L’ultimo esempio di perfetto mashup dovrebbe essere “Cowboys and Aliens“, attesissimo film in uscita negli Stati Uniti il prossimo 29 Luglio. Cowboy e alieni insieme fin dal titolo: due narrazioni lontanissime e apparentemente inconciliabili.
Il mashup – traduzione al volo: incontro tra immaginari diversi tramite la fusione di singole produzioni – è probabilmente sempre esistito. E in fondo sono ormai in molti a suggerire una rilettura della storia della cultura in termini di citazioni incrociate, influenze consapevoli e riferimenti più o meno espliciti tra opere diverse.
Eppure secondo Contagious Magazine da almeno un decennio il mashup è diventato un’autentica tendenza, una tecnica da esibire, una moda che ormai caratterizza l’intera cultura popolare. La cifra definitiva della produzione simbolica post-moderna: la ritrovi nel modo di concepire e gestire i media, nelle invenzioni dell’industria culturale, nei nuovi modelli di business.
In origine il termine era riferito ai cosiddetti remix musicali e in particolare alla fusione di due o più canzoni in un unico brano che ne sintetizzasse le rispettive identità. Successivamente la definizione è stata recepita dalla cultura digitale, allo scopo di definire la combinazione di materiali provenienti da diverse aree del web all’interno di un unico sito.
Adesso è sopratutto in campi economico che il concetto trova le sue applicazioni più interessanti. Incrociare una metodologia di lavoro con un problema nuovo. Mixare una vecchia risposta ed una domanda inedita. Analizzare le strategie messe in atto in altre categorie di mercato e poi introdurle all’interno della propria.
E’ illuminante l’esempio di Q-Drum: contenitore di plastica a forma di ruota destinato al trasporto d’acqua, un’invenzione che ha liberato molte donne dei Paesi in via di sviluppo dal giogo delle damigiane portate sulla testa. La cara vecchia ruota, insomma, ed un nuovo modo di usarla. Oppure si pensi ai brand ecologici che incrociano da tempo cibo e vestiti, così come alla tecnica della sottoscrizione passata dagli abbonamenti per riviste alla vendita di automobili. O ancora all’uso estensivo dell’etichetta “Light“, adattabile indifferentemente a cibo, bibite, energie alternative.
La passione contemporanea per il mashup sembra suggerire che piuttosto che idee nuove – le idee ci sono già, qualcuno le ha già avute e sono disponibili per tutti – servono nuovi modi di usarle, combinarle, sfruttarle. La creatività non più come intuizione: la creatività diventa connessione.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Buckhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBuck2011-06-09 16:30:502011-06-09 16:30:50Mashup: la creatività come connessione [SOCIAL TRENDS]
L’ultimo mese di Maggio è stato un mese ricco di impegni per noi ninja della Redazione Mobile. Ci siamo occupati di tanti argomenti diversi, seguendo le novità e trends del settore mobile, lo sviluppo del mobile marketing, le nuove strategie di advertising e il mercato delle apps.
Abbiamo pensato di fare un riassunto degli articoli più significativi, quelli che crediamo vi farà piacere leggere o ri-leggere!
Advertising e Social Media ai tempi del Mobile
Il mobile sta definendo nuovi orizzonti per la comunicazione e questo ha particolare riscontro in campo pubblicitario. L’advertisng è una materia peraltro duttile che si adatta a tutti i tipi di mezzi di comunicazione: Francesco Piccolo aka Kizashi ha approfondito le nuove forme di comunicazione integrata e transmediaattraverso tre casi di Interactive Print Ad.
New media, social e mobile sono oggi un investimento necessario e consigliato per aziende e settore pubblico. Quando un marchio investe con costanza, coerenza e impegno su i new media, i benefici superano i costi rispetto alle tradizionali forme d’investimento in comunicazione 1.0. Ce ne ha parlato il maestro Kunai – Antonio Prigiobbo in Costo dei Social Media? Strategie, Benefici, ROI messi a confronto [INFOGRAFICA].
