Nei paesi in cui le web sciences hanno acquistato pieno diritto di cittadinanza accademico, giornalistico e politico, è all’ordine del giorno un dibattito sull’impatto della information society e del nuovo ruolo della rete nella società, da misurare in conseguenze editoriali e cognitive, oltre al ben noto e ormai innegabile impatto economico. (...)
Il “potere di convocazione” dei social media è notevole. Nel contesto delle recenti rivolte del mondo arabo, quando si assomma a fattori demografici ed economici e quando interagisce con uno sviluppo già presente del settore ICT e una diffusione capillare della comunicazione attraverso i telefoni cellulari, può essere catalizzatore e facilitatore di processi di democratizzazione, come era già stato intuito negli studi di Howard. Più in generale, dobbiamo abituarci a considerare gli attuali “imperi dell’informazione” (Google in primis) come attori geopolitici: le loro decisioni (in primis dettate da una logica commerciale) possono avere un impatto tangibile sui processi di democratizzazione in vaste zone del pianeta.
Non sbaglia dicendo queste parole ne "La rivoluzione dei social media?" in Rivista di Studi Politici, Alessandro Aresu, co-fondatore e direttore generale de Lo Spazio della Politica e ospite alla seconda edizione della Societing Summer School.
I Social Media, anche se lentamente, hanno iniziato a far parte della nostra vita come hobby o passatempo per diventare, oggi, dei veri e propri mezzi di comunicazione e di espressione capaci di creare un senso di unione e community (senza neanche farcene accorgere!), tanto forte da incrementare le recenti rivoluzioni in Libia, Tunisia ed Egitto; e non è detto, che a poco, a poco, non trascini anche le altre regioni mediterranee.
Pensiamo di conoscere così bene questi Social Media, ma qual è il loro vero ruolo? Che modi di fare commercio, politica e vita in generale hanno facilitato? Quali cambiamenti politici ed economici hanno innescato o stanno innescando nelle regioni mediterranee? A cosa porterà tutta questa innovazione e cosa cambierà ulteriormente in questo scenario in continuo movimento?
Cercheremo di analizzare e rispondere a tutte queste (e tante altre) domande dal 23 al 28 agosto durante la Societing Summer School, a Cava de’Tirreni (SA).
La scuola estiva presentata da grandi nomi e dedicata a manger ed executive di oggi o a quelli di domani – laureandi/laureati – diretti interessati o a pieno contatto, dei cambiamenti dovuti ai Social Media nel Mediterraneo.
I nuovi media e la politica, l'imprenditoria sociale e la sostenibilità, le