6 curiosità su Blackberry che non avreste mai immaginato

3 Curiosità su blackberry che non avreste mai immaginato

Ormai è chiaro: il mercato dei Mobile OS si sta muovendo in direzione di un duopolio molto forte, che vede Android ed Apple scontrarsi per il podio di OS Mobile più diffuso. Dopotutto, però, è importante tenere presente che esistono altri tre competitor “di nicchia” che si dividono una fetta consistente della torta: stiamo parlando di Symbian, il celebre OS dei Nokia Device ormai arrivato al termine della sua carriera (almeno così sembra), Windows Phone OS, che non ha ancora acquisito una posizione soddisfacente nel mercato, e di BlackBerry, che mantiene saldamente la sua quota di fedeli businessmen.

Tra i tre follower che abbiamo descritto, quello che merità più attenzione è senza dubbio BlackBerry: mentre Windows Phone è ancora lontano dai grandi numeri e Symbian si avvia verso una fase terminale della sua esistenza finanziaria (presto i Cellulari Nokia verranno prodotti proprio con il sistema di Windows Phone), BlackBerry mantiene sempre la sua leadership (di mercato e di settore) tra gli uomini d’affari.

Oggi dalla redazione Mobile vi proponiamo sei incredibili curiosità legate al business e al mondo BlackBerry!

PlayBook arriva sulla luna

PlayBook sulla luna

Un progetto quantomeno ambizioso arriva da parte di un team di scienziati canadesi: spedire sulla luna un modulo spaziale comandato da un PlayBook che, una volta arrivato a destinazione, dovrebbe riuscire a comunicare con la terra. Come si legge dalla pagina internet ufficiale, lo scopo dell’iniziativa è quello di “innescare in Canada una reazione a catena di innovazione, a partire da questa particolare impresa effettuata con tecnologia canadese (BlackBerry Playbook)”. E’ possibile seguire gli aggiornamenti dell’impresa anche dall’apposita fan page di Facebook.

Chi possiede un BlackBerry guadagna più di chi compra Apple o Android

Chi possiede un BlackBerry guadagna di più

E’ uno strano risultato quello che emerge dalla ricerca di Prosper Mobile Insights: chi sceglie un BlackBerry in genere guadagna più di chi preferisce un iPhone o un Device Android. La ricerca è stata effettuata su un enorme campione di 25000 possessori di Smartphone e Tablet attraverso un questionario.Se da una parte questo dato ci conferma che BlackBerry è un device per businessmen, dall’altro sarà vero che i BlackBerry aumentano la produttività?

La “Videografica” di RIM BlackBerry

Lo sapevate che i primi device di BlackBerry erano dei cercapersone senza il modulo vocale? E che ha prodotto i suoi primi Cellulari in senso stretto nel 2002? Se volete ripassare (o scoprire) la vera storia di BlackBerry ed avete un po’ di confidenza con l’inglese vi proponiamo questa divertentissima Videografica prodotta da Phones4u.

[yframe url=’http://www.youtube.com/watch?v=KxXIlGaaBYU’]

BlackBerry per l’identità nazionale canadese

Francobolli BlackBerry

Quest’estate le poste canadesi hanno deciso di celebrare l’inventiva nazionale creando un’apposita serie speciale di francobolli. Insieme al pacemaker, al forno elettrico ed alla sedia a rotelle automatica c’è proprio lui, il BlackBerry, poichè RIM “ha liberato i lavoratori dell’informazione dalle loro scrivanie ed ha cambiato il modo in cui il mondo comunica“, si legge da un comunicato delle poste.

BlackBerry Curva: un device da 240000$

[yframe url=’http://www.youtube.com/watch?v=CujDXXffk90′]

Nemmeno la mora è esente dai cellulari di lusso: nel 2009 il designer Alexander Amosu ha prodotto un’edizione limitatissima del Curve 8900, chiamandolo semplicemente “Curva”. Il Device ha il mirabolante prezzo di circa 176000 euro. E’ costruito in oro giallo a 18 carati, e sulla sua scocca sono incastonati 4459 brillanti.