Le nostre Interviste della Redazione Mobile
Le nostre esclusive sulle realtà italiane che hanno fatto della comunicazione 2.0 e del mobile una carta vincente per il marketing delle aziende che rappresentano. Nathan Gangi, il nostro Kelvar, ha incontrato la professoressa Donatella Cinelli Colombini fondatrice del “Movimento del Turismo del Vino” e ideatrice di “Cantine Aperte”con cui abbiamo parlato di Wine Tourism Marketing. Francesco Piccolo ha invece intervistato Luciano Ciabatti direttore marketing di Renault Italia per parlare di responsabilità ed innovazione nel settore dell’Automotive.
Tip e tool per sviluppatori
Danilo De Rosa aka rikimaru-san si è chiesto quali siano i costi di sviluppo di un’applicazione mobile e ci ha spiegato la differenza fra Apps che si integrano nella comunicazione di impresa o Apps intese come veri e propri prodotti che possono portare direttamente delle revenue.
Ma se l’app te la vuoi far da solo? ecco il secondo appuntamento di Lorenzo Muro aka Fukibari con i Tool per creare la tua App senza programmare: questa volta AppsBuilder, gratuito, e SwebApps, a pagamento, messi a confronto dal nostro ninja.
Apps Review
Rikimaru-san è andato alla ricerca delle apps indispensabili per creare musica con iPhone, per gli appassionati di musica e i professionisti del settore al passo coi tempi e desiderosi di sperimentare nuovi modi di produzione.
Chiudiamo con la review di Vittorio Di Giacomo aka Kato Sushi sull’app ufficiale di Harrods per scoprire come acquistare nel più grande magazzino di lusso al mondo ovunque vi troviate.
Ed ora non ci resta che augurarvi buona lettura!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/redazione_mobile_ninja.jpg456600Naokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNaoko2011-06-09 16:27:222011-06-09 16:27:22Top of 30: I migliori Post Mobile degli ultimi 30 Giorni
Dopo i devasti prodotti dalle 3 conferenze di Microsoft, Sony e Nintendo all’E3 Conference 2011 di Los Angeles, non c’è niente di meglio di questo video per un recap veloci tra corsi e ricorsi storici per capire cosa ci aspetta (…e scoprire che niente è cambiato! 😀 ).
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Ketto Shihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKetto Shi2011-06-09 16:00:042011-06-09 16:00:04La storia dei video games in 100 secondi [VIDEO]
Cari guerrieri, questa settimana il Ninjetto Pataniello sta svolgendo una missione importantissima. Infatti vuole ricordarvi che la democrazia ha bisogno di tutti, che il voto di ognuno è necessario, e vi racconta la sua a proposito dei quattro temi referendari!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kikyohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKikyo2011-06-09 15:37:252011-06-09 15:37:25Referendum: anche i ninja votano, parola di Pataniello!
Un’interessante intervista con Andrea Riccio, appassionato di marketing non-convenzionale e pazzamente innamorato del suo territorio, la Sardegna, ci svelerà i motivi e il successo di una sua iniziativa di marketing territoriale volta al recupero di un antico vino quale la Vernaccia di Oristano; risollevandolo dopo una profonda crisi, sia identitaria che consumistica. Ed allora cosa fare in questi casi? Semplice!
Creare un crowdsourcing di idee ed opere d’arte – provenienti da tutta Italia – legate a sua maestà la “Vernaccia” , affinchè queste possano essere il motivo di animazione di nuovi spazi “depositari” della tradizione Oristanese: le vetrine dei centri storici. Da qui allo storytelling artistico e territoriale volto alla riconoscibilità e alla seconda giovinezza di sua “Maestà” è breve.
Si tratta di un caso davvero interessante, che avvalora uno dei principi del marketing non convenzionale: la nuova moneta è nella creatività e nelle idee autentiche.
Iniziamo!
Ciao Andrea, ti ringraziamo innanzitutto per il tempo che ci stai concedendo, visto che in questo periodo sei molto impegnato nel realizzare una stupenda idea/progetto che si chiama Cavatappi d’idee. Ci spieghi brevemente in che cosa consiste ?
