Gli halftime show del Super Bowl lasciano sempre ricordi indelebili e quello di Lady Gaga ha confermato questa lunga tradizione. È troppo presto per dire se il suo spettacolo resterà agli annali, ma ha sicuramente offerto qualcosa di nuovo: un esercito di droni danzanti sul cielo di Houston, che durante lo spettacolo si sono persino trasformati nelle stelle della bandiera americana.
Si tratta dello Shoting Star di Intel, un drone che è programmato per volare in formazione: probabilmente lo show di Lady Gaga è stata la prima volta in cui si sono visti ben 300 droni che hanno volato insieme, ma non sarà quasi certamente l'ultima occasione per vederli in azione. La tecnologia alla base di questa flotta di droni è affascinante in sé e per sé, ma le sue potenziali applicazioni sono tantissime. Gli stessi droni che hanno accompagnato Lady Gaga un giorno potranno rivoluzionare campi come il salvataggio, l'agricoltura, lo spettacolo e molto altro ancora.
Uno show di droni
Intel ha già schierato circa 3 settimane fa a Disney World la flotta di droni e l'anno scorso 500 droni sincronizzati sono volati sul cielo di Sydney, stabilendo così un record mondiale.
Ogni drone Intel ha un corpo in plastica e gomma piuma per ammorbidire gli impatti accidentali e non è grande quanto quelli normalmente in commercio, ma al momento del volo, tra le combinazioni di colori creati dai LED a bordo e le acrobazie aeree, si fa sicuramente notare.
Ogni drone comunica in modalità wireless con un computer centrale per eseguire le sue coreografie: il computer controlla il livello della batteria e il GPS di ogni drone segnala e assegna la posizione durante la formazione. Se un drone vacilla durante lo spettacolo, un'unità di riserva prende il suo posto in pochi secondi.
Le restrizioni FAA sul volo dei droni
Did you see those @intel drones light it up? #PepsiHalfTime #SB51 pic.twitter.com/cyNtRhZ2II
— NFL (@NFL) 6 febbraio 2017
Le normative FAA, l'equivalente statunitense del nostro ENAC, proibiscono severamente i droni nel raggio di 34,5 miglia (circa 55 chilometri) dall'NRG Stadium di Houston e vietano ovviamente che questi volino sopra 80.000 persone. Come ha fatto Intel a superare queste limitazioni?
Innanzitutto il momento dei droni in azione è stato filmato non durante lo show, ma all'inizio di questa settimana: eggià, lo spettacolo dei droni offerto da Intel si è svolto in realtà in differita e gli spettatori hanno osservato proiettata sugli schermi dello stadio semplicemente la coreografia registrata nei giorni precedenti. Lo show dal vivo è iniziato invece con l'arrivo di Lady Gaga sul palco che, grazie ad un'imbracatura, è stata catapultata dall'alto fino al centro dell'NGR Stadium.
Le prove per lo spettacolo hanno avuto inizio a dicembre, quando gli ingegneri di Intel hanno iniziato a pianificare la logistica di questa coreografia eseguita da 300 droni danzanti.
La performance dei droni è durata poco rispetto allo spettacolo completo ed è stata secondaria rispetto allo show canoro e estremamente d'effetto di Lady Gaga sul palco del Super Bowl: eppure per quel poco tempo, il team di Intel ha dovuto richiedere una dispensa ai federali per far volare i propri droni nei giorni precedenti il Super Bowl. Un compito particolarmente difficile dato che lo stadio NGR si trova all'interno del traffico aereo di competenza dell'aeroporto Houston Hobby e che Intel e la NFL avevano solo poche settimane a disposizione per preparare il tutto.
Lo show di Lady Gaga dimostra dunque che i droni, sebbene siano facili da controllare, consentono effetti speciali impensabili: questa tecnologia offre però anche applicazioni più pratiche, come il loro utilizzo in spedizioni di ricerca e soccorso dopo una frana, oppure per ispezionare zone a rischio o cantieri.
Al momento le normative FAA non permettono però sempre questi utilizzi dei droni: chissà se il Super Bowl 2017 aprirà nuove prospettive in merito e consentirà in futuro ai droni di volare più liberamente e di essere utilizzati per scopi più pratici e importanti del semplice show.