La frammentazione dei dispositivi Android è un problema ormai molto noto. Ora passiamo alle soluzioni: Android multiple APK.
E’ apparso da poco tempo sul blog di Android un articolo che potrebbe rappresentare il primo passo per Android nella risoluzione di uno dei suoi maggiori problemi. Credo che tutti ormai abbiano sentito parlare del problema della frammentazione, ma per chi se lo fosse perso lo riassumo in poche righe.
Frammentazione
Per frammentazione di Android ci si riferisce all’alto numero di device differenti che sono equipaggiati con il sistema operativo di Google: questo fatto genera non pochi problemi agli sviluppatori e alla vendita delle applicazioni. Nello specifico, al momento è necessario o scegliere per quale device produrre un app, o produrre diverse versioni da posizionare sul market, cosa che si ripete a ogni aggiornamento di piattaforma o hardware.
Si può dire con sufficiente certezza che questa frammentazione è il difetto principale di Android, quello che tiene lontani investimenti e sviluppatori dal market. Siamo però davanti solo a un primo passo perchè, come vedremo, questa novità non risolve il problema tecnico ma solo quello legato alle vendite e al market.
Vediamo nel dettaglio cosa dice il post, le frasi che seguono sono prese direttamente dall’articolo. Trovate il link originale a fondo pagine, nella sezione approfondimenti.
La situazione attuale
Fin’ora, ogni prodotto in lista sull’ Android market includeva un solo APK file (N.D.R. sono i file specifici di Android) un pacco universale che è distribuibile a tutti i device compatibili, attraverso tutte le versioni di piattaforma, dimensione schermo e chipsets. L’ampia distribuzione di un singolo APK funziona molto bene per quasi tutte le applicazioni e ha il vantaggio di semplificare la manutenzione di un singolo prodotto
Novità di Multiple APK
Con il supporto per APK multipli, potete ora caricare versioni multiple di un APK per un singolo prodotto in lista, ognuna dedicata a un differente sottoinsieme dei vostri clienti. Questi APK sono file completi e indipendenti che condividono lo stesso nome del pacchetto ma contengono codice e risorse dedicate a diverse versioni della piattaforma Android, dimensioni dello schermo o formati GL texture. Quando gli utenti scaricano o acquistano la vostra app, Android market sceglie il corretto APK da consegnare, in base alle caratteristiche del device.
Un primo passo
Dunque siamo davanti al primo passo per combattere la frammentazione, che risolve però solo in parte la questione. Non si tratta infatti di un aggiornamento tecnico, ma un miglioramento della gestione del Market.
Si possono vedere indubbiamente alcuni vantaggi, un market intelligente consentirà una migliore distribuzione delle applicazioni, risolvendo la maggior parte dei commenti negativi relativi a crash o malfunzionamenti dovuti a incompatibilità fra versioni. In particolare questa modifica rende possibile sfruttare miglioramenti hardware o nuove API senza dover rifare i caricamenti dell’app sul market.
Non è certo da sottovalutare anche la possibilità di mantenere customers e commenti in un’unica pagina del market, cosa che sarà certo apprezzata sia dagli sviluppatori che dagli utenti.
Purtroppo però Android costringe ancora gli sviluppatori a pensare i loro prodotti per piattaforme multiple, ciò significa dover attuare diversi progetti contemporanei o scegliere per quale device sviluppare. Il robottino verde è sulla buona strada, ma ha ancora diversi passi da compiere!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Fukibarihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFukibari2011-07-25 16:41:562011-07-25 16:41:56Android Market: pronto l'aggiornamento per gli APK multipli
Alle 14.30 circa in Piemonte si è verificata una scossa di terremoto di notevole intensità – 4.3 della scala Richter – che ha fatto sobbalzare sulla sedia tutti i piemontesi e che è stata avvertita anche in Liguria e Val d’Aosta. Come da normative d’evacuazione, sulle strade si sono riversati piccoli gruppi di persone provenienti dalle abitazioni e dagli uffici.
La curiosità, almeno per i ninja e gli amanti dei canali di comunicazione non convenzionali, sta nella reazione che i social network hanno al verificarsi di fenomeni naturali anche spaventosi.
Di seguito alcuni screenshot dei post apparsi in Rete:
La curiosità che ormai è diventata certezza sta nel come la necessità di comunicare si stia pian piano trasferendo in forme che mettono al centro dei medium preferiti i canali sociali di Internet, anche di fronte a situazioni decisamente fuori dalla norma.
Inoltre, come possiamo osservare negli screenshot, il dato che più intriga sta nelle declinazioni che la comunicazione attraverso la social sfera prende: non più un semplice “cinguettare” in un magma senza forma, ma un vero e proprio scambio informativo al fine di fornire contenuti sempre più definiti e precisi. Per la cronaca, sono stati proprio gli utenti dei social a dare la notizia vera e propria: le testate online non sono state altrettanto tempestive.
La terra a Torino per ora non trema più, ma c’è da scommettersi che per un po’ su Twitter e su Facebook non si parlerà d’altro!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Francesco Gavatortahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Gavatorta2011-07-25 16:00:072011-07-25 16:00:07Terremoto a Torino, la notizia corre sui social [BREAKING NEWS]
Per ora (purtroppo) si tratta solo di un concept, ma l’idea non è affatto male e in un futuro non così remoto potrà essere facilmente realizzata. Stiamo parlando di un finestrino touch-screen multifunzionale ( visualizzazione della velocità, software di disegno, strumenti di cattura delle immagini…) realizzato dalla casa automobilistica Toyota in collaborazione con l‘istituto di Design di Copenhagen.
Il video del progetto (davvero ben montato ) è molto suggestivo e le immagini ci portano subito a sperare che questa grande intuizioni diventi presto una realtà… da toccare con mano… e dita !
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Angelo Gallarellohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAngelo Gallarello2011-07-25 15:30:152011-07-25 15:30:15Il finestrino touch-screen di Toyota [VIRAL VIDEO]
Vanish Napisan, produttore australiano dei famosi detersivi per macchie impossibili, ha annunciato di aver chiesto all’importante agenzia di management e comunicazione con sede a Washington, la Grayling, di lanciare una clamorosa offerta per ottenere in esclusiva la possibilità di sponsorizzare la Casa Bianca. L’offerta si attesterebbe sui 25 milioni di dollari australiani (5 milioni all’anno per 5 anni): un’entrata da non sottovalutare per una Presidenza che proprio in questi giorni lotta strenuamente contro l’incubo-deficit. L’accordo prevede la collocazione di un insegna col logo del brand su una delle facciate dell’edificio e l’obbligo per la lavanderia del Presidente di usare esclusivamente prodotti Vanish.
La strategia
L’idea è dell’agenzia Euro RSCG con sede a Sydney. I dirigenti australiani si dicono ottimisti e le chance di successo sarebbero legate proprio al coinvolgimento della Grayling: l’agenzia gode di ottima reputazione ed ha i contatti giusti tra i colletti bianchi di Capitol Hill. Molti dei suoj dirigenti, tra l’altro, hanno a lungo militato nelle aule di Camera e Senato. Jerry M. Ray, direttore generale della Grayling ha spiegato: “La Casa Bianca è un grande simbolo dell’America, ed è ovvio che faccia gola all’ufficio marketing di un marchio come Vanish NapiSan. Ritengo che la Presidenza, in un periodo così difficile per l’economia americana, dovrebbe seriamente riflettere su un’offerta importante come quella fin qui avanzata“. Intanto è stata pubblicata anche una pagina Facebook esplicitamente dedicata alla causa.
I dubbi
Nessuna conferma, nè smentita, giunge dall’ufficio stampa della White House: che si tratti solo di un annuncio ad effetto, lanciato nel vuoto per attirare curiosità e articoli? Il dubbio resta (e fin qui la copertura ottenuta dai media sembrerebbe tutto sommato scarsa). Così come resta qualche perplessità sul significato autentico dell’operazione: vogliono la Casa Bianca come simbolo del “bianco” che più bianco non si può? E’ divertente? E’ demenziale? E come fare a non pensare al colore della pelle dell’inquilino attuale? Attendiamo nuovi sorprendenti sviluppi.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Buckhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBuck2011-07-25 15:00:222011-07-25 15:00:22Vanish NapiSan, sponsor per la Casa Bianca
Sbracato sul letto, il ventilatore che ronza nel caldo torrido della stanza. Voglio il mare! Anzi no, a pensarci bene, oltre al mare dovrei sorbirmi la partenza intelligente, le code in tangenziale, l’area pic-nic, gli animatori, il gioco-aperitivo, il cocco fresco, il gavettone di acqua ghiacciata, i bambini sotto l’ombrellone, i bambini che giocano a pallone, i bambini, il troppo caldo, la pioggia d’estate, la sabbia negli occhi, la sabbia che scotta, la crema solare, il doposole, le meduse. Ok, resto a sbracarmi.
Perché, in fondo, la vacanza serve a rilassarsi, a scaricare lo stress. Mesi e mesi di preparazione, organizzazione, prenotazioni solo per poter finalmente dire Ho staccato la spina, Non ci sono per nessuno, Fuori Servizio, Non disturbatemi. DO NOT DISTURB. La sola pronuncia mi fa già star meglio…
E per la serie Non aprite quella porta, NM vi suggerisce i door hangers più unconventional, per tenere a bada scocciatori e quant’altro rimanendo cool. D’altronde, un vero Ninja sa farsi riconoscere anche in vacanza!
Chiari & Concisi
Vanno bene i caratteri cubitali, ma non fino a questo punto…
Da paura!
Anche lo zombie ha diritto al suo meritato riposo (eterno).
Strana sensazione
Hai preso le chiavi? Hai chiuso il gas? E il portone? Eppure sento di aver dimenticato qualcosa…
Da capogiro
Saranno i 15$ meglio spesi della vostra vita!
Affamati
Happy hour, aperitivo, stuzzichino, cocktail in spiaggia. Prova costume ti odio.
Nessun compromesso
“Disturba & Muori”. Suona bene!
Salutista
E per dare un senso a questo articolo, concludiamo con qualcosa di serio: no smoking, please!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kojiro Sasakihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKojiro Sasaki2011-07-25 14:00:142011-07-25 14:00:14Door hangers: come tener lontani gli scocciatori con stile
Diciassettesima edizione del Brand Identity Grand Prix, l’unico premio dedicato al brand design e alla comunicazione visiva.
La vostra mente è autrice di progetti grafici o editoriali memorabili? Il Grand Prix è la vostra occasione! Il Brand Identity Grand Prix è l’unico riconoscimento italiano volto a premiare progetti dedicati alla concezione, ideazione e definizione del codice identificativo di una marca, con l’obiettivo di rendere riconoscibile un’impresa, un prodotto, un’insegna o qualsiasi altro tipo di organizzazione o realtà imprenditoriale.
Scegli la tua categoria
Ventidue categorie tra cui scegliere per iscrivere il vostro brand: dagli interventi relativi all’ideazione e progettazione di un marchio, di un carattere tipografico, di un format multimediale agli interventi per lo sviluppo di un sistema d’identità di marca. Ben dieci le categorie dedicate al packaging nelle sue diverse declinazioni: alimentare, bevande, cosmesi, farmaceutici, private label, elettronica di consumo, igiene casa, lusso, moda e…new entry per l’edizione 2011: Packaging Celebration. Rientrano in questa categoria i progetti relativi allo sviluppo di packaging per anniversari, celebrazioni e special edition.
Renditi visibile
Il Brand Identity GrandPrix intende contribuire alla scoperta di nuovi talenti creativi fornendo alle aziende uno strumento in più per scegliere il partner giusto. L’iscrizione al premio, infatti, da diritto all’inserimento sul sito GrandPrix del proprio logo con link diretto per la durata di un anno.
Ci state ancora pensando? Basta, è il momento di agire!
Gli step
Collegatevi al sito Grand Prix, registratevi e compilate il form che vi consentirà di creare la cartella dentro cui caricare i vostri lavori. Ciascuna cartella sarà modificabile infinite volte fino a mercoledì 7 settembre, ultimo giorno disponibile per partecipare al concorso. Saranno ammessi solo i lavori realizzati da settembre 2010 a settembre 2011.
La Giuria
Una giuria composta di direttori marketing di aziende investitrici avrà il compito di assegnare i premi all’interno di ciascuna categoria e di selezionare i finalisti della sezione speciale “Premio Forma”.
Sezione premio Forma
La giuria selezionerà tra tutti gli iscritti una short list di lavori che si distinguono per soluzioni tecniche, per ricercatezza grafica, creatività o per qualunque altro elemento giudicato originale. I lavori selezionati per questa sezione saranno esposti alla serata di premiazione e saranno votati dal pubblico in sala.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Ninja Guesthttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja Guest2011-07-25 13:00:162011-07-25 13:00:16Brand Identity Grand Prix: volete essere premiati? Partecipate!
Oggi 25 luglio prenderà il via Inside – A social media experience, uno degli esperimenti più interessanti degli ultimi anni in tema di narrazione video. Nei mesi scorsi avevamo già parlato di fiction realizzate appositamente per Facebook (vedi anche 10 domande a Riccardo Milanesi, regista della social fiction su Facebook): vediamo come questo caso si distingue e perché.
Realizzato dal regista di Disturbia DJ Caruso e presentato da Intel e Toshiba, Inside è un vero e proprio esperimento di storytelling interrattivo: un film proiettato a spezzoni che permetterà agli spettatori di interagire con la protagonista della storia, interpretata da Emmy Rossum, e influenzarne le scelte.
Il canale di comunicazione fra l’interprete e gli spettatori saranno i social network: i video verranno diffusi attraverso YouTube mentre l’interazione vera e propria avverrà attraverso Facebook e Twitter.
Sul sito www.theinsideexperience.com sono anche stati organizzati i casting per partecipare alla pellicola: il regista e gli script editor che hanno pensato la trama hanno scelto di far partecipare direttamente nel film uno spettatore, attraverso un video su YouTube che verrà poi montato in uno dei vari capitoli.
Inside racconta le gesta di una ragazza che si ritrova chiusa in una sorta di cantina-prigione: a disposizione ha solo un computer connesso a Internet, che le servirà per scoprire chi l’ha rinchiusa lì e perché, carpendo indizi dalla propria rete sociale formata dai vari contatti sui social network. Il laptop che userà sarà ovviamente un Toshiba con processore Intel, di cui è stata condivisa una ricca scheda tecnica sul sito istituzionale.
Ad di là degli aspetti promozionali, Inside rimane comunque un interessante momento di sperimentazione per il mondo dello storytelling digitale, un terreno ancora fertile per la ricerca di linguaggi che portino a nuove forme di narrazione: vedremo se i social network saranno decisivi per far nascere altre inedite modalità di racconto.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Francesco Gavatortahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Gavatorta2011-07-25 12:00:072011-07-25 12:00:07Inside, il social film sponsorizzato da Intel e Toshiba
Il colosso di Mountain View ha realizzato una carta di credito per incrementare il numero e l'attività degli inserzionisti su Google Adwords.
Attualmente Google è una società che eroga più di 100 servizi, quasi tutti a titolo gratuito guadagnando solo sui pochi prodotti a pagamento. La maggior parte dei profitti del colosso di Mountain View vengono generati tramite la pubblicità: circa il 96% dei ricavi totali di Google è infatti realizzato tramite Google AdWords, strumento che permette agli inserzionisti di realizzare campagne pubblicitarie.
L’ultima trovata di Big G è stata quella di realizzare una carta di credito a favore di tutti coloro che vogliono fare pubblicità tramite Google, in particolare le PMI. La carta non sostituirà quindi le tradizionali carte di credito per effettuare gli acquisti, ma sarà utilizzabile solo dai soggetti che vogliono acquistare notorietà sulla rete e che con questa potranno usufruire di sconti e condizioni molto competitive.
Per il momento la carta è stata rilasciata in fase sperimentale solo ad alcuni advertisers statunitensi, ma non è da escludere che ben presto sarà rilasciata su tutti gli altri mercati.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Ninja LABhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja LAB2011-07-25 11:00:552016-06-17 17:00:15Nasce la prima carta di credito Google
Oggi abbiamo avuto la fortuna di conoscere più da vicino i fondatori di Gowar, un’applicazione per iPhone nata da poco, ma che sta riscutendo un discreto successo sia in Italia che nel mondo. Per chi ancora non la conoscesse si tratta di una rivisitazione del classico gioco del Risiko a cui tutti noi abbiamo giocato almeno una volta nella vita. In particolare vedremo come funziona, le fasi di sviluppo della startup, come è composto il teamdi sviluppo, la loro esperienza nell’accelleratore di H-farm e infine i loro piani di conquista del mercato dei giochi geolocalizzati. Non aggiungo altro e vi auguro buona lettura!
Che cos’è Gowar e come funziona
Gowar è un gioco geolocalizzato per iPhone (e a breve anche su Android fra poco) che si basa sui Facebook Places. Puoi vedere in una mappa tutti i vari luoghi intorno a te e attaccarli con i carrarmatini virtuali che ti vengono forniti all’inizio del gioco. Più “places” conquisti più guadagni “gold” con i quali puoi acquistare altri carrarmatini e continuare così le tue conquiste. Questa è la dinamica base di Gowar, ma all’interno del gioco ci sono delle funzioni aggiuntive come obiettivi da raggiungere (come per esempio conquistare tutti i “places” di un’area o conquistare tre places in un’ora.. e ne inventeremo sempre di nuovi), ovvero delle missioni speciali con le quali conquisti dei badge e delle nuove armi.
Ogni luogo su Facebook ha dei like e dei check in come qualunque altro elemento all’interno del social network. A seconda di quanti check e like ha ogni luogo su Facebook, Gowar assegna dei valori in “fame” e “gold”, ovvero gli indicatori che servono ad attribuire la popolarità di un posto. I “fame” sono dei punti che vengono assegnati ai conquistatori dei vari luoghi e servono a scalare la classifica. I “gold” vengono assegnati sempre ai conquistatori dei posti, ma possono essere scambiati per rifornire di truppi i propri territori e difendere i propri possedimenti.
Nicola è uno degli sviluppatori, ma ultimamente si occupa anche della parte di business e management e coordina tutte le figure che contribuiscono allo sviluppo di Gowar.
Francesco invece è la persona che si occupa dello sviluppo dell’applicazione per iPhone, in particolare della grafica, dell’usabilità e di tutti gli aspetti del client.
Matteo si occupa della parte server, in particolare della gestione del web service a cui si appoggia Gowar, sia dal punto di vista dell’implementazione che della produzione lato server.
Dino è l’ultimo arrivato nel team, è in stage in Gowar fino a dicembre e si occupa in modo particolare della grafica e della user experience.
Le fasi di sviluppo di Gowar dalla genesi ad oggi
L’idea è nata durante uno StartupWeekend, evento organizzato da una società di Seattle che permette a delle persone con un’idea di presentarla e partecipare ad un contest che dura un weekend che mette in palio dei soldi utili per partire con lo sviluppo. Gowar vince l’edizione di Venezia che si è tenuta nel maggio 2010. Da lì un team di 6/7 persone ha iniziato a sviluppare la bozza dell’idea, delle regole e del flusso di gioco.
La prima vera milestone del progetto è stata la creazione di una vera e propria demo da presentare agli investitori per dimostrare cos’era in grado di realizzare il team verso settembre 2010.
Il progetto è partito seriamente con un primo round di finanziamento avvenuto a gennaio 2011 in seguito al quale il team (con l’ingresso di Matteo) si è iniziato a strutturare meglio ed è uscito con la prima beta chiusa ad una sessantina di utenti nel marzo 2011. L’applicazione è sull’Apple Store ormai da un paio di mesi. Ora i ragazzi stanno continuando a seguire la loro community sui vari social network (facebook, twitter,…) per continuare a rilasciare nuove release .
I momenti critici e i momenti di gloria di Gowar
A quanto ci racconta Francesco, uno dei momenti più difficili all’inizio è stato decidere quale piattaforma utilizzare per lo sviluppo. L’idea iniziale prevedeva l’utilizzo delle API di Gowalla. Successiamente il team ha ritenuto che fosse meglio utilizzare Facebook sia per la grandezza della base utenti, sia perchè attraverso essa è possibile accedere agli indicatori di “gold2 e di “fame” che servono all’interno delle strategie di gioco per implementare così una sorta di economia di gioco.
Un altro punto di critico è stato definire delle regole che fossero compatibili con la struttura di gioco in modo da permettere ai nuovi utenti che entrano nel gioco di essere competitivi e non scontrarsi contro un muro di utenti già troppo forti. Infine non meno complicato è stato implementare degli algoritmi di difesa e di attacco che fossero realistici e che avessero una componente randomica, così da non rendere scontato l’esito di un attacco. La definizione di questi elementi è stata un po’ problematica ed è in continua evoluzione anche seguendo i feedback della base di utenti che utilizza l’applicazione.
I momenti positivi sono stati sicuramente il rilascio della beta e delle versioni successive e il fatto che molti utenti hanno iniziato di loro spontanea volontà a lasciare commenti di apprezzamento sulla pagina Facebook e a sferrare attacchi con Gowar a qualunque ora del giorno e della notte. Questi segnali hanno sicuramente permesso al team di credere al progetto e avere un feedback sul fatto che si trattasse di un gioco alla portata di tutti e a cui tutti si possono appassionare.
L’esperienza diretta in H-farm
A quanto racconta Nicola, l’esperienza in H-farm è stata ed è tuttora molto positiva, soprattutto per l’esposizione “mediatica” a cui viene sottoposta ogni startup che cresce nell’accelleratore di Ca’ Tron, a cui il team non era assolutamente abituato. Inoltre è stato molto positivo il fatto di entrare in contatto con l’ecosistema italiano che si occupa di innovazione e startup, a cui probabilmente Gowar non avrebbe avuto accesso in maniera così veloce e diretta se fosse partita in un garage tra amici.
Un altro punto positivo è stato il fatto di essere circondato da altre persone che fanno startup e anche nei momenti informali come il pranzo è possibile confrontarsi con loro su varie problematiche che possono emergere durante lo sviluppo.
In termini pratici i ragazzi di Gowar hanno potuto usufruire di spazi in cui lavorare e un supporto notevole per quanto riguarda lo sviluppo del business plan, capacità che nessuno aveva mai sviluppato a pieno.
Il futuro di Gowar e le prossime tappe di sviluppo
L’obiettivo principale oggi è al momento quello di scalare con il numero di utenti e che permetta a Gowar di ingaggiare battaglie sempre più globali all’interno del loro gioco virtuale. Per fare ciò Francesco ci racconta che a breve implementeranno dei meccanismi di alleanze e di battaglie con missioni “chiuse” appoggiandosi alla propria cerchia di amici e sfidando altri gruppi di amici. Ci saranno inoltre maggiori possibilità di crescita all’interno del gioco fin dal primo momento in cui si inizia a utilizzare l’applicazione.
Per quanto riguarda il modello di business l’applicazione rimarrà sempre gratuita su Apple Store e le revenues provengono dalla vendita di beni virtuali che permette all’utente di migliorare la propria esperienza di gioco o avere delle armi speciali e più potenti con cui sfidare i propri amici. Questi beni virtuali possono essere acquistati attraverso il sistema dell’Apple Purchase e in futuro sull’Android Market.
Ora Gowar è anche in lizza per il contest “The best startup in Europe”.. se vi piace la loro applicazione e volete dargli un mano cliccate su http://bit.ly/pofO73 e votate!!! In bocca al lupo ragazzi!
Vi lascio infine con un piccolo video di un giocatore di Gowar che ho incontrato sul treno. Guardate un po’ come è preso nella sua conquista del mondo…
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/07/presentazione_1.png383191Sputnikhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSputnik2011-07-25 10:00:122011-07-25 10:00:12Alla conquista del mondo con il gioco geolocalizzato di Gowar
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/07/Cover_Ninja_Marketing_Adv_infographic.png405620Kunaihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKunai2011-07-25 09:30:412011-07-25 09:30:41Advertising su Mobile: sfida tra iOS e Android [INFOGRAFICA]
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