra avere prospettive interessanti.
Ne abbiamo parlato con Alfredo Borrelli, Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Own Air srl.
Ciao Alfredo. L’ambizioso obiettivo di Own Air è quello di “creare la prima realtà italiana indipendente di distribuzione cinematografica online”. Come nasce l’idea e quali sono le prospettive di sviluppo del progetto?
Own Air è un progetto nato dalla passione di tutti i soci, operativi e non, per il cinema in ogni suo aspetto: contenutistico, produttivo, divulgativo. Vogliamo trovare un punto d’incontro tra l’offerta di opere che, per motivi differenti, non trovano spazio nella distribuzione tradizionale e la domanda di cinema di qualità e visto non in sala (recenti dati Anica, in questo senso, ci danno conforto: sono oltre venti milioni gli italiani che disertano la sala pur essendo appassionati di cinema e il motivo è, oltre al costo elevato del biglietto, proprio la preferenza per la fruizione da salotto). Perciò, il claim che ci posiziona è Never seen on screen. Comunque, non ci precludiamo la possibilità di intervenire già in fase produttiva e stiamo valutando investimenti anche in tal senso. Così come non escludiamo la possibilità di veicolare altro tipo di materiale, quale libri, eventi, backstage di spot pubblicitari. Al momento, però, restiamo concentrati sull’ampliamento di Fuel, il nostro catalogo cinema.
Chi sono i vostri competitor? Mi viene da pensare a realtà straniere come Mubi. Quali sono le specificità di un progetto nato in Italia?
Own Air si differenzia perché, oltre ad offrire un servizio di download anziché streaming, propone la fruizione di film current (alcuni, addirittura proprietari) e non solo di catalogo. Operativamente, l’utente può scaricare il film e tenerlo in memoria senza ulteriore necessità di collegarsi in rete. La compatibilità di Own Air con i dispositivi mobile permette, inoltre, di fruire dei contenuti con estrema libertà e flessibilità.
Una testata giornalistica e una community affiancano il catalogo andando a costituire “un vero e proprio hub comunicativo”. Una scelta naturale dato il vostro ambito di provenienza?
Non potevamo fare altrimenti. L’esperienza di Estrogeni ci insegna che tutti i prodotti che vivono sul web devono necessariamente nutrirsi dell’esperienza degli utenti. Il nostro obiettivo di crescita è essenzialmente legato alla capacità di coinvolgere il nostro pubblico. Non a caso, la nostra community si chiama FYT (Film You Think) e dà la possibilità ai nostri fan di suggerire pellicole da distribuire o organizzare proiezioni ad hoc (il cosiddetto, Film On Demand). Siamo una realtà indipendente e flessibile, aperta ad ogni tipo di stimolo esterno. Sociale in senso lato. Mi piace sempre ricordare, infatti, che parte dei proventi è destinata a sostenere le attività di Parent Project, associazione dei genitori di bambini colpiti da Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker. Abbiamo voluto instaurare una relazione stretta prodotto/utilità sociale, perché l’impegno fosse diretto, reale e concreto e non di mero branding. Anche queste scelte, del resto, sono parte fondante del nostro bagaglio imprenditoriale.
Noi ringraziamo Alfredo a facciamo il nostro in bocca al lupo a Own Air!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Nokamatahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNokamata2011-12-16 15:00:112011-12-16 15:00:11Own Air, la distribuzione cinematografica indipendente. E online! [INTERVISTA]
Alcuni giorni fa, Bloomberg ha pubblicato una notizia secondo la quale Facebook sarebbe pronto ad entrare nel mercato del mobile advertising già da Marzo del prossimo anno.
Questa operazione garantirebbe risorse fresche in vista dell‘offerta pubblica iniziale (IPO)già annunciata dall’azienda di Palo Alto.
L’idea maggiormente paventata sarebbe quella di inserire le sponsored stories, che pubblicizzano i like ai brand dei propri amici, all’interno delle news (in cui compaiono gli status, le foto e altri contenuti) nella versione mobile del social network. In questo modo, Facebook vorrebbe raggiungere le posizioni di Google e Apple, rispettivamente del 24 e del 15%, nel mercato della pubblicità su smartphone che negli States vale circa 630 milioni di dollari.
