Eccoci alla rubrica più epic(a) della settimana e sicuramente - stavolta - la più femminista. Cosa è successo? Libero ha lanciato i sondaggi stile asilo su chi butti giù dalla torre, Lactacyd vince tutto con la nuova campagna minimal ma ad effetto, seguito dal nuovo spot provocatorio (ma non così tanto eh) di Nuvenia. Saclà ha sperimentato i limiti dell'istant markewting e MINI, invece, quelli delle dirette streaming, mentre Netflix resta il re della risoluzione delle controversie.
Volete saperne di più? Di seguito gli Epic Win e Fail della settimana.
Win
Lactacyd ha deciso che è ora di dire basta agli imbarazzanti advertising che parafrasano l'organo genitale femminile dando vita a una serie infinita di spot dove la protagonista corre, salta, ha terribili pruriti intimi: questa settimana lancia una campagna minimal e piena di vulva pride. In maniera elegante celebra la femminilità con un pizzico di ironia, mostrando senza veli l'oggetto dei loro studi da sessant'anni.
Una vagina per un sapone intimo femminile? Scontato ma rivoluzionario.
Le reazioni del pubblico sono state largamente positive e l'amore ha vinto sull'odio e sull'invidia. Lo stesso è valso anche per Nuvenia che ha lanciato a livello globale il suo nuovo spot.
Queste le immagini in anteprima del nuovo spot di Bodyform, in Italia conosciuta come Nuvenia, marca celebre di assorbenti. Il nuovo spot rientra nella campagna #BloodNormal per un racconto autentico di un fenomeno normalissimo che coinvolge le donne dall'alba dei tempi: le mestruazioni. Dopo le censure non solo televisive, ma anche social (ricordiamo la famosa artista Rupi Kaur censurata da Instagram sul suo lavoro sul ciclo mestruale); Nuvenia si riappropria di un'immagine diretta sotto lo slogan "Periods are normal, showing them should be too" mostrando che, contrariamente alle credenze popolari, le donne non perdono sangue blu in quei giorni lì.
Epic Fail che diventano Epic Win
La potenza è nulla senza control(lo), recitava un famoso spot, e nel mondo dell'iperconnesso è sempre più vero. Molti brand e istituzioni sperimentano sulla loro pelle i rischi e le opportunità di imprevisti dettati dalla contemporaneità della comunicazione.
Un primo esempio è MINI, che durante una diretta streaming di presentazione di un concorso per volare in Perù, si è trovata a fronteggiare un imprevisto decisamente HOT.
Come far fronte a tanto impeto amoroso? Il social media manager di MINI ha tirato un profondo respiro e ha seguito la regola d'ora del digital management: mai negare i propri errori e usare l'ironia.
I veri maestri in quest'arte sono quelli del team digital di Netflix. Online si sprecano sempre i commenti di dottori e scienziati che passano alla lente d'ingrandimento le maggiori leggi della fisica e dell'ingegneria per dimostrare la fallacia di determinate sequenze o fatti all'interno di serie tv e film.
Dottorati di ricerca sprecati nell'affannoso tentativo di dimostrare che no, Dumbo non può fisicamente volare. é successo anche a Netflix, per la nuova serie Suburra dove il personaggio Aureliano Adami percorre una notevole distanza in apparenti tre secondi scarsi. Come avrà reagito Netflix? Con un Epic Win.
Fail
E ora veniamo alla parte più dolente: gli epic fail. Questa settimana siamo caduti particolarmente in basso mediante l'uso poco saggio di sondaggi. Oggi il social media manager sa che la prima regola per un buon tasso di engagement è coinvolgere il pubblico. Lo sa anche Libero, ma ha deciso di farlo nel mondo sbagliato soprattutto per un quotidiano nazionale.
Dalla torre, noi di Ninja Marketing, buttiamo giù questo genere di contenuti che istigano all'odio, ma allo stesso modo osserviamo un po' sconsolati i risultati poco felici dell'instant marketing di Saclà. Purtroppo questo genere di strategia di comunicazione può essere molto rischiosa, soprattutto se a sostenerla non c'è umorismo.
Per questa settimana è tutto! Il prossimo appuntamento per questa Rubrica Epic Win/Fail è a lunedì prossimo.