BlackBerry VS Apple: la guerra virale

Siamo abituati a pensare ai BlackBerry come un brand che, almeno in Italia, non investe molto in pubblicità: il suo punto di forza è l’identità di marca che non ha bisogno di presentazioni. Tuttavia nel 2009, con l’uscita dell’iPhone 3g, più versatile e “business oriented” rispetto al suo predecessore, il mondo BlackBerry era minacciato nel suo stesso campo. In quel periodo spopolò su Youtube uno spot virale che giocava molto sul fatto che BlackBerry ed Apple fossero in realtà anche due frutti.

[yframe url=’http://www.youtube.com/watch?v=VPB_kach5Lk’]

Non sappiamo con esattezza se questo sia un ad ufficiale mai andato in onda oppure è un contenuto “user generated”, ma il making of professionale ed il tipico sfondo grigio degli spot BlackBerry americani lasciano un po’ il dubbio. Qualche mese più tardi, in concomitanza con il firmware 3.0 dei prodotti Apple, gli appassionati della mela hanno risposto così:

[yframe url=’http://www.youtube.com/watch?v=hylHrudxDdk’]

E voi per chi siete? Mora, mela o robottino verde? Segnalateci le sorprese più strampalate dei vostri mobile device preferiti!

 

[UPDATE] BlackBerry: ancora disservizi al server!

BlackBerry Down Again

I Mobile Device della canadese RIM sono da sempre famosi per essere i favoriti dai clienti Business; BlackBerry si è sempre distinta dai concorrenti per la qualità fisica, l’affidabilità dei componenti e per la favolosa tastiera qwerty presente su tutti i device della marca. Ma se c’è una caratteristica davvero unica che diversifica i BlackBerry da qualsiasi altro device, questa è senza dubbio l’infrastruttura dedicata BIS (BlackBerry Internet Service), che permette i gestire in tempo reale i messaggi di posta elettronica e garantisce une connessione internet sicura.

Negli ultimi tre giorni (dal 10 Ottobre) il servizio caratteristico di BlackBerry ha subito un disservizio senza precedenti, causando disagi ai milioni di utenti che ogni giorno usano il device della mora per i servizi di messaggistica (e-mail e BlackBerry Messenger) o per andare su internet. Analizziamo il problema dall’inizio

 Come funziona il servizio BlackBerry

BlackBerry Internet Service

BlackBerry Internet Service (da ora BIS) funziona da “filtro” tra i mobile device ed i client di e-mail o i server per internet. I BIS assolvono a molteplici funzioni: crittografia dei dati, push/e-mail, gestione in tempo reale dei messaggi. Quando da un BlackBerry ci si connette ad internet o si controlla l’e-mail, il device ha un indirizzo preciso al quale tentare la connessione. Oltre al BIS esiste anche il BES (BlackBerry Enteprise Server, riservato alle reti aziendali) che sembra subire rallentamenti minori.

I Disservizi

Possiamo ripercorrere la cronologia dei problemi di questi giorni direttamente dalla pagina di BlackBerry; inizialmente (10 ottobre alle 16.54) si parla di un non meglio precisato “problema” che avrebbe coinvolto Europa, Medio oriente ed Africa. In tarda serata dello stesso giorno arrivano le sentite scuse da parte di RIM.

Martedì 11 Ottobre i canali ufficiali svelano di più sulle cause del guasto:

Disservizi BlackBerry

Lo Switch è un nodo di livello 2: esso rappresenta il penultimo “anello” che i dati devono attraversare prima di arrivare al device (si pensi che il router, per esempio, è di Livello 3). La procedura per lo Switch di sicurezza non ha funzionato, ed i problemi persistono.