Cavatappi d’idee è un insieme di iniziative volte a ricordare un prodotto molto importante quale la Vernaccia di Oristano; prodotto simbolo del territorio e dell’economia locale, il quale viene dimenticato e non lo si trova più nei bar e ristoranti del paese. Un vino specialissimo: sembra che sia il più antico del mondo (3000 a.c.) citato da Dante e tutelato già da Eleonora d’Arborea, anzichè essere esaltato ed ostentato finisce mestamente fuori moda. Oristano è la patria di un vino antico e nobile, straordinario nei suoi sapori e profumi, dalla storia ineguagliabile, ma che viene tradito per prodotti più commerciali. Se la gente non riprende a domandarla i produttori non avranno più stimolo a produrla, e il suo destino sarà segnato. Il calo di produzione è attorno al 90%. Dato molto preoccupante.
Qual è la motivazione che vi ha portato ad implementare cavatappi d’idee?
Se un simbolo si va dimenticando, bisogna ricordarlo, associandolo alla bellezza ed all’attualità. L’arte è il mezzo più adatto, ma non recandosi in un museo o in una galleria. No, saranno le vetrine dei negozi l’urlo di aiuto che catturerà la gente. Ma un urlo creativo, mica un disturbo! Un messaggio piacevole, gradito, desiderato. Bisogna che la gente abbia piacere di seguire questo massaggio dall’allarme. Infatti molti già fanno il giro dei negozi per vedere le opere che sono state realizzate. Quest’anno ce ne sono 98. Con questa operazione Oristano sarà più interessante, ironica e provocatoria; il tutto conciliando il recupero della Vernaccia ma al tempo stesso promuovendo la destinazione in ottica di marketing territoriale.
Quanto è stata determinante la Rete ed i social network come fattore di mobilitazione sociale e territoriale, volto al recupero di questa identità territoriale?
Senza Facebook il cavatappi non sarebbe nato. Non solo perchè ci ha permesso di comunicare con tanta gente ed in maniera rapida, gratuita ed esaustiva, ma soprattutto perchè la conversazione sviluppatasi ci ha confermato che non eravamo i soli: tutta la popolazione era dalla parte della Vernaccia. Bisognava solo ricordarla, lanciando una pietra in uno stagno. La Vernaccia è ancora amata: che valore, per un brand, no? Inoltre c’è un concorso, per il video più condiviso sulla rete, che esiste solo grazie ai social media. E’ marketing 2.0!
L’aspetto molto interessante di questa iniziativa è la passione e la creatività che ogni opera d’arte emana, andando a disegnare una forma interessantissima di storytelling territoriale dove ognuno può essere il protagonista di una storia! Potresti raccontare ai lettori Ninja alcune opere d’arte che si intrecciano con la dimensione artistica ed identitaria del territorio?
Alcune commuovono: una stele cita Dante che confina il Papa …. nel girone dei golosi perchè troppo appassionato di anguille e di Vernaccia. Altri gli articoli della Carta de Logu, l’antico codice duecentesco della grande Eleonora d’Arborea che la tutela. Altri hanno proposto dei racconti e delle poesie frutto della loro fantasia. Una, di quindici righe, si può leggere anche dalla fine verso l’inizio. Un palindromo straordinario. Anche questo è storytelling creativo ! Poi c’è il visivo: quadri, sculture e foto che emanano e raccontano storie d’altri tempi.
Sembra che Cavatappi d’idee sia un ottimo modello di politiche di salvaguardia di un territorio bottom up, quali sono le soluzioni da voi messe in atto al fine che la vernaccia diventi a lungo vino per i vostri brindisi?
La più importante si rivolge alla gente e consiste nel rendere attraente la sua immagine. con le opere d’arte diffuse per le vetrine del centro storico: quadri, foto, poesie, racconti, ricette, sculture che con la bellezza e l’attualità dell’arte la ricordino al passante, locale o turista che sia
Una seconda iniziativa vuole fornire ai produttori delle soluzioni pratiche. Allora c’è il concorso per il miglior piano di marketing, riservato agli studenti universitari di tutta Italia, Il bando scade il 20 giugno, quindi c’è ancora tempo per partecipare. Oltre ad un premio in denaro, i vincitori potranno già aggiungere al loro curriculum un premio di valenza accademica. Un bello stimolo, no? Questa è realizzata in collaborazione col ConsorzioUno, l’Università ad Oristano.
E poi il concorso per il video più condiviso sulla Rete: tanti video sulla Vernaccia da far girare su Facebook e sui social media. Un modo innovativo, quanto coinvolgente per far conoscere la Vernaccia anche fuori da Oristano, in maniera attuale ed a basso costo.