Nonostante i due rivali siano entrati in questo mercato già da tempo, Facebook potrebbe sfruttare come proprio vantaggio competitivo il fatto di essere in possesso di una vasta banca dati sui gusti e sugli interessi degli utenti, cosa certo di non poco conto se si vuole raggiungere più efficacemente il proprio target di riferimento: i pubblicitari potrebbero, infatti, raggiungere i potenziali clienti in maniera più diretta rispetto ad altri mezzi come la navigazione internet mobile o le applicazioni.
Detto questo non è scontato però il lancio a Marzo della pubblicità su mobile device, ma è probabile che subisca ritardi o che venga addirittura posticipato come già accaduto per la Timeline. Facebook, dopo alcune delusioni con alcuni suoi lanci come quello di Deals e Places, pare voglia perseguire un percorso più cauto.
Non ci resta altro che rimanere in attesa di ulteriori sviluppi.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kimurahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKimura2011-12-16 13:00:022011-12-16 13:00:02Facebook pronto ad introdurre le sponsored stories anche nella versione mobile?
YouTube lancia un nuovo network che raccoglie contenuti formativi, mettendoli a disposizione dei docenti.
YouTubeannuncia il lancio di un nuovo strumento dedicato agli insegnanti e ai loro studenti. Si tratta di YouTube for Schools, portale che fornisce l’accesso ai contenuti video di YouTube EDU.
I materiali hanno carattere strettamente educativo ma sono al contempo estremamente vari: dalle lezioni universitarie alle animazioni realizzate per i più piccoli, e toccano le discipline più diverse, dalla storia alla fisica.
Lo strumento nasce per andare incontro alle esigenze espresse da più docenti, consci della valenza formativa dell’utilizzo di filmati come supporto all’insegnamento, ma preoccupati delle innumerevoli distrazioni che i ragazzi possono incontrare su YouTube, insieme all’eventualità che si imbattano in contenuti ritenuti inappropriati.
I video sono realizzati da oltre 600 partner tra i quali Stanford, TED e Smithsonian, e sono raccolti in playlist tematiche (oltre 300, suddivise tra Math, Science, Social Studies e English Language Arts), ma gli insegnanti possono anche creare playlist personalizzate accessibili solo al proprio network scolastico. I commenti e i suggerimenti di video correlati sono disattivati.
YouTube for Schools si inserisce in una serie di iniziative che mirano a rendere la piattaforma di condivisione video una risorsa non solo di intrattenimento ma anche correlata da un valore educativo.
E voi, avete fiducia nel potenziale formativo di YouTube?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Nokamatahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNokamata2011-12-16 12:30:492011-12-16 12:30:49YouTube for Schools, il portale dedicato all'insegnamento
Il Natale ormai è alle porte. Ovunque si posi lo sguardo è un tripudio di alberi addobbati, presepi ed immagini luccicanti e sorridenti. Questa, non è certo un novità. Dicembre, si sa, è da sempre il mese per eccellenza per lo scambio dei regali e dei biglietti natalizi. Una sorta di tradizione, non scritta ma immutabile.
Ad alcuni piace da impazzire, altri la odiano. L’unica cosa certa è che nessuno può sfuggire. Persino i più restii prima della fine del mese si ritrovano invischiati nella ricerca del regalo più particolare o del bigliettino più accattivante.
Niente paura, spiccare in mezzo a questo mare magnum di alberelli, renne e pupazzi di neve è possibile. Ecco qualche idea che riesce ad unire l’ arte al design.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kumikohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKumiko2011-12-16 12:00:252011-12-16 12:00:25Tanti auguri di Buon Natale, ma con stile
Le modalità di pagamento capaci di bypassare l’utilizzo della banconota, nel mondo del mobile payment, sono tecnologie che si sono affermate in forme così diverse che da rendere molto spesso i consumatori ciechi alle innovazioni. Non è lontano il futuro in cui i pagamenti cash periranno a favore di sistemi di pagamento su rete telematica che garantiranno una indiscussa praticità e, soprattutto, tracciabilità delle transazioni. Con buona pace dei vari governi tecnici e delle loro impervie soluzioni per arginare l’evasione fiscale.