L’ultimo messaggio ufficiale risale a Mercoledì 12 Ottobre:

Aggiornamento BlackBerry

Le reazioni

Non si sono fatte aspettare le reazioni dei vari BlackBerry User disseminati in tutto il mondo. In particolare su Twitter, l’hashtag #BlackBerry impazza. Ecco dei Tweet italiani che ben descrivono la situazione

Tweet BLackBerry

E su Facebook la situazione non è molto diversa:

Facebook BlackBerry

Le motivazioni principali che infastidiscono gli utenti sono tre:

  • Il fatto che stanno pagando un abbonamento per un servizio che, attualmente non funziona;
  • La scoperta che un BlackBerry senza BIS è paragonabile a qualsiasi altro cellulare;
  • La dipendenza, anche per motivi di lavoro, dall’onnipresente sistema di messaggistica e di wap BlackBerry.

Quali conseguenze per RIM?

Manager Disperato

Il target di riferimento, le caratteristiche del prodotto e le circostanze temporali influiranno in modo a dir poco drastico su RIM: il fatto che questo disservizio fortuito sia capitato proprio a cavallo tra la presentazione dell’iPhone 4s e la release dell’iOS 5 non aiuta di certo BlackBerryI businessmen hanno fatto del servizio di push/e-mail un vero e proprio stile di vita: lo strumento dell’imprenditore in movimento. E proprio quando questa novità è venuta a mancare, coloro tra i 70 milioni di utenti BlackBerry che facevano totale affidamento sul mobile device si sono trovati smarriti e scollegati dal mondo, e di certo non avranno un bel ricordo della canadese RIM.

Le principali compagnie telefoniche hanno già fatto sapere che chiederanno il rimborso per eventuali danni causati ai loro utenti; negli ultimi tre giorni, il titolo RIM è calato dell’1,35%, e da Gennaio ha subito un crollo quasi del 60%. Per tutto l’insieme di circostanze in cui naviga BlackBerry, gli eventi di questi ultimi giorni potrebbero avere delle conseguenze più grandi di quanto dovrebbero.
Andamento RIM

La nostra opinione, infatti, è che gli eventi dovrebbero essere visti da un’ottica estemporanea: l’incidente di BlackBerry ha causato molti disagi, ma si tratta pur sempre un evento che non era previsto; è il momento in cui è capitato l’evento a rendere tale disagio molto critico: la nuova generazione di device Apple ed il momento finanziario già difficile per RIM.
Piuttosto, questo disservizio dovrebbe farci capire quanto siamo immersi nella tecnologia e quanto essa è importante per la nostra vita ed il nostro lavoro.

Update

Oggi (13 Ottobre) sulla pagina ufficiale dedicata ai disservizi BlackBerry sono comparsi due importanti annunci:

  • Uno delle 07.00 che annuncia un netto miglioramento dei servizi di messaggistica (e-mail e BB messenger):
    BlackBerry Aggiornamento
  • L’altro messaggio risale alle 11.20. Si tratta delle scuse personali del CEO di BlackBerry, Mike Lazardis in persona.

[yframe url=’http://www.youtube.com/watch?v=zQ1esvGae_s’]

In questo video Lazardis dà le sue più sentite scuse agli utenti BlackBerry, affermando che “non avrebbero mai voluto vivere gli eventi di questa settimana” ed assicurando che “stanno lavorando giorno e notte per risolvere il problema.” Iconica la frase “You expect better from us, and I expect better from us”. Infine, il CEO BlackBerry invita a controllare i social network ed i siti internet per tenersi aggiornati sulla situazione.

Chi vuole essere aggiornato in tempo reale può consultare gli aggiornamenti direttamente dal sito principale di RIM

Utilizza i vettori per dare nuova vita al Brand

Il tuo target pensa a colori. Sai che tonalità preferisce?Questo articolo è realizzato in collaborazione con Thinkstock – un servizio in abbonamento di immagini royalty-free, di Getty Images. www.thinkstockphotos.it

125786974 – Thinkstock

Prima di tutto, definiamo cos’è un vettore: si tratta di un’immagine creata con scalabilità infinita, cioè l’abilità di mantenere la qualità e le proporzioni indipendentemente dalle dimensioni. Create con i più diffusi software di illustrazione (FreeHand, Illustrator, CorelDraw, o Flash ad esempio) queste immagini sono fatte apposta per essere utilizzate in più canali, e il brand ovviamente ne trae grandi vantaggi: possono essere stampate sul biglietto da visita, su una tazza da caffè, sugli espositori interni o su un cartellone gigantesco, e mantengono sempre la qualità iniziale!