Noi di Ninja Marketing ti ringraziamo per la disponibilità e ti auguriamo un grosso in bocca al lupo per questa stupenda attività che stai svolgendo: la comunicazione , specialmente quella turistica, ha fortemente bisogno di creatività e di stimoli per differenziarsi, ma soprattutto di passione per il recupero delle tradizioni identitarie di un luogo.
Cin Cin a voi tutti con la Vernaccia 😉
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Sutsukaihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSutsukai2011-06-09 15:30:482011-06-09 15:30:48Cavatappi d'idee: il crowdsourcing per salvare la Vernaccia di Oristano [INTERVISTA]
Abbiamo già parlato di come le mobile app siano determinanti per il brand marketing: attraverso le potenzialità dei mobile devices, il brand oltrepassa la promozione convenzionale ed il prodotto diventa una presenza più forte nelle menti dei consumatori. Con una mobile app ben strutturata, inoltre, il brand rende spesso un servizio utile al consumatore, fornendogli un tool in linea con l’identità dell’impresa. In questo modo le grandi aziende non propongono esclusivamente il loro prodotto, ma invitano i consumatori e gli interessati a conoscerne l’identità e diventare parte attiva del mondo legato al brand.
Per comprendere meglio le potenzialità di un approccio del genere (mobile-consumer oriented), oggi analizziamo due case history molto interessanti legate al mondo del motociclismo, in modo simile a come abbiamo fatto finora per l’Automotive Brand: analizzeremo il Mobile Marketing di Ducati ed Harley Davidson, due mondi vicini e allo stesso tempo molto lontani.
Motociclette e Marketing emozionale
Principalmente, il Motomotive si divide in tre grandi sezioni: gli scooter da città (fino a 125 cc), i maxi-scooter stradali (da 150 a 300 cc) e le motociclette (oltre 350cc). Mentre gli scooter possono essere un’alternativa razionale all’automobile, la motocicletta è un acquisto fortemente emozionale: i prezzi di acquisto, gestione ed assicurazione arrivano ad eguagliare quelli di un’automobile. Ciò che il consumatore acquista dunque non è solo un mezzo di trasporto, ma un insieme di valori aggiunti in linea con la loro identità. Le case motociclistiche lo sanno ed agiscono di conseguenza.
Harley Davidson Mobile Experience
Qualunque Harleysta che si rispetti ha viaggiato almeno una volta lungo le strade americane sulle sue due ruote. Se non l’avete ancora fatto (o se state per rifarlo) Harley Davidson Maps è l’app che non potete perdervi: si tratta di un database con i 975 percorsi più suggestivi di tutta America dedicati per Harley Davidson. Oltre alla mappa con il percorso ed i punti di interesse, è presente una descrizione per ogni percorso, per decidere in anticipo se vale la pena di partire.
Ducati Mobile Experience
I Ducatisti invece hanno uno stile diverso: preferiscono vivere il brivido della velocità. Per loro c’è Ducati Corse, l’app ufficiale Ducati per seguire il campionato MotoGp in tutti i dettagli: adesso che Valentino Rossi corre su Ducati, l’entusiasmo dei tifosi è più alto che mai! E’ possibile visualizzare la classifica costruttori e quella dei piloti, accedere alla photogallery ufficiale e seguire in tempo reale le gare ed i pre-test. Per i più curiosi, c’è anche la sezione stampa.
Brand Experience Mobile App
Oltre al lato emozionale, il Motomotive fa spesso uso di app che coinvolgono l’identità del brand, portando il consumatore a vivere il prodotto in prima persona. Spesso le Brand Experience Mobile app sono dei videogiochi che permettono all’utente di vivere il prodotto prima ancora di averlo vissuto. Altre volte, invece, vengono rilasciate applicazioni più sofisticate che rendono il mobile device un vero e proprio computer di bordo.
Ducati Challenge è più di un gioco di corse: è l’opportunità di vivere il fascino delle moto ufficiali Ducati su una vasta gamma di circuiti attraverso la grafica e la tecnologia di iPhone. I dettagli sono molto curati: basti pensare che si può giocare con tutti i modelli del 2011 (c’è la Monster, la Multistrada e persino la Superbike 1198 SP, la nuova superbike ufficiale del MotoGp). Molto interessante la modalità multigiocatore, grazie alla quale potrete affrontare una sfida a 4 con i vostri amici tramite wi-fi.
