
In classe l’unione fa la forza, lo sappiamo tutti.
Anche Scuolazoo lo sa bene, e ha deciso di allargare la sua, di classe: si è infatti concluso pochi giorni fa “Ingrandiamo lo zoo”, il concorso lanciato a novembre su Facebook, dove il numero di fans della community, distribuiti su pagine ufficiali e non, ha raggiunto quota 4 milioni.
Scuolazoo ha invitato tutti i fans a suggerire agli amici l’iscrizione alla pagina ufficiale della community, mettendo in palio per i partecipanti alcuni prodotti del merchandise ufficiale, tra cui orologi bigliettino e penne laser.
Il successo è stato notevole: le cifre parlano di 100 mila fan aggiuntivi registrati.
Qual è la chiave del successo di questa iniziativa?
Scuolazoo ha dimostrato di saper sfruttare efficacemente la popolarità raggiunta sul Social Network: ogni buona campagna di marketing virale si basa sulla capacità di entrare nelle conversazioni delle persone, stimolandole in modo creativo e divertente, così che gli appassionati si rendano personalmente e spontaneamente sostenitori e promotori del brand. E alla fine, è importante ricompensarli per l’impegno e il tempo dedicato.
E quale modo migliore di premiare i giovani se non dare loro la possibilità di vincere originali gadget che li aiuteranno a destreggiarsi nella giungla di interrogazioni ed impegnativi compiti in classe?
Sfruttare l’empatia tra giovani studenti che ogni giorno affrontano gioie e dolori del mondo scolastico si è rivelato un metodo intelligente, innovativo ed efficace per fidelizzare i vecchi utenti della community e trovarne di nuovi: sono proprio l’aspetto relazionale e la condivisione di emozioni la base di ogni comportamento virale.
E del resto la condivisione è il principio cardine di una community come Scuolazoo.com, costituita da più di un milione di studenti che caricano online ogni giorno video, foto, appunti e trucchetti per passare indenni l’anno scolastico, potendo contare allo stesso tempo su tante informazioni sul mondo dell’istruzione.
Speriamo solo che le penne laser non vengano utilizzate come strumenti di caccia contro i professori!