103955803 - Thinkstock

Diversamente dalle immagini bitmap (in cui ad ogni pixel viene assegnato un valore in base al colore), quelle vettoriali immagazzinano le linee, le forme e i colori che le compongono sotto forma di formule matematiche. Combinando queste formule si ottiene l’immagine finale, che per quanto complessa sia può sempre essere riprodotta fedelmente in qualsiasi formato. L’unico limite è la risoluzione del vostro display.

Allora quando è più opportuno usare le immagini in vettoriale? L’ideale sarebbe per la creazione del logo o di un font personalizzato. Di nuovo, sono perfette quando l’elemento deve essere utilizzato su più tipi di materiale stampato (quindi pensate ancora al biglietto da visita e alla cartellonistica).

120754319 – Thinkstock

Un altro punto a favore è la possibilità di essere convertite facilmente in formati digitali, qualora ce ne fosse bisogno. Il processo, chiamato rasterizzazione, permette di trasformare l’immagine in bitmap e deciderne la risoluzione e il formato di output.

Uno svantaggio però c’è, e non è da sottovalutare: la difficoltà nel rappresentare immagini fotorealistiche (ecco perchè le immagini vettoriali sembrano sempre un po’ disegnate). Però i software per l’illustrazione sono in continua evoluzione, non è detto che in un futuro prossimo non avremo anche questa capacità.

114161220 – Thinkstock

Proprio perchè sono così sofisticate nella struttura, per creare immagini vettoriali di qualità servono molto tempo, tanta pazienza e le capacità tecniche. Se avete fretta, fortunatamente  ci sono tantissimi tutorial in rete, e siti che offrono milioni di immagini vettoriali già pronte all’uso (sia a pagamento che gratuite). Se deciderete di investire tempo o denaro (o anche entrambi) sui vettoriali, riceverete immagini che saltano all’occhio e potrebbero rivelarsi determinanti per le vostre strategie. Vi siete convinti?

124488356 – Thinkstock

Potete Trovare tutti gli articoli di questa serie nella brand page di Thinkstock su Ninja Marketing.

Thinkstock è un servizio in abbonamento di immagini royalty-free, di Getty Images. Una rivoluzione nel mercato delle immagini in stock, ti offre milioni di immagini royalty-free, vettoriali e illustrazioni di Getty Images, iStockphoto e Jupiterimages, tutte in un unico luogo, con migliaia di nuove immagini aggiunte ogni settimana. Il processo di abbonamento semplificato, la ricerca superveloce e l’accesso illimitato (24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana) ti permettono di avere quello che vuoi quando vuoi. www.thinkstockphotos.it

What's hot? L’autunno caldo dell’Italian Startup Movement.

E’ un pò come se tutti non aspettassero altro che la ripresa dei lavori. Il settembre passato e questo ottobre ancora in corso si stanno caratterizzando come mesi davvero intensi per lo scenario startup italiano. Di seguito faremo una breve ricognizione delle startup lanciate e da lanciare, in versione beta e non,  durante questo autunno che ben promette per il resto dell’anno. A ben guardare c’è di tutto: si spazia dalla consulenza personalizzata in materia di finanza, alle piattaforme di social matching, fino ad arrivare a servizi dove gli utenti possono incontrarsi e scommettere tra di loro.