FaceGauge è l’app che permette di collegare l’iPhone alla Harley per renderlo un vero e proprio computer di bordo! Lo schermo del mobile device diventa un quadro strumenti totalmente personalizzabile: sono presenti contachilometri stilizzato, navigatore, tool di temperatura del motore e numero della marcia inserita e comandi visivi per gli indicatori di posizione. L’applicazione funziona connettendosi alla Harley attraverso un adattatore (al prezzo di circa 170€).
Facciamo il punto
Ora che abbiamo una visione più ampia del Motomotive Mobile Marketing, elenchiamo i punti di forza di un approccio del genere verso il consumatore:
Marketing esperienziale ed emozionale su due ruote: le motociclette, al pari delle auto di lusso, sono oggetti che muovono i sentimenti piuttosto della razionalità. Chi possiede una moto in garage è quasi sempre un appassionato che ha fatto delle rinunce per poter avere le due ruote, ed ora pretende un mondo di valori aggiunti all’altezza dei propri desideri. Abbandonare il cliente dal punto di vista emozionale sarebbe un errore imperdonabile.
Ducati ed Harley, due mondi vicini e lontani: tutti sanno quanto questi due brand siano così diversi. Ducati Italiana ed Harley Americana, hanno due concezioni totalmente differenti di vivere la moto. Dopotutto, nonostante il Mobile Marketing per Harley Davidson sia leggermente più “pragmatico” e quello per Ducati sia più “mitico”, abbiamo visto che la comunicazione è molto simile per entrambi i prodotti.
L’importanza della Motomotive Brand app: l’applicazione per mobile device completa la strategia di marketing per il settore delle motociclette. Attraverso la brand app, le case motociclistiche sono ancora più vicine agli attuali consumatori ed aumentano i nuovi potenziali acquirenti fornendo un mondo sempre più vasto di valore aggiunto.
Qui di seguito trovate le app di cui abbiamo parlato in questo articolo. E voi per quale moto brand tifate? Fateci sapere 😀
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/06/Mobile-MArketing-2-ruote_NM.jpg225300Francesco Piccolohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Piccolo2011-06-09 14:30:512011-06-09 14:30:51Harley Davidson e Ducati: Mobile Marketing e Mobile App a confronto
Per celebrare i cinquant’anni di attività di Amnesty International, diversi soggetti di portata internazionale sono stati coinvolti nella produzione di questa stupenda ed emozionante animazione: la casa di produzione che si è occupata dell’animazione è la Eallin di Praga, mentre a dirigere il progetto è stato Carlos Lascano, artista madrileno che da tempo ci regala splendidi video. Anche per quanto riguarda la musica ci troviamo di fronte a compositori di alto calibro, quali Hans Zimmer e Lorne Balfe, rispettivamente vincitore e nominato agli Academy Awards.
Il risultato non poteva che essere grandioso: un video che ci fa ripercorrere metaforicamente la storia delle guerre, le persecuzioni e le tragedie di cui l’umanità è stata vittima (e purtroppo anche causa) nel corso dei secoli, ma con una carica poetica che non è certo da tutti riuscire a raccontare, quando si mette in scena il dolore.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Elena Silvi Marchinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngElena Silvi Marchini2011-06-09 14:00:462011-06-09 14:00:46I 50 anni Di Amnesty International [VIDEO]
Cibo. Profumi, sapori, arte, sentimento, più volgarmente: buco nello stomaco…quante sensazioni può evocare questa parola? Potevano i pubblicitari ignorare un argomento tanto ghiotto? Ovviamente, no: anche i creativi, come tanti novelli Arcimboldi, reinterpretano gli alimenti e giocano con essi, sbizzarrendosi tra le più svariate figure retoriche.
Ecco a voi una gallery di pubblicità mangerecce: pantofole fragranti, noccioline esploratrici, kiwi discinti, fatine più zuccherose che nelle migliori fiabe…è proprio il caso di dirlo, ce n’è per tutti i gusti!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Arianna Rossihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngArianna Rossi2011-06-09 13:30:412011-06-09 13:30:4125 creatività sul cibo [FOOD]
L’evento che ha fisicamente mosso centinaia di creativi e grafici oltre che decine di agenzie di comunicazione e pubblicitarie in Italia: il 26.05.2011 al NABA.
