Sono sempre di più le accortezze richieste per evitare che un curriculum venga cestinato ancor prima di aver avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con un responsabile delle risorse umane. Ecco dieci possibili cause di un mancato riscontro da parte dell’azienda a cui avete inviato il vostro curriculum.
1. Indirizzo e-mail
Se state inviando il vostro curriculum tramite mail, sappiate che a volte è sufficiente il vostro indirizzo di posta per essere cestinati. Vince la semplicità del "nome punto cognome", niente supereroi o personaggi di Star Trek, e soprattutto no ai provider che non usa più nessuno, in favore di Google, Yahoo, Microsoft o meglio ancora un dominio con il vostro nome.
2. Lunghezza del curriculum
Tutte le informazioni necessarie per essere valutati e i dati anagrafici e di contatto per essere richiamati rientrano in una pagina di Word, al massimo due, ma è un’eccezione per chi ha frequentato più di dieci università e lavorato in più di quindici aziende, senza utilizzare caratteri inferiori a dieci. Le informazioni mancanti verranno approfondite durante il colloquio.
3. Ricerca in Google
Passati il primi due punti, se il recruiter si attiva a ricercare il vostro nome su Google significa che un minimo di interesse nel vostro curriculum c’è, e basta davvero poco per spazzarlo via. I fortunati Mario Rossi possono saltare al punto 5, tutti gli altri devono fare attenzione ai risultati delle ricerche, soprattutto al punto 4.
4. Social network
Google proietterà i recruiter direttamente alle pagine social cui è associato il vostro nome di battesimo. Gestire la visibilità dei post attraverso le impostazioni di privacy è fondamentale, ed utilizzare correttamente i social network, anche se non vi state candidando per un posto da social media manager.
5. Foto di Linkedin
Per definizione Linkedin è un network professionale, di conseguenza la foto sul vostro profilo dovrebbe essere il più professionale possibile. Seguite le guidelines per un profilo più efficiente, ed evitate foto di pessima qualità, scansioni dal passaporto o selfie imbarazzanti.
6. L’unico numero sul vostro CV è il telefono
I numeri in un curriculum sono tanto importanti quanto le parole, soprattutto quando vengono confrontanti curriculum con caratteristiche simili. I numeri aiutano a sintetizzare a valutare concretamente le attività svolte, i tempi sono cambiati e le metriche contano spesso più che le attitudini.
7. La descrizione delle attività svolte è incomprensibile
Siamo tutti chief officer di qualcosa e community manager di qualcos’altro, etichette a parte, ciò che più conta è spiegare nel modo più chiaro e lineare possibile le mansioni svolte senza giri di parole. Sarebbe bene allineare la descrizione delle competenze tecniche agli strumenti utilizzati per portare tali attività a termine.
8. Il formato Europass
Il classico curriculum in formato europeo non ha più ragione d’essere utilizzato. I programmi di scrittura come Office e Pages propongono modelli sempre più creativi e vari, basta poco per trovare quello più adatto alle proprie esigenze.
9. Il motivo più banale e più ricorrente per cui un curriculum viene cestinato
Rileggere e attivare il controllo ortografico e grammaticale, basta poco per farlo e basta altrettanto poco per essere cestinati per un errore nel CV o nel testo della mail. Il vostro curriculum è un biglietto da visita, e nessuno fa stampare il proprio biglietto da visita con degli errori di ortografia o di formattazione.
10. X-factor
Se avete seguito tutti e nove i consigli e non siete stati chiamati dall’azienda in questione, la colpa potrebbe essere del cosiddetto imponderabile fattore X, e non solo il vostro, ma anche quello del vostro reclutatore. Un fattore incognito, il tempismo sbagliato, un’infinità di altre ragioni legate al fattore umano.