Advise Only

Ancora in versione beta, Advise Only è un sito di finanza personale che offre gratuitamente servizi per la gestione dei propri risparmi. Advise Only fornisce servizi indipendenti di finanza personale e consulenza nella gestione dei risparmi secondo le migliori opportunità che si possono cogliere attraverso un’avanzata piattaforma web. E’ previsto in futuro il lancio di nuove features, come un servizio a pagamento che offre una consulenza personalizzata, innovativa e chiavi in mano per la prima volta integralmente online e finalizzata ad ottenere consigli d’investimento dettagliati e in pochi click.

Beerbet

Beerbet è un interessante sito di social betting dove viene data la possibilità all’utente di scommettere su eventi sportivi con i propri amici. Fondato da Enrico Pandian, e con la collaborazione dell’amico ninja Alessandro Di Tecco il quale si è preoccupato di curare la identity e la user interface del sito, Beerbet è ancora in fase beta su invito. Alcuni rumors lo danno online nel più breve tempo possibile. Scommettitori di tutto il mondo, unitevi….su Beerbet!

Cargo Pooling

Un servizio che permetterà all’utente di trovare corrieri e trasportatori indipendenti e confrontarne i prezzi. Cargo Pooling effettua un ribaltamento della classica relazione utente-corriere: in passato infatti siamo stati abituati a contattare direttamente tutti i fornitori dai quali poter ottenere un preventivo; oggi, con Cargo Pooling è l’utente che diventa il centro di tutto. Basterà difatti inserire le carattersitiche del servizio richiesto e scegliere tra i diversi preventivi che le società di trasporto forniranno. Il servizio è ancora chiuso ma sul sito è possibile registrarsi per essere avvisati quando verrà messo online.

Cosa Desideri

Cosa Desideri è il primo social e-commerce dove poter pubblicare desideri e offerte correlate e geolocalizzate. Se hai un prodotto da vendere basta fare un’offerta segnalando con cancelletto (#) la parola chiave che identifica il tuo prodotto e la tua offerta verrà elaborata in base ai desideri della community. Successivamente Cosa Desideri farà comparire la tua offerta a tutti gli utenti che desiderano il tuo prodotto ed in seconda istanza discutere degli eventuali dettagli. Il servizio è già attivo e disponibile per chi ne volesse fare utilizzo.

Plammi

Plammi è un servizio di social matching basato su interessi, attività e molto altro che permette all’utente di connettersi con le persone che condividono le sue stesse sfere di interessi. La giovane startup che ti mette in contatto con quanti, geograficamente più vicini a te, condividono le tue stesse passioni, lo stesso lavoro e le stesse curiosità, ha appena lanciato una private beta su invito per testare la piattaforma. Se vuoi diventare un early adopter di Plammi e dare una mano al team di sviluppatori non esitare a registarti.

Byoutique

Byoutique è un servizio che ti permette di ottenere un e-shop in pochi semplici click. All’utente viene data la possibilità di scegliere tra differenti template e  decine di metodi di pagamento grazie ai quali I clienti potranno effettuare i loro acquisti in modo facile e sicuro. Esistono anche ulteriori features a pagamento come per esempio la personalizzazione grafica dei templates in funzione delle esigenze dell’utente.

Early adopter di tutta Italia unitevi!!!

E voi conoscete altre realtà altrettanto interessanti? Segnalatele pure sul blog e indicateci quali, a vostro avviso, sono le migliori!

Foursquare Radar, la nuova funzione "real time" di Foursquare


Novità in vista nel mondo della geolocalizzazione: Foursqare 4.0 è arrivato.

Sulla scia dell’evoluzione dell’iPhone e del suo IOS 5, anche il geo-social network per eccellenza evolve dando vita a Foursquare Radar. E il nome non è casuale perché, proprio come un radar, la nuova funzione di Foursquare vuole captare e tenervi aggiornati su tutto ciò che di più interessante accade intorno a voi.

Nel suo corporate blog (vedi anche The real world, now in real-time! Say hi to foursquare Radar!), Foursquare spiega che se, ad esempio, stiamo seguendo la lista de “i 101 migliori piatti del 2011”, questa nuova feature ci segnalerà quanto siamo vicini ad uno di questi. Insomma, ora le to-do list non saranno più dei semplici promemoria: il Radar ci ricorderà del posto che volevamo visitare e di quanto questo  sia vicino è a noi.

