E’ stato presentato al TechCrunch Disrupt ed è di matrice italiana il progetto che mira a connettere agricoltori o semplici appassionati di giardinaggio da ogni parte del mondo.
Definito anche “Farmville for the real world”, Grow the Planet è un social network che unisce i coltivatori e aggrega informazioni utili sulle colture, sulle tecniche di coltivazione, uniti ai consigli e ai suggerimenti che gli utenti possono scambiare tra loro. La piattaforma presenta un sistema di geo-localizzazione che le conferisce una dimensione glocal: gli user possono identificare la propria “local community” nel raggio di 10-20 miglia dal proprio orto (o giardino, o balcone di casa), visualizzarla su una mappa che mostra, oltre alla posizione, anche le coltivazioni a cui i loro vicini si stanno dedicando, e scambiare con essa non solo indicazioni e istruzioni, ma anche semi e prodotti. Il sito fornisce inoltre statistiche relative alla crescita dei vegetali, unite a informazioni sulle condizioni climatiche. Gli user possono compilare un “garden journal”, per registrare i progressi delle colture, organizzare le attività, dati, questi, che si possono condividere sia all’interno della community di Grow the Planet, sia su altri social network.
Anche se Grow the Planet non è riuscito ad aggiudicarsi il primo premio come società più promettente all’esordio sul palco del TechCruch Disrupt, il progetto pare avere tutte le carte in regola per attirare le attenzioni degli investitori, primo tra tutti l’incubatore e venture capital H-Farm Ventures, che ha già investito sulla piattaforma circa 70000 dollari.