E' innegabile che di sforzi nel campo della sicurezza stradale se ne sono fatti e sempre se ne faranno: purtroppo nonostante automobili in grado di leggere i segnali stradali, che ci svegliano se stiamo per addormentarci (con il bluetooth per non avere le mani occupate), di incidenti, sopratutto in Italia, ce ne sono sempre troppi.
Così, dove le compagnie automobilistiche, o forse, dove le vetture non possono più arrivare, l'altro elemento da sviluppare è la strada stessa; come le immagini ci mostrano (dal progetto dello studio Roosegaarde) si può fare tantissimo ancora per migliorare le performance dell'asfalto e rendere il viaggio più sicuro e più semplice a volte.
Perché quindi non puntare su strisce riflettenti (come nella prima foto)? Si caricano di giorno con la luce del sole e per dieci ore illuminano il cammino di quelle strade secondarie dove mettere un palo costa troppo e le curve spuntano all'ultimo.
Si potrebbe sfruttare la forza del vento per alimentare le luci ai bordi della strada, in posti molto ventosi è una soluzione economica, ecologica e importante; magari le luci potremmo farle attivare solo quando le macchine sono in prossimità, risparmiando ulteriore energia.
Le vernici sensibili a determinate temperature potrebbero “colorare” le autostrade italiane, segnalando i punti critici e avvertendo il conducente di moderare la velocità, mantenere la distanza di sicurezza e nel caso, metter su le catene.
Addirittura c'è chi ha già pensato alle automobili elettriche, che lentamente invadono il mercato automobilistico: attraverso bobine a induzione questa tipologia di macchina potrebbe battere record di distanza e risparmiarci parecchio Co2 nell'aria.
Chissà quanto dovremo attendere prima di vedere quest'evoluzione stradale sotto le nostre ruote e per "nostre" intendo "di noi italiani".