La diffusione di mobile devices genera nuovi standard di fatto (in ambito tecnologico e sociologico), e sta influenzano il modo di rapportarsi con il mondo. La "generation mobile", ossia i ragazzi dai 18 ai 23 anni, vivono questo fenomeno in modo più intenso delle altre persone: frequentando ambienti che sviluppano la creatività, la logica e l'apprendimento (come per esempio le aule dell'università), questa classe di persone è generalmente più sensibile ai cambiamenti della società. Ci sono buone ragioni per credere che il "medium del futuro" per questa generazione sarà il mobile device; intanto, controlliamo insieme quest'infografica di HackCollege che ci mostra l'utilizzo dei mobile devices tra gli studenti universitari!
In particolare, i dati che ci hanno sorpreso sono:
- iPhone e Android alla pari: siamo abituati a pensare ad Android come un "geek OS", invece la mela ha lo stesso fascino sugli studenti (le percentuali di possesso sono praticamente identiche)
- Il 93% degli studenti pensa che il mobile device, in un modo o nell'altro, abbia semplificato la loro vita. Probabilmente il restante 7% avverte il peso dell'essere "sempre disponibili" e di poter fare tutto anche in movimento
- 9 studenti su 10 messaggiano abitualmente in classe, e 3 di essi lo fanno più volte in una stessa lezione
- Il 70% degli intervistati crede che il mobile device sia estremamente o molto importante per una relazione
- 4 studenti su 10 fanno il ripasso dell'ultimo momento sullo smartphone, mentre solo il 18% degli intervistati dichiara di voler copiare attraverso i mobile devices;
E così, mentre qui in Italia vietano l'utilizzo dei cellulari tra le classi, alla Stanford University organizzano (e caricano su Youtube) corsi di mobile marketing già da un po' di tempo. Il nostro consiglio è quello di dare le possibilità applicative a chi ha la giusta apertura mentale: è giusto vietare l'utilizzo di smartphone nelle scuole medie, poichè gli studenti di quella età non hanno le competenze necessarie per sfruttare i device in modo costruttivo. Tuttavia, se utilizzati in certi ambiti i mobile devices aprirebbero le porte ad una nuova visione di "apprendimento" (modifica in tempo reale di ricerche e powerpoint, lettura da e-book con consistente alleggerimento della "cartella", modifica in cloud con gli altri amici, lavagne virtuali condivise, e in generale avvicinamento alle nuove tecnologie, sempre più importanti per il lavoro).