Giovani e smartphone. Giovani e social. Giovani e tecnologia.
Dietro a queste facili associazioni, si celano sfumature rilevanti per le aziende. Quelle che si rivolgono ai Millennial e quelle che si rivolgono alla Generazione Z. Quelle che vogliono sapere cosa è cool per gli uni e per gli altri, e quali brand incarnano questo ideale.
Ad approfondire questo punto, ci prova uno degli ultimi report di Google.
What’s cool! Top 3
Messi su un piano cartesiano, i gusti dei giovani adulti e dei teenager si somigliano, ma presentano differenze interessanti.
La top 3 coincide: Youtube è l'indiscusso vincitore, seguito a ruota da Netflix, confermando il 2017 come l’anno dei contenuti video online!
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Al terzo posto… Google! Questo strabiliante risultato è dovuto alla funzionalità del motore di ricerca, apprezzata da entrambe le generazioni, che lo vedono però sotto una luce diversa: per i Millennial è “serio”, “utile”, “d’aiuto”, mentre i teenager lo vedono “innovativo”, “divertente”, “meraviglioso”.
Apparentemente Google incarna la definizione stessa del termine cool, associato a “ciò a cui si presta attenzione”, “quello che eccita e manifesta sogni e speranze” e “la rappresentazione dei propri valori”.
Generazione Z vs Y
Scendendo dal podio, i risultati si fanno più variegati:
La generazione Z apprezza: Oreo, Xbox, GoPro, Playstation, Doritos, Chrome, Nike e Apple.
La generazione Y invece: Amazon, Nike, Tesla, Snapchat, HBO, BMW, Audi, Playstation, Oreo e Instagram.
Non stupisce la presenza esclusiva nella seconda lista del più famoso sito di commercio elettronico e di tre marchi automobilistici: tutti risultano decisamente più appetibili nel momento in cui si raggiunge una certa indipendenza economica.
Desta invece più perplessità l'assenza di social network nella top ten dei teenager. La sfumatura che giustifica questo dato potrebbe essere l'approccio al prodotto: la Generazione Z nasce assuefatta a questi canali, depotenziandone l'effetto novità e sostituendo alla presenza del brand la propria personalità e quella delle proprie cerchie sociali digitali.
Viceversa, i Millennial subiscono ancora la fascinazione di un modo di comunicare che è cresciuto con loro, e sono più recettivi ai nomi delle diverse piattaforme.
Sul fronte food i rapporti sono invece capovolti, poiché sono i più giovani a premiare in fatto di coolness due marchi di snack.
Dulcis in fundo, e non parliamo più di Oreo, un dato sull'eterna sfida che divide i giocatori da consolle: la Playstation è rimasta nel cuore dei Millennial, ma le nuove generazioni preferiscono la Xbox, che è maggiormente concepita come una piattaforma multimediale, rispetto alla rivale.
Vero o falso?
I dati evidenziati dal report “It's Lit” hanno fatto storcere il naso a molti nomi noti del marketing. Si sono poi indubbiamente incurvati gli angoli della bocca di Foster Kamer, che su Mashable ha parlato in toni ilari dei dati presentati, giudicandoli inverosimili.
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