Quante volte avete pensato di produrre la vostra applicazione ?
L'app che, ne siete convinti, vi permetterà di campare di rendita tutta la vita tra noci di cocco e palafitte in mezzo ai tropici, gestendo i margini di rendimento del vostro prodotto direttamente da un computer portatile in wifi su una comoda amaca di fronte al mare ?
Decine di migliaia di sviluppatori pensano a creare una Killer App ogni giorno nel mondo, ma ben poche sono le app che riescono a raggiungere vette di vendita interessanti, in un App store che conta oggi più di 500.000 applicazioni (fonte Apple.com).
Proprio per entrare nella testa di un taskforce di lavoro analizziamo qui un Case Study basato sul lavoro di Wooom (Partner di Ninja Marketing per la realizzazione di Applicazioni per il mercato mobile) e altotouch. Io in particolare mi sono occupato del product marketing strategy e design management con Antonio Prigiobbo, per trasformare un'idea nel lancio di una nuova App su Appstore: APPizza.
Come tutte le idee creative che partono spesso dalle nostre passioni, anche APPizza nasce dalla passione di Fabio Scognamiglio (programmatore) per la pizza napoletana. L'idea di Fabio era quella di fare una "tombola delle pizze"...
L' idea generale consiste nel creare un menu generale di tutte le pizze più conosciute al mondo, con tanto di foto e descrizione, che possa essere aggiornato direttamente dallo stesso utente, permettendogli di catalogarle come crede, di fare un elenco di pizze preferite, e di una lista ordinata che permetta di classificarle ogni volta che se ne assaggia una nuova, con tanto di recensione e voto.
Processo UCD
Grazie a un processo di User-Centered Design e facendo scontrare diverse filosofie progettuali (quella technology oriented di altotouch e quella design-oriented di Wooom) si è arrivati al disegno dell'esperienza nella fruizione dell'app. A questo livello progettuale abbiamo aggiunto l'intelaiatura per le funzioni di GeoMarketing per prevedere diverse strategie di GeoAdv e CoMarketing.
Il nome, come l'icona di un'app prodotto da immettere sul mercato App Store di Apple è un elemento decisivo oggi per realizzare e promuovere un'applicazione in un market generale, così come lo sono le chiavi di ricerca per farsi trovare dagli utenti.
Dopo un'attenta analisi di mercato su cosa fosse disponibile nello store per gli appassionati della pizza, si è deciso di spiazzare la concorrenza (altre 3 apps erano dedicate ad un tema simile) e gli appassionati della Pizza in tutto il mondo con un nome: APPIZZA (ispirato da un noto ristorante americano scoperto a New York, APIZZA). Il nome ha riscontrato diversi feedback positivi da un target identificato come appassionato, dinamico, attento alle novità e connesso con i social media più conosciuti.
L'immagine coordinata del progetto è stata così organizzata rispettando lo stile visivo di prodotti di successo come Farmville, che in comune con l'app rispetta uno stile dinamico, giocoso, cartoonish in coerenza con un aspetto enogastronomico per appassionati della Pizza.
Una volta scelto lo stile complessivo dell' applicazione si è passati ad un'analisi di fattibilità per stabilire i tempi di produzione.
Uno dei problemi principali è stato anche uno dei più apparentemente banali: come rappresentare le pizze?
Dopo aver fatto diversi tentativi con pizzerie note e meno note con cui stabilire una partnership per fotografare e catalogare un numero predefinito di pizze, la soluzione è stata ancora più semplice.
Perchè non sfruttare a nostro favore le dimensioni ridotte del mezzo di comunicazione per fotografare micro-pizze create apposta per l'App da un pizzaiolo? E fare una festa prelancio?
Dall'idea si è passati all'azione utilizzando questo sistema per promuovere l'applicazione prima del lancio con una serie di persone invitate a mangiare nel nostro Open studio di Napoli a Palazzo Marigliano una serie di mini pizze create per l'occasione da una pizzeria vicina, fotografandone prima una per una grazie alla collaborazione di Pejskitchen che ha fornito il servizio fotografico.
Caricate le foto all'interno dell'app si è deciso di inserire aree che potesse coinvolgere l'utente in più modi, dalla condivisione della singola pizza su Twitter con tanto di fotografia da inserire nel database interno all'utilizzo di un sistema geolocalizzato interno per trovare le pizzerie più vicino a noi permettendo di chiamare direttamente per la pizza a domicilio.
L'App inserita successivamente sullo store è passata adesso ad una fase di feedback per pensare al prossimo aggiornamento.
L'esperimento è stato molto interessante per farci analizzare un mercato dall'interno delle sue categorie di nicchia, incrociando i dati geolocalizzati sull'utilizzo con l'interesse per alcune aree specifiche dell'app.
Nulla si fa senza dividersi i compiti e i ruoli... un grazie speciale a