Square Card Case
Pioniere del settore, come in molti altri, Big G con il suo Google Wallet di cui ci siamo già occupati in questo articolo. Oggi, parliamo invece di Square Card Case, il cui venture capitalist più coinvolto è certamente una personalità che da sola ha ben poco da invidiare in termini di innovazione alla stessa Google, Richard Branson (meglio noto come fondatore della Virgin Records). Un’app che a guardare il video di presentazione sembra raccogliere tutte le caratteristiche di praticità e sicurezza necessarie perché una tecnologia simile venga ben assorbita nella routine quotidiana. Un’app sicura e user friendly, con cui effettuare i propri pagamenti basandosi sul principio del “mettilo sul mio conto”. Date un’occhiata al video di presentazione.
Come funziona Square Card Case?
In sostanza quindi il funzionamento è molto semplice. Si collega la carta di credito al proprio account creato su Card Case, quando si visita un commerciante si apre con questi una Tab, quando bisogna finalizzare l’acquisto si utilizza questa Tab per registrare la transizione, facendosi addebitare il conto semplicemente comunicando il Nome/Nickname del proprio account.
Diverse ed interessanti sono le features implementate in questa app, disponibile al momento solo negli states. Molte delle quali sono state mutuate da piattaforme molto più note e lanciate come Foursquare e Tripadvisor, in particolare quelle che riguardano la geolocalizzazione. Si possono infatti esplorare nuovi posti nelle vicinanze, connettersi ai vari stores svogliando menù, cataloghi, offerte speciali e quant’altro questi offrano, seguire gli updates che questi compiono via Twitter, salvare in un’unica posizione tutte le ricevute delle transazioni svolte così da averle sempre sotto mano.
Ma una delle caratteristiche più attraenti (e non soltanto per i consumer) è stata inserita nell’ultima release e permette all’app di segnalare all’utente un negozio nell’arco di 100 metri in cui è possibile pagare il sistema Square Card Case.
Sentiment dei possessori di smartphone italiani sul mobile payment
Considerazioni apocalittiche sulla scomparsa dei contanti pro-lotta all’evasione fiscale a parte, va detto che il primo scoglio che va superato è senz’altro quello della diffidenza del consumatore ad utilizzare un tipo di pagamento di cui lo scambio di danaro non è direttamente controllabile. Seppure oggi la fortuna dei vari online market store da Amazon, a iTunes, a Groupon, si basa sulla possibilità di chiudere la transizione velocemente tramite carta di credito molto spesso anche via Mobile, come accade ad esempio comprando app sull’Android Market, ci sono ancora molte remore nell’utilizzo di questi innovativi mezzi di pagamento.
Un settore in cui gli acquisti via Mobile è visto in crescita, secondo una ricerca intitolata “The always-connected traveller: How mobile will transform the future of air travel” pubblicata da Amadeus e realizzata insieme a JD Power e Norm Rose di Travel Tech Consulting (fonte), su un campione di quasi 3.000 intervistati circa il 16% ha dichiarato di utilizzare abitualmente uno smartphone per acquistare voli low cost. E come sappiano infatti, ci sono in particolare ottime app per acquistare voli low-cost.
Considerazioni più approfondite e interessanti, nonostante il campione di base fosse solo di 600 persone, si può evincere da un’altra ricerca pubblicata stavolta su Businessmagazine, in cui gli intervistati oltre a dimostrare un atteggiamento proattivo per quelle operazioni d’acquisto di beni fruibili sul dispositivo (ricariche, games, app varie, suonerie ecc.), 13 % di loro hanno dichiarato, in merito alle prospettive di acquisti via mobile nel prossimo futuro, “l’intenzione di utilizzare il pagamento mobile per qualunque acquisto, il 71% per “qualcosa” (parcheggio, autostrada, benzina, biglietti vari, multe/bollette, negozi, taxi, hotel/ristoranti, perfino servizi), mentre il 16% circa degli intervistati non sembra essere interessato all’utilizzo di questa forma di pagamento. Quest’ultimi hanno dichiarato che le ragioni di questa posizione risiedono nella elevata percezione dei rischi per la sicurezza delle transizioni e ad una mancanza di informazioni e rassicurazioni a tutela del proprio conto in banca. In sostanza, per colmare anche questo gap basterebbe informare a dovere il consumatore.
Pronti a fare a meno del portafogli?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kato Sushihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKato Sushi2011-12-16 11:30:292011-12-16 11:30:29Square Card Case: il mobile payment come soluzione all'evasione fiscale
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