Capita innumerevoli volte di comparare come siamo ora con i tempi passati, rievocare ricordi, esserne imbarazzati o rimpiangere i momenti trascorsi. Sicuramente, ci si accorge di quanto è diverso il proprio modo di lavorare, di come si sia modificata la nostra personalità. Accade tutti ed è più che normale: nel corso della propria vita, si cambia.
È quasi un luogo comune, l'età è solo un numero, ma racchiude anche un sacco di significati intrinsechi, che portano a pensare a quali siano i momenti più importanti nel corso della nostra vita. Una ricerca recentemente svelata da Bustle, infatti, parla proprio di questo; l'età non è solo un numero, e ci sono delle ragioni se alcune volte ci si sente più felici, più stimolati, più spensierati di altre persone in alcuni periodi della propria vita. Si tende a "premiare" troppo l'era della giovinezza, ma i pregi che offre la giovane età non significano che sarà il proprio periodo più produttivo e di maggior successo. Invecchiare, poi, non è qualcosa di cui avere timore, poiché non ha importanza quanti anni si ha, non è mai troppo tardi per inseguire una passione e vivere la propria vita a pieno.
Tuttavia, alcuni punti in comune nei risultati della ricerca hanno mostrato come ci siano effettivamente età "migliori" di altre, non legate strettamente a qualche importante traguardo della propria vita accademica o lavorativa. Ecco gli anni in cui siamo più felici, più creativi e più sicuri di sé stessi:
23 anni e 69 anni: quando siamo più felici e soddisfatti
Uno studio del 2013 della London School of Economics and Political Sciences condotto su un campione di 23000 tedeschi dai 17 agli 85 anni ha dimostrato che il benessere di vita segue un "andamento a U", con i picchi posti all'età di 23 e 69 anni. La ricerca ha indicato che gli obiettivi più ambiziosi e le aspettative più alte sulla propria soddisfazione generale le si teorizza quando si è più giovani, e a 23 anni si è pronti per concretizzare la propria visione del mondo e prendere decisioni importanti. Tuttavia, le aspettative iniziano a vacillare quando si inizia a incontrare i primi ostacoli e le prime difficoltà, legate alla propria carriera lavorativa e alla vita in famiglia. Dai 50 anni in poi, però, la propria soddisfazione personale crescerà nuovamente, raggiungendo il vertice all'età di 69 anni.
25 anni e 42 anni: quando siamo più creativi
Il quarto di secolo è sicuramente una tappa importante da raggiungere, ma non bisogna farsi prendere dalla pressione. È l'età giusta per iniziare a "sentire" il peso degli anni e dell'inizio delle proprie carriere, ma è anche il momento della propria vita in cui è più facile sfoderare la propria creatività. Ricercatori di Parigi hanno inoltre dimostrato tutto ciò mediante uno studio condotto su 3400 partecipanti che dovevano svolgere dei compiti precisi. I risultati hanno mostrato come intorno ai 20 anni il pensiero si basa molto ancora su una certa casualità, mentre a 25 anni si hanno le risposte più creative. Se si ha già passato quell'età, non bisogna demordere: ulteriori studi hanno dimostrato come numerosi artisti esaminati, tra compositori, pittori, scrittori e molti altri, hanno prodotto i loro lavori migliori e maggiormente stimolanti all'età di 42 anni, e come in ambito scientifico le scoperte più importanti si fanno attorno ai 48. É la prova che non c'è sempre bisogno della spensieratezza di quando si è giovani, per fare qualcosa di grandioso.
Dopo i 65 anni: quando siamo più sicuri di noi stessi
Un sondaggio svolto nel 2014 negli Stati Uniti d'America ha dimostrato come l'età in cui si è più soddisfatti del proprio corpo risulta essere dopo i 65 anni. Sembra strano che le persone "senior" si sentano più a proprio agio rispetto ai ventenni e ai trentenni, ma forse, grazie alla consapevolezza acquisita lungo il corso della propria vita, si acquisisce maggior sicurezza e ci si sente meglio con sé stessi. Sentirsi bene con il proprio corpo e avere la massima confidenza con i propri pensieri, quindi, non sono caratteristiche peculiari dei più giovani, come si potrebbe pensare.