Wrigley's e i ticket del parcheggio alla menta

Quante volte vi è capitato di mettere il ticket del parcheggio tra le labbra?? Era buono?!
Wrigley, il colosso delle “candies” made in USA, ha applicato una striscia gusto menta ai ticket cartacei dei parcheggi automatici tedeschi, un modo nuovo per attirare l’attenzione dei guidatori che ormai sono abituati a quel sapore di carta.

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Il meccanismo è molto semplice, appena il guidatore si accorge della novità sul ticket, lo leva dalla bocca e gli dedica quell’attenzione che mai prima aveva prestato, vede che c’è Wrigley dietro questa ventata di freschezza e il prodotto è così pubblicizzato!

Non è una modalità di promozione innovativa, altri già avevano impresso i loro brands sui ticket, la novità sta nell’immergere il consumatore nell’ advertising sensoriale, la logica che guida questa nuovo meccanismo è far sperimentare senza realizzare, in questo caso senza provare direttamente le caramelle.

Che colore è quello? Ve lo dice Color Elite!

Color Elite è il concept per la creazione di un dispositivo in grado di identificare automaticamente il colore degli oggetti fisici e di superfici, mira così a sostituire campioni di carta e tessuto che vengono utilizzati nell’industria del colore  di oggi. E’ la combinazione di tecnologia e-paper, una macchina fotografica e Internet.

Color Elite può fornire l’esatta sfumatura di colori che si sta cercando, e anche contribuire a ridurre l’uso di carta. Progettato da uno studente  taiwanese di industrial design Chen Liao-Hsun che ha dotato il dispositivo di un e-paper screen con un ritaglio circolare grazie al quale è possibile inserire un piccolo scanner che analizza il colore di qualsiasi oggetto. Il dispositivo ha inoltre una funzione di bookmarking attraverso cui l’utente è in grado di selezionare le sue preferenze in modo da visualizzare l’intera tavolozza campione corrispondente al colore dell’oggetto. Inoltre quando lo scanner non è  inserito il dispositivo può funzionare come una piastra campione per un unico colore.

 

Il Papa che bacia l'imam, guerrilla marketing "shock" di Benetton [BREAKING NEWS]

Questi scatti sono di questa mattina a Roma e a Milano dove attraverso un’azione di “guerrilla marketing” sono stati srotolati dei manifesti shock di Benetton.

Il primo sul Ponte dell’Angelo, a pochi passi dal Vaticano, raffigura il Papa che si bacia con l’imam de il Cairo, la più alta istituzione dell’Islam sunnita.

La seconda azione, avvenuta a Milano, ha avuto come protagonista un bacio tra il presidente americano Barack Obama e il suo omologo cinese Hu Jintao. Questa volta l’azione è stata doppia: il manifesto è stato visto sia in Piazza Duomo che di fronte la Borsa della città.

UPDATE 16:30

L’azione di guerrilla di oggi fa parte della campagna globale “Unhate” che invita i leader e i cittadini del mondo a combattere “la cultura dell’odio”, promuovere la vicinanza tra i popoli, le fedi, le culture, la comprensione pacifica delle reciproche motivazioni, con un appello globale all’azione utilizzando gli strumenti di comunicazione più innovativi.

Il tema centrale della campagna è il bacio, simbolo universale dell’amore, tra leader del mondo politico e religioso. Oltre ai già citati abbiamo anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Nicolas Sarkozy con Angela Merkel, il presidente sud coreano Lee Myung-bak e il leader nord coreano Kim Jong-il ed altre coppie inedite.


La campagna nasce di pari passo alla fondazione Unhate, che organizzerà iniziative che coinvolgeranno diversi attori, dalle nuove generazioni alle istituzioni, organizzazioni internazionali e ONG, fino alla società civile. Tutte queste attività testimoniano la volontà di Benetton di essere motore della volontà di partecipazione e di cambiamento che anima i cittadini del mondo, e i giovani in particolare, invitandoli a essere protagonisti attivi delle sue iniziative, soprattutto attraverso internet, i social media e le altre applicazioni digitali.