Puro concentrato di creatività e potevamo noi Ninja rimanere a casa?! Neanche per sogno ragazzi! Abbiamo osservato, respirato e vissuto quel fervore estroso che ci ha fatto però sorgere mille domande data l’inguaribile ninja-curiosità! Per fortuna, avevamo “a portata di mente” le persone giuste alle quali chiedere, chiedere, chiedere.
Come se la cavano le nuove generazioni di creativi? Nascono nuove idee, nuove tendenze, un modo diverso di concepire e sviluppare l’advertising? Insomma: presto ci assumerete tutti?
E’ evidente a tutti che si stanno registrando dei cambiamenti importanti. Lo vedo nel quotidiano, tutti i giorni, e non solo sul lavoro. Un’enorme quantità di stimoli e proposte finisce oggi sotto i nostri occhi attraverso la Rete: i social network rendono il confronto più ampio, consegnando inoltre nuova centralità alla parola, per anni schiacciata dal dominio dell’immagine televisiva. Per il resto noto in chi comincia a fare oggi questo lavoro la stessa passione che ha mosso anche noi della vecchia guardia. Un stessa visione composita del mondo dell’advertising, lo stesso entusiasmo e le stesse emozioni.
Qual è il livello della pubblicità in Italia? Ci dia una speranza: la possibilità di confrontarsi con realtà di tutto il mondo offerta oggi dalla Rete può rappresentare un utile veicolo di crescita per le nostre agenzie?
Internet è essenzialmente uno strumento: se ben usato aiuta a connettersi con idee senz’altro efficaci e innovative. Ma a mio avviso la qualità della pubblicità in Italia dipende piuttosto da dinamiche economiche globali, da trasformazioni del mercato che scavalcano le possibilità delle singole agenzie creative. Assistiamo oggi a un processo generale di centralizzazione della creatività: i grandi brand richiedono sempre più spesso un’unica grande campagna mondiale, da declinare nei diversi Paesi con scarse possibilità di intervento. E’ chiaro che in questo contesto ai creativi locali resta assai poco spazio.
Un commento (sia clemente) sulle strategie di comunicazione messe in atto nel corso dell’ultima campagna elettorale a Milano.
Strategie poche, da entrambe le parti intendo. La comunicazione politica in Italia è ancora ferma a poche forme elementari. Mi è parso che il centro-destra abbia intuito che fosse necessario essere sul web, ma senza sapere come. Pisapia ha invece goduto dell’appoggio di un movimento spontaneo che ha messo in atto, soprattutto online, una comunicazione molto engaging, trascinando inevitabilmente al voto una buona fetta di indecisi.
Lei che è un esperto: ci consigli un eccellente campagna di comunicazione unconventional degli ultimi anni. Così la facciamo vedere ai nostri lettori.
Non devo neanche pensarci: Old Spice. Il loro è un utilizzo dei nuovi media assolutamente straordinario. Si trattava di un marchio ormai obsoleto che i creativi sono riusciti a svecchiare con un’operazione insieme divertente, sexy e intelligente. E col singolare paradosso di rivolgersi ad un pubblico femminile per vendere infine ad un target maschile. Si vede lontano un km che gli autori si sono divertiti un mondo a progettare una campagna così. Ecco, vi svelo un segreto: il divertimento è il segreto delle idee di successo. Se un’idea non vi diverte da morire, lasciatela perdere. Non funzionerà.
Intervista a Francesco Emiliani, Executive Creative Director Grey Italy
di Danilo Ausiello aka Buck
Come reagisce il mercato italiano alle nuove tendenze della pubblicità globale?
Le aziende si stanno certamente confrontando con dei nuovi metodi e sono formalmente aperte alle innovazioni. Ma è altrettanto evidente che manca ancora un approccio realmente innovativo in questo campo. Nonostante il buon dinamismo di chi gestisce i media nel cercare di aprire nuovi canali sulla scia delle innovazioni tecnologiche, il livello dell’advertising italiana resta assolutamente basso rispetto a gran parte degli altri Paesi europei. Diciamo che c’è un gap di 5/10 anni. Siamo ancora una nazione essenzialmente tv-centrica. La responsabilità del nostro ritardo è da attribuire, in percentuali diverse, ai clienti, alle agenzie e alla cultura popolare di riferimento.
Quanto funzionano oggi banner, product placement e pubblicità integrata?
Funzionano di certo ed in giro trovi ampie dimostrazioni della loro efficacia. Tuttavia gran parte delle agenzie nostrane resta radicata a un vecchio modo di fare pubblicità. Sarà che i nuovi strumenti non sono ancora pienamente integrati nella cultura, di fatto li si vive ancora con un entusiasmo quasi ingenuo.
Un rapido giudizio sulle strategie utilizzate durante l’ultima campagna elettorale per le amministrative.
In entrambi i casi siamo a livelli bassissimi. Fuori dal tempo. Pisapia è almeno riuscito a trasmettere per tutta la campagna un’identità precisa e definita, che alla fine lo ha premiato.Letizia Moratti è stata invece molto meno abile nel posizionamento finendo col modificare di continuo il proprio tone of voice. Quanto ai new media torniamo al discorso di partenza: molta voglia di usare social network, ma in totale mancanza dicriteri precisi. Se non vogliamo perdere il treno del futuro, le agenzie devono investire oggi in nuova creatività e nuove competenze.
Intervista a Sandro Baldoni, Direttore creativo “Le Balene“
di Giovanna Napolano aka Kiyoshi
Quanto internet ha modificato il modo di fare pubblicità in Italia?
In Italia non cambia molto nonostante ci sia comunque un confronto a livello mondiale. Una possibile soluzione sarebbe quella di ascoltare il pubblico grazie ad internet e seguire le aspettative dei fruitori.
Perché in Italia è così raro vedere attività di Ambient Advertising?
C’è un’arretratezza molto forte in tutti i settori della comunicazione, il nostro è un paese dove i giovani non hanno sbocchi e con loro anche le novità che custodiscono. Un paese governato da vecchi dove tutto è burocratizzato e quindi, bloccato.
Photoshop e fotocamere digitali diventano di uso comune, come si modifica la pubblicità con l’uso ormai massista di tali strumenti?
C’è un forte localismo che genera di conseguenza un forte appiattimento perché gli strumenti sono soggetti ad uso banale e monotono. Il nostro potrebbe essere un momento di transizione che appare ai nostri occhi neutro, magari siamo al punto di svolta di un cambiamento radicale.
Ringraziamo per la gentile collaborazione e la sincerità, sintomo di grande professionalità, di tutti gli intervistati!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kiyoshihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKiyoshi2011-06-09 12:00:422011-06-09 12:00:42Interviste ai direttori creativi della Portfolio Night
Facebook, con oltre 16 milioni di Italiani e più di 550 milioni di membri nel mondo, è la piattaforma ideale per chiunque voglia comunicare e condividere informazioni con amici e clienti, su scala globale. Non esiste altro sito web capace di coinvolgere centinaia di milioni di utenti, dal computer e dal cellulare, in una piazza virtuale diventata ben più di un fenomeno di costume. Per queste ragioni Facebook è anche un luogo ideale per il business, dove le aziende possono “parlare” direttamente con i propri consumatori. Nell’era del Web 2.0, in cui la persona è in grado di produrre contenuti con facilità e di sviluppare un rapido passaparola su qualsiasi argomento, Facebook è l’ambiente dal quale chiunque si interessi al marketing, alla promozione o alla comunicazione non può più prescindere. Dalla grande multinazionale alla piccola e media impresa, ogni azienda può trarre enormi benefici dalla relazione con clienti, potenziali e reali. In questa seconda edizione ogni funzione di Facebook è stata aggiornata con le ultime novità del social network, insieme a nuove opportunità sviluppate solo recentemente, come Facebook Luoghi e gli strumenti per integrare Facebook sul proprio sito.
Autore: Luca Conti Brossura: 224 pagine Editore: Hoepli; 2 edizione (1 ottobre 2010) Collana: Web & marketing 2.0 Lingua: Italiano ISBN-10: 8820346052 ISBN-13: 978-8820346058 Peso di spedizione: 399 g
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Osakihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngOsaki2011-06-09 11:20:352011-06-09 11:20:35Fare business con Facebook
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