Non è neppure necessario aprire l’applicazione, perché questa funziona in automatico.
Tutto ciò che dovete fare, dopo aver fatto il download degli aggiornamenti per IOS 5, è scaricare l’app di Foursquare e attivare il radar. Questa nuova funzionalità è alimentata dall’algoritmo Explore e per il momento è disponibile solo per iPhone (ma gli Android addicted lo stanno già richiedendo a gran voce nei commenti al post in cui veniva data la notizia).

Il nuovo Foursquare 4.0 sembra quasi un grande occhio in stile “grande fratello”, che ci aggiorna, in real time, di tutto ciò che ci accade intorno. Ci avvisa se un amico si trova vicino a noi e, se passiamo nei dintorni di quel locale carino che da tanto diciamo di andare a provare, ci ricorda che è a poche centinaia di metri da noi.

Ma le novità non sono finite qui. Se avete scaricato la nuova app di Foursquare, avrete notato qualcosa di diverso nell’icona, così come vedete nel’immagine di apertura del post, che mostra l’evoluzione grafica del logo.

La pallina che prima era viola ora è diventata verde. Nel blog di Mari Sheibley, che si occupa della grafica di Foursquare, è spiegato che il verde è stato scelto in quanto colore primario. E poi gli spigoli sono stati ammorbiditi per trasmettere una sensazione più giocosa.

Insomma, ad una progressiva evoluzione di Foursquare corrisponde una parallela evoluzione graduale anche nella sua grafica. E, come è segnalato sul blog, i cambiamenti del nuovo Foursquare sono appena cominciati: questi ragazzi sembrano avere tanta voglia di nuovi esperimenti.

Dow Chemicals e l'equazione più grande del mondo

L’Italia è il paese con la più bassa percentuale di studenti in materie matematiche e chimico fisiche ultrasensoriali, CHE?

Niente, ho inventato un’indagine statistica giusto perchè mi sentivo fuori dal coro rispetto alla media delle statistiche fatte dai media nostrani, in ogni caso questa è una follia tutta made in USA realizzata dalla Dow Chemicals, compagnia americana che ha come mission, si legge dal sito: unire scienza, tecnologia e chimica con l’elemento umano per contribuire con passione al progresso dell’umanità, attraverso i principi della sostenibilità.

Così con questa mega lavagna nella Grande Mela la Dow lancia il “Soluzionismo”: il nuovo ottimismo.

I più audaci hanno tentato di risolverla, altri sono andati direttamente al sito; giantchalkboard.com

Chi di voi si sente all’altezza?

Steve Jobs, le agenzie creative del mondo gli rendono omaggio

Se i giornalisti preparano coccodrilli come necrologia, i pubblicitari cosa fanno quando realizzano delle pubblicità per la morte di uno dei più grandi uomini di marketing della storia? E ancora mi chiedo: quanti sono in grado di ricevere un trattamento simile?

Io oggi vi propongo una raccolta di pubblicità tutte dedicate a Steve Jobs, a quello che ha fatto e detto negli ultimi 15 anni, tutto riproposto in chiave assolutamente pubblicitaria!

Advertising Agency: Erwin Penland, USA
Executive Creative Director: Andy Mendelsohn
Associate Creative Directors: Stephen Childress, Rick Bryson

Advertising Agency: The Lab Ideas
Creative Director: Mariano Kalmus

Advertising Agency: Bang In The Middle, Gurgaon, India
Chief Creative Officer: Prathap Suthan
Art Director / Copywriter: Viral Pandya

Advertising Agency: Euro RSCG 360, Lyon, France
Executive Creative Director: Hugues Pinguet, Stéphane Morel
Art Director: Quentin Delachaux
Copywriter: Stéphane Le Frapper

Advertising Agency: Agency4e7, Vienna, Austria
Creative Director: Alex Schönburg
Art Director: André Huber