La campagna Unhate è stata ideata dal team di designer e creativi della moda e della comunicazione sociale di Fabrica (The Benetton Group Communications Research Center).

Il video ufficiale della campagna è stato presentato oggi a Parigi da Alessandro Benetton, Executive Deputy Chairman del gruppo Benetton.

La moto invisibile, o forse no?

La moto invisibile, o forse no?

Probabilmente l’intento di Joey Ruiter era quello di far diventare invisibile la motocicletta. Magari è riuscito nell’intento a metà: si perché dipende dalle angolazioni e dalla distanza da cui si vede il concept di moto dal lui progettato. Ma di sicuro è qualcosa mai visto!

La moto invisibile, o forse no?

Moto Undone (questo il nome del concept) somiglia ad un grande specchio con le ruote, ma è alimentato da un motore elettrico da 1000 watt che può garantire circa tre ore di autonomia (o 90 miglia, circa 140 chilometri).

E la strumentazione (velocità, informazioni di guida, gps)? Basta uno smartphone sulla parte superiore della moto, con delle app scaricabili.

La moto invisibile, o forse no?

Una cosa è certa, farà sicuramente uno strano effetto vederla in strada.

IPad Teens

I Nativi Digitali e l'approccio "Mobile Learning" [INFOGRAFICA]

IPad Teens

Nell’affermarsi, un nuovo media crea nuove modalità di fruizione della realtà; in altri termini, al crescere dell’utilizzo di un device per una società emergono nuovi modi per completare le stesse operazioni. Modi diversi di informarsi, di effettuare pagamenti, di imparare, di  lavorare, di spostarsi, di interagire. Questo produrrà inevitabilmente anche una crepa, un divario tra una generazione ed un’altra che, nei limiti del possibile, va colmata.
E visto che, secondo le previsioni, i Mobile Device batteranno i PC per utilizzo entro il 2014, ci stiamo documentando insieme a voi sull’utilizzo Mobile da parte dei teenager,  in particolare tra gli studenti, il fulcro della Mobile Generation.

Ipad VS Book

Questa infografica è complementare alle altre sopra linkate, e ci regala una visione un radicale: quella dei nativi digitali, cioè “Tutti i giovani individui nati durante la diffusione di massa della tecnologia digitale; individui ,dunque, che sin dalla giovane età hanno preso confidenza con la tecnologia e ne capiscono profondamente le regole”. Diamo insieme uno sguardo ai dati raccolti attraverso l’infografica.

Are we wired for Mobile Learning?

Secondo Marc Prensky, scrittore e sociologo, “i nativi digitali non sono più le persone per le quali è stato progettato il nostro sistema scolastico”; si tratta infatti di persone che, in media, hanno giocato 3 ore al giorno ai videogames o hanno visto la TV per 6 ore, sin da quando avevano sei anni! A causa dell’utilizzo di tecnologie differenti rispetto alla generazione differente, i nativi digitali hanno un modo diverso di decodificare gli stimoli derivanti dall’insegnamento, e sono positivamente propensi ad accettare forme alternative di insegnamento come il Mobile Learning.

Tre quarti dei ragazzi che hanno dai 12 ai 18 anni hanno usano un mobile device; la percentuale sale al 93% per gli individui dai 18 ai 29 anni. Del totale, il 93% è connesso ad internet mobile, e l’81% lo fa tramite reti wireless. Il mobile device, per gli individui dai 12 ai 29 anni, viene utilizzato soprattutto per servizi di messaggistica, social network, giochi preinstallati. Lo streaming audio e video ed i servizi VOIP sono ancora poco usati.

Mobile Learning

Dal 1890 lo studente ha ricevuto validi aiutanti: dalla lavagna all’iPad, passando per proiettori, videoregistratori, computer; il metodo di insegnamento, tuttavia, è meno flessibile degli strumenti che adotta. Sono stati effettuati degli esperimenti scolastici (simili al progetto “educazione fisica”) per capire quanto un approccio mobile possa essere costruttivo per l’insegnamento. In particolare:

  • In una classe superiore italiana, Twitter ha aumentato il livello di consapevolezza della scrittura degli alunni, ma ne ha anche condizionato lo stile; i ragazzi sono rimasti più tempo in aula, ed il 68% dichiara che le lezioni sono più interessanti con Twitter;
  • In una ESL (English as a Second Language) School, un professore chiamato Jen Green ha utilizzato l’iPhone per giocare con la grammatica tra i suoi alunni. C’è stato un forte incremento nell’apprendimento degli alunni: 15 minuti a lezione per risolvere i dubbi relativi alla lingua!
  • All’Università di Notre Dame gli iPad sono stati adottati come sostituti dei libri cartacei; gli studenti sono stupiti e concordi nel definire il tablet della Apple un “efficiente aggregatore di informazioni”.
In sintesi, il mobile sembra incrementare l’apprnedimento perchè:
  • Rende l’insegnamento in classe più interessante;
  • Incoraggia l‘approfondimento e l’apprendimento di argomenti addizionali;
  • Permette utilizzi impossibili con un libro tradizionale;
  • Aiuta gli studenti a gestire il loro tempo.
iPad asilo

A sentire queste parole, non regalare un iPad a nostro figlio sembrerebbe un attentato alla sua istruzione. Qual è la verità che si cela dietro ogni opinione possibile? La nostra idea è che il mobile è una manna per gli studi; ma vi ricordate quando a scuola trovavamo ogni scusa possibile per rallentare la spiegazione del prof, come domande superflue o finto interesse verso temi diversi da quelli del programma? Bene. Con il mobile le possibilità di interrompere la lezione si moltiplicano esponenzialmente! 🙂

Aperte le iscrizioni per il primo Ninja Master Online!

Ve l’avevamo anticipato prima della calura estiva, durante i free webinar e sulla pagina fan di Ninja Academy.

Ora è diventata certezza: da gennaio 2012 parte il Ninja Master Online!

Per chi non sapesse minimamente di cosa stiamo parlando, il Ninja Master Online consiste, come suggerisce il nome, in un master non universitario completamente online, che potrete seguire direttamente da casa vostra, dall’ufficio o dal luogo che preferite!

Seguendo la scia evolutiva delle dinamiche tecnologiche nonché il minor tempo libero a disposizione di ognuno di noi, il master online firmato Ninja Academy costituisce un nuovo modo di concepire l’alta formazione e l’aggiornamento professionale.

Grazie al prezioso contributo dei docenti della Ninja Academy, professionisti del marketing e della comunicazione, gli iscritti al Ninja Master Online potranno fruire di 60 ore formative – comprensive di 20 live webinar, 10 ore di seminari e 10 ore di question time, per un confronto diretto e stimolante con i relatori.

Le lezioni si terranno con cadenza settimanale o bisettimanale, salvo imprevisti, dalle 18 alle 20 e/o dalle 18 alle 19.

E chi non potrà seguire la lezione live ogni settimana?

Acquistando il Ninja Master Online avrete diritto a (ri)vedere ogni lezione (video e slide) on-demand accedendo alla piattaforma e-learning!

Pensato per gli appassionati di marketing e comunicazione, il master firmato Ninja Academy è adatto anche agli studenti grazie a caratteristiche quali interattività, prezzo e la possibilità di seguire le lezioni online! Per chiunque decidesse di iscriversi entro il 15 dicembre 2011 il prezzo per 60 ore formative è di 490 euro contro i 690 del prezzo pieno! Quella che si dice “un’occasione da non perdere!”

Curiosi di sapere quali saranno i 10 corsi del Ninja Master Online? Eccovi accontentati!

• Sociologia del Consumo 2.0
Comprendere la società aumentata e le nuove esperienze del consumo
• Marketing Non-Convenzionale
Viral, Guerrilla, Tribal e i 10 principi del marketing non-convenzionale
• Social Media Marketing
Come sfruttare il potere dei Social Network come strumento di marketing
• Mobile Marketing
Integrare il mobile nella strategia di comunicazione (Augmented Reality & Geolocation)
• Personal Branding
Come promuovere se stessi e il proprio progetto di business
• Cool Hunting & Trend Research
Come intercettare e comprendere i nuovi trend prima degli altri
• Viral Marketing
Come alimentare il passaparola creando contenuti altamente contagiosi
• Archetypal Branding
Come utilizzare gli archetipi per costruire il brand e fidelizzare il cliente
• Seeding & Tracking
Come diffondere i contenuti online e misurare i risultati della campagna
• Netnografia & Brand Reputation Management
Come analizzare le conversazioni e gestire la reputazione online

Ancora non vi basta? Leggete insieme a noi i vantaggi del Ninja Master Online!

a. Non avrete bisogno di nessun clone : sarete voi a decidere da dove seguirci (dall’ufficio o dal divano di casa vostra)!
b. Nessuna perdita di tempo causa traffico intenso o ritardo dei mezzi pubblici: siamo online!
c. Un costo più accessibile e vantaggioso rispetto ai corsi in aula
d. Confronto diretto con i docenti per chiarire ogni dubbio e avere consigli personalizzati
e. Nessun happy-hour rimandato: con la piattaforma e-learning potrete visualizzare le lezioni on-demand!
f. Troppa teoria e poca pratica? Con i seminari monografici acquisirete competenze specifiche e concrete
g. Per ogni singolo modulo riceverete un attestato (così come per il master completo!)

E ancora, chi acquisterà il pacchetto completo, avrà accesso diretto:

• ai seminari monografici – 10 how-to pratici su tematiche quali Twitter, Facebook, Diritto Digitale, Analytics, Turismo 2.0 e molti altri ancora;

• al question time – 10 ore di confronto diretto e interazione con i docenti per rispondere ai quesiti e risolvere i vostri dubbi!

Siete tra coloro che aspettavano un corso di formazione simile da circa un’eternità? Bingo!

Per scoprire tutte le info necessarie e procedere con l’iscrizione collegatevi alla landing page del Ninja Master Online: cliccate QUI!

Per info: 
info[@]ninjacademy.it
02 40042554

Be innovative! 
Be Ninja!

Amnesty International una comunità globale di difensori dei diritti umani che si riconosce nei principi della solidarietà internazionale, stavolta sfrutta i gesti di Ipad e Iphone per sensibilizzarci alla violazione dei diritti umani. In Italia ne siamo solo 80.000.

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Amnesty International e l'originale campagna con lo "Slide unlock"

Amnesty International da anni realizza video e pubblicità volti a sensibilizzare il pubblico passando dall’ironico al brutale. La creatività stavolta la porta a smuovere le coscienze per persuadere alla benevolenza, con un gesto diventato per molti automatico e insignificante; i gesti di cui parlo riguardano Iphone e Ipad.

In Germania la scorsa primavera, l’agenzia TBWA di Berlino ha approfittato di quel gesto noto a chi possiede Ipad e Iphone per mandare un messaggio chiaro e d’ effetto. Nell’edizione per tablet e smartphone del quotidiano Tedesco Die Welt, è stata mostrata la scena di una violazione dei diritti umani, un’immagine che non riusciva ad essere strisciata via. Mentre l’utente cerca di voltare pagina, la scena sembrerebbe muoversi ma poi ostinatamente ritornare nella posizione iniziale.

Dopo vari tentativi, è saltato fuori un messaggio che diceva: “Le torture scompaiono solo quando  fai veramente qualcosa”.

Ora, l’agenzia Svedese Garbergs ha realizzato un progetto simile per gli sforzi di Amnesty International. Gli sfondi dell’agenzia per iPhone mostrano un prigioniero liberato quando l’utente attiva la funzione “Slide to Unlock”, stesso discorso vale per Ipad.

Vi mostro alcuni di questi bellissimi video;

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[yframe url=’http://www.youtube.com/watch?v=Hl8Iep9okkg&feature=related’]

Questo tipo di pubblicità è in grado di rafforzare il messaggio. La gente centinaia di volte al giorno si “muove” su smartphone e tablet e sfruttare questo gesto inconsapevole è la metafora perfetta per chi vuole sensibilizzare gli utenti.

Amnesty spera di ottenere una maggiore consapevolezza portando nell’automatismo della vita quotidiana, la sofferenza silenziosa e invisibile di molte vite umane.

Credits:

Client: Amnesty International

Agency: Garbergs, Stockholm, Sweden

Art Director: Sebastian Smedberg

Digital Director: Magnus Hällsten

Digital Producer: Niklas Bergström

Graphic Design: Jacob Frisk

Copywriter: Per Forssberg

Photographer: Peter Alendahl

Vediamo come funziona il Foursquare Button, un pulsante di cui si è parlato poco, ma con delle grosse potenzialità nel campo del Proximity Marketing e dell'incremento della Brand Awarness Off-line.

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Ecco come l'add button di Foursquare migliorerà l'integrazione tra online e offline

 

 Dal Social Media Summit ecco i Trends che più di ogni altri stanno influenzando il Medium Televisivo. Preparatevi a: Second Screen Experience, Different ways to watch and Great Show.

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Come Tecnologia e Social Media stanno cambiando il mondo della Televisione [VIDEO]


Lo spot natalizio di John Lewis divide la rete [VIRAL VIDEO]

John Lewis, catena inglese di grandi magazzini, ha diffuso pochissimi giorni fa il suo nuovo spot natalizio, compiendo la scelta di pubblicarlo prima in rete che in televisione. Il video, che ha intenerito già migliaia di utenti, gioca fortemente sull’emozionalità e i buoni sentimenti che nell’advertising natalizio non possono mancare, e ci riserva anche un tenero finale a sorpresa che distingue comunque lo spot dalla lunga fila di pubblicità dedicate alla festività più importante dell’anno. Fin qui, dunque, nulla di nuovo. Eppure, la campagna ha creato forti clamori in rete. La causa? La colonna sonora.

La canzone che accompagna le immagini del bimbo impaziente è infatti una cover, eseguita da Slow Moving Millie, di “Please, Please, Let Me Get What I Want” degli Smiths, storica band inglese che negli anni ’80 fu capostipite dell’ondata di alternative rock che nei testi criticava più o meno velatamente i costumi e le ipocrisie di un’Inghilterra ritenuta troppo perbenista e borghese. Basti pensare che, anche se sulla vicenda si sono susseguite numerose dichiarazioni e smentite, uno degli album di maggior successo della band fu “The Queen is Dead” (ovvero, “la Regina è morta”), titolo irriverente che innescò una lunga serie di controversie (che si rivelarono poi un’eccellente spinta pubblicitaria).

Detto questo, i fan del 2011 degli Smiths non hanno ben accolto la scelta di utilizzare la canzone, simbolo del gruppo, per promuovere una catena di negozi il cui target principale di riferimento è la middle class inglese, all’interno di uno spot che, chiaramente, invita al consumo e si rifà ad un immaginario comunque tradizionale. Si è creata dunque una sorte di querelle tra il brand e i fan degli Smiths, una “lotta” tutta ideologica e simbolica che, al di là del caso particolare, dimostra quanto il mondo dell’advertising sia in grado mettere in campo elementi tutt’altro che passivi che trovano poi nella rete un ambiente naturale per essere mediati e rimediati dagli utenti. Un piccolo esempio? Questo video, dove allo spot viene associata una colonna sonora ben diversa, che dà un significato del tutto differente alle immagini!

Siamo curiosi di vedere se questa diatriba avrà effetti sull’efficacia della campagna. Stay tuned!  😉