Di QR codes se ne parla da un paio di anni ma solo ultimamente i progetti che utilizzano questa tecnologia hanno conquistato una certa visibilità, nelle pubblicità di quotidiani e riviste ad esempio così come nelle strategie “guerrilla” di molte aziende e media artist. Dal 19 marzo il Comune di Roma, in collaborazione con IBM, ha dato il via ad un “percorso taggato” che guida il visitatore nel Museo dei Fori Imperiali, il gioco è sempre lo stesso: il visitatore fotografa il codice bidimensionale con il proprio telefonino, via bluetooth legge notizie e informazioni sulla zona del museo che ha davanti e nello stesso tempo gli viene suggerita la zona del museo (tag) seguente.
Iniziativa interessante e che porta vantaggi al museo e a chi lo visita migliorando l’esperienza d’uso di questi spazi ed eventi. Sviluppi e miglioramenti devono essere presi in considerazione per non rischiare, quando calerà l’hype su questa tecnologia, di finire nel dimenticatoio; in questa prima fase i progetti che hanno utilizzato i QR codes hanno posto giustamente l’accento sulle capacità di fornire informazioni, quello che invece potrebbe essere preso in considerazione come sviluppo futuro è la componente relazionale che possono attivare i codici bidimensionali anche sfruttando la tecnologia bluetooth.
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