Advertising Agency: agenta agenturgruppe, Münster, Hamburg, Berlin
Managing Directors: Oliver Grage, Andre Schmechta, Michael Hartung
Creative Directors: Dominik Heinrich, Christian Broll, Stefan Stumpe
Art Directors: Ulrich Hock, Manfred Teschlade, Bettina Schnake

 

Advertising Agency: San José, Costa Rica
Creative Director: David Carvajal
Art Director / Copywriter: David Carvajal

Advertising Agency: Raineri Design, Italy
Art Director: Gigi Pasquinelli

 

Advertising Agency: DDB, Dubai, UAE
Executive Creative Director: Shehzad Yunus
Art Director: Dinesh Gore
Copywriter: Shehzad Yunus


Advertising Agency: Leo Burnett Colombia
Copywriter: Marvin Leiva
Art Director: Jorge Valencia

Advertising Agency: DDB Cairo, Egypt
Creative / Illustrator: Ahmed El Habashy

Advertising Agency: AUFBRUCH, Düsseldorf, Germany
Art Director: Alexander Gerlings
Junior Art Director: Magnus Siemens
Copywriter: Robert Meißner

 

Advertising Agency: Federico Mauro, Rome, Italy
Creative: Federico Mauro

Advertising Agency: Mangomedia, Ciudad de Guatemala, Guatemala
Creative Director: Martin Cheren
Art Director: Martin Cheren
Copywriters: Martin Cheren, Massimiliano Ricci

Eduardo Rodriguez
Copy and Art Director

 

Advertising Agency: vollblutwerber
Creative: Malte C. Bayer

Advertising Agency: Extra Credit Projects, Grand Rapids, MI USA
Creative Director: Rob Jackson
Art Director: Josh Best
Copywriter: Scott Schermer

 

Ninja Summer Camp 2011: sveliamo i segreti e le tecniche ninja

Come ormai ben saprete, durante l’ultimo week-end di luglio si è svolto presso l’Ostello Borgo Scacciaventi di Cava de’Tirreni il primo Ninja Camp, nel quale (quasi) tutti noi ninja abbiamo avuto occasione di socializzare e fare lezione tutti insieme in compagnia di qualcun altro (gli amici di Acer ad esempio). Durante la 2+1 giorni abbiamo inoltre ricevuto dei graditi regali: Kodak Italia ci ha fatto dono di alcune videocamere Playsport ZX5 (di cui il nostro Simone ha già fatto una recensione), mentre Ben & Jerry’s Italia ci ha deliziati con i suoi buonissimi (ed ecosostenibili) gelati.

Dopo i report scritti dei primi due giorni (link: Primo e secondo), vogliamo condividere ancora dell’altro con voi: di seguito trovate le presentazioni preparate da ciascuna sezione (per scaricarle in cambio di uno share su Facebook o un Tweet cliccate sul pulsante Pay with a tweet):

 

I marketing trend verso il sensible branding

L’importanza di essere social

Social Media Mania – I recenti casi di successo e le tendenze 2.0

Mobile[Marketing] Now!

La teoria dei colori e il visual design

L’evoluzione dei video virali

I wanna be an (italian) startupper

Le (im)possibili tecnologie che useremo nel nostro futuro


Ma non finisce qui! Se volete vedere che faccia abbiamo c’è anche una gallery fotografica con annessi video e slideshow:

[nggallery id=6]

Si ringraziano Mario Mele e Giuseppe Rivello per il montaggio dei video.

I runner e le opere d’arte dipinte con i piedi

Fare jogging non è divertente: correre così, senza una meta precisa, all’alba, al parco… 🙂
La vita dei runner è un po’ migliorata da quando ci sono sistemi tipo Nike+, che monitorano l’allenamento, segnano il percorso, contano le calorie: mettono l’obiettivo dove non c’era la meta.

Adesso Nike+, che è un po’ un leader del settore [si capisce dal fatto che è stato integrato nel software dell’iPhone], sta cercando di convincere chi corre a fare un passo in più: diventare un artista.


In collaborazione con YesYesNo, è stato sviluppato un software sperimentale che trasforma i dati accumulati con Nike+ in segni colorati e distintivi, che variano per forma e dimensione sulla base dell’allenamento di ogni singolo runner.

Gli atleti che hanno partecipato all’esperimento, hanno ricevuto una stampa ad alta risoluzione della loro performance [sportiva e artistica, ovviamente] e una scatola personalizzata con dentro un paio di scarpe del City Pack della loro città di origine.

Non è chiaro se il software pensato da YesYesNo sarà mai prodotto o integrato in Nike+, probabilmente no, ma comunque si muove sulla strada che Nike intraprende da anni: quella della personalizzazione estrema e, più in generale, dell’esperienza dei suoi prodotti.

Fare jogging non è divertente, ma può raccontare qualcosa di noi: quindi mettete le vostre Nike da runner e correte a dipingere!

Memopal, l'online backup parla Italiano e premia ogni Ninja con 10gb FREE!

Memopal è un servizio di backup online, multipiattaforma, accessibile sia da mobile che da pc, in grado di rendere più user friendly la pratica dello storage dei file in remoto sia per semplicità d’uso che per modularità dei prezzi.

La startup nasce circa 3 anni fa dalle mani di Marco Trombetti e Gianluca Granero, rivelatisi veri e propri imprenditori seriali, si pensi a Translated ed a Pi Campus che hanno fondato a Roma. Anche in questo caso, i fondatori sono i primi utenti dei servizi offerti dalla startup, avendo avuto necessità, in passato, di lavorare sugli stessi dati ed essendo costretti a scambiarsi ogni volta un HD esterno.

La particolarità di Memopal rispetto ai servizi concorrenti è costituita, oltre che da un più vantaggioso rapporto capacità/prezzo, da una completa parametrizzazione del servizio con le proprie esigenze, tanto da renderlo più utile di un semplice HD esterno, in quanto consente backup programmati che si eseguono in background, ed allo stesso tempo offre l’opportunità di accedere ai file da tutti i dispositivi riconosciuti e ne permette l’accesso da parte di più utenti, si pensi alla necessità che spesso hanno gli startupper di lavorare in remoto sullo stesso progetto e quindi sugli stessi dati.

Diventa Ninja-Early adopter!

I Ninja lettori che volessero utilizzare questo servizio possono farlo da subito, beneficiando di un bunus di benvenuto riservato: 10 gigabyte di spazio free invece che 3. Per iniziare ad utilizzare il servizio basterà scaricare l’applicazione qui ed iniziare ad utilizzarla. Per ottenere l’incremente dello spazio disponibile basterà mandare un email a gift@memopal.com specificando di essere utenti di Ninja Marketing, ed in pochissimi minuti l’incremento dello spazio sarà disponibile sul proprio account.

In questo video è il fondatore stesso a spiegare il funzionamento e la potenzialità di memopal.

Il profilo dei fondatori spazia da esperienze in e-business, information retrieval e intelligenza artificiale, nel caso del CEO, Marco Trombetti, anche fondatore di Translated, società di traduzione e localizzazione che serve 7.000 clienti, ad esperienze, quelle di Gianluca Graneto, CTO di Memopal, maturate guidando la divisione tecnologica di Thesis, società che realizza datacenter e infrastrutture tecnologiche per clienti come IBM e Procter & Gamble. La base tecnologica di Memopal è opera di Gianluca che ha creato il MGFS (Memopal Global File System), permettendo a Memopal di archiviare informazioni in maniera sicura e ad un costo che rende lo storage online conveniente, e che permette di effettuare politiche di pricing competitive rispetto a quelle di concorrenti come DropBox, a fronte di un servizio più funzionale ed avanzato.

Un’altra startup italiana con tutte le potenzialità di conquista del mercato, e di erosione delle fette di mercato dei big.
La ricerca continua, Stay Tuned 😉