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La sezione Media di Ninja Marketing ogni settimana vi propone il meglio dei video in circolazione su YouTube e Vimeo. Filmati di 1 o più minuti che riescono ad emozionare gli spettatori e, condivisione dopo condivisione, arrivano a toccare numeri che li promuovono a "virali".
Ma stiamo parlando di una piccola, piccolissima percentuale dei video che ogni giorno vengono diffusi in rete nella speranza di "bucare lo schermo" e arrivare sulle bacheche social degli utenti. Perché riuscire a catturare l'attenzione di chi naviga è sempre più difficile, così come lo è riuscire ad emozionare senza abusare di retorica pubblicitaria.
Ecco perché fare branding con piattaforme come Vine e Instagram è, e sempre più sarà, una sfida. Ne abbiamo parlato con Simone Ardoino, responsabile digital di Foscarini, brand italiano di design lightning che recentemente ha diffuso una campagna realizzata interamente su Vine e Instagram in collaborazione con la conosciutissima e molto apprezzata videomaker Meagan Cignoli.
Buona lettura!
Riuscire a trasferire la tua identità attraverso un video breve è sicuramente una scelta ambiziosa. Foscarini ha sempre dimostrato di possedere un DNA molto particolare, è un'azienda orientata all'esplorazione, alla continua ricerca di prodotti, materiali e tecnologie innovative, di linguaggi comunicativi sempre nuovi. Nel corso degli ultimi anni le nostre campagne di promozione su web sono state abbastanza tradizionali, ma oggi il contesto è cambiato e ci sono dei fattori che vanno considerati.
Ad esempio, i dati di conversione della pubblicità online "tradizionale", in generale più bassi di quanto abbiamo realizzato con questa nuova campagna. O il parametro attenzione/tempo sempre più basso, per cui è sempre più difficile riuscire a coinvolgere, stupire e fare interagire le persone con un brand. O anche semplicemente il fatto che un'immagine/un contenuto video vengono processati dal nostro cervello 60.000 mila volte più velocemente rispetto ad un contenuto testuale.
Ciò che funziona realmente oggi è il "non convenzionale", ciò che sorprende. Fare marketing oggi significa sopratutto testare e sperimentare delle nuove soluzioni per aumentare l'interazione e la condivisione da parte degli utenti e stimolando nuove conversazioni tra brand e consumatori.
Oltre a questo, i dati di settore ci confortano nella nostra scelta. Leggendo alcune fonti su Mashable e Wired, scopriamo che:
Less is more. La campagna in termini di utilizzo di hashtag/script/call to action è un riflesso del concetto di "minimalismo" espresso dai video in cui abbiamo cercato di emozionare l'utente attraverso l'utilizzo di suggestioni che andassero ben oltre il prodotto.
Pubblicare una fotografia o un video su Instagram significa comunicare attraverso emozioni visive, dove la personalità delle lampade diventa l'attore principale.
No, perché YT ha delle logiche abbastanza diverse rispetto a quelle di Instagram e di Vine (che servono per rappresentare in modo istantaneo in nostri "life moments"). YT è un canale più enciclopedico, un melting pot di contenuti brand e UGC fruibili da tutti ma dove a volte è più difficile orientarsi.
La user experience su YT è abbastanza diversa. In Foscarini utilizziamo il canale YT come repository di molti contenuti brand (video stories di prodotto con durata maggiore di 5 minuti) che poi replichiamo all'interno del nostro sito corporate attraverso embed, al fine di aumentare il numero di views e di conseguenza la popularity.
Ringraziamo Simone Ardoino per l'intervista!