Come abbiamo già scritto più volte nel corso di questi ultimi post i social media, da semplici strumenti alternativi rispetto ai mezzi di comunicazione tradizionali, stanno diventando veri e propri motori del cambiamento nel mondo del business e del marketing.
Questa rivoluzione riguarda le imprese di tutto il mondo e di tutte le dimensioni (ricordate l'articolo in cui citavamo alcuni casi di utilizzo virtuoso di Twitter da parte di PMI americane?). Cercare di non averci nulla a che fare, di allontanare i social media dal proprio 'orizzonte' porta inevitabilmente ad un distacco definitivo con i principali pubblici di riferimento, e dopo poco tempo ad una sicura uscita dal mercato.
ATTENZIONE ALLA SCELTA DEI SOCIAL MEDIA!
Anche se armati di buona volontà, molte volte sembra che il mondo dei social media sia ingestibile a causa della grande, grandissima quantità di strumenti disponibili e potenzialmente utilizzabili per promuovere e comunicare l'attività aziendale.
Un primo passo per capire quali strumenti utilizzare è quello di comprendere che non tutti i social media sono uguali. In effetti, essi sono progettati e vanno utilizzati per specifici obiettivi strategici, a volte integrati tra loro, altre volte completamente differenti.
Una volta scelti gli strumenti web più adatti, occorre prestare molta attenzione ai contenuti veicolati. Il Cluetrain Manifesto è un Big Brother che ci scruta costantemente da più di dieci anni e dall'alto della sua prima verità: i mercati sono conversazioni! Questo concetto, semplice ma fondamentale, permette di comprendere l'importanza di quanto si parla e di cosa si dice nel momento in cui si conversa con i propri utenti.
ALCUNI CONSIGLI PER GESTIRE I DISCORSI ONLINE
Per cercare di aiutarvi e di dare una mano a chiunque operi sui mercati citiamo allora questo articolo e, integrando un recente post relativo alle PMI nel settore vinicolo, proponiamo alcuni utili consigli per fare diventare l'azienda per cui lavorate 100% social media-friendly.
1. OSSERVATE E ASCOLTATE!
Questa è la reale forza dei social media: attraverso analisi di contenuto, essi diventano strumenti formidabili per comprendere cosa si dice sul vostro brand e sulla vostra azienda. Esistono addirittura appositi tool come Technorati, TweetDeck, Google Alerts. La forza delle attività di analisi sta nel rapporto tra qualità dei dati ottenibili (molto alta, in quanto potenzialmente è possibile monitorare tutti i discorsi di tutti gli internauti) e costo delle stesse ricerche (molto bassa, se tralasciamo il prezzo per ora-uomo necessaria). Così facendo, nel momento in cui entriamo nelle conversazioni sappiamo già cosa dire e quali obiettivi raggiungere.
2. CAPITE QUANDO E' ORA DI PARLARE... E QUANDO NO!
Le conversazioni online riproducono quelle reali: nessuno vi darebbe retta se foste troppo aggressivi, noiosi, egocentrici. Ricordate il pessimo esempio di Nestle su Facebook? A volte è anche meglio non parlare, o basta solo un cordiale ma professionale 'grazie'.
3. LE CONVERSAZIONI DEVONO ESSERE AUTENTICHE!
Una persona che parla sempre e solo di un unico argomento ed in maniera monocorde stanca, alla lunga non si ascolta più. La stessa cosa succede sui social media! Il consiglio è allora di sfruttare una loro caratteristica fondamentale: essi hanno la capacità di rendere le comunicazioni commerciali più spontanee e genuine, con importanti effetti persuasivi sul consumatore. Cercate allora di mescolare personalità e professionalità, comunicazioni informali e corporate, rispettando comunque il consiglio numero 2 sul 'tono' dell'interazione.
CONCLUSIONI: COSTRUITE UNA CULTURA SOCIAL MEDIA INTORNO ALL'AZIENDA!
Se utilizzati in maniera costante, i social media possono risultare lo strumento ideale per motivare il pubblico a tornare nello spazio web corporate e ad esporsi sempre più, nella convinzione che anche la loro voce faccia la differenza.
Investiti di questo empowerment i consumatori diventano così i principali protagonisti della cultura 'social media' aziendale. In altre parole, così come un discorso è costruito da più comunicazioni, attraverso una gestione adeguata dei social media si ha la possibilità di rendere i clienti principali promotori dell'azienda, del brand e/o del prodotto su scala globale, integrando il portafoglio comunicativo d'impresa. Il tutto ad un costo ridotto rispetto ai media tradizionali. A questo proposito, avete qualche esempio da segnalare di imprese che hanno saputo adattarsi adeguatamente ai nuovi mercati online?
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