Facebook conta. I fan contano. Così il New Yorker con circa un milione di abbonati ma solo 200.000 fan su Facebook ha deciso di fare del proprio meglio per conquistarli. Come? Attraverso dei contenuti speciali che vengono postati sulla pagina di Facebook del settimanale e che possono essere visibili solo ai fan per un periodo di tempo limitato, in questo caso una settimana.
Una mossa che fa riflettere, in termini di brand image, sull'importanza di essere su Facebook e di avere un numero considerevole di fan, persino per un colosso come il New Yorker.
Vediamo come funziona.
Poche ore fa il New Yorker ha postato sulla pagina di Facebook questo:
Se siete fan, come me, sarà possibile vedere l'articolo di Jonathan Franzen, a cui corrisponde la tab "Fans only":
A mio parere l'aneddoto curioso in tutta questa storia è che un giovane giornalista, Simon Owens, che dice di scrivere per la Harvard's Nieman Lab, commenta al post, lascia una sua mail e a quanto pare una PR del New Yorker gli risponde. In meno di un'ora infatti è uscito il post di Owens sul suo blog personale (e non sulla Harvard's Nieman Lab) con una breve intervista alla PR. Sempre che questa volta abbia scritto il vero...
Insomma un esempio al quadrato del potere di Facebook.
Complimenti al New Yorker per l'iniziativa e a Simon Owens per lo spirito di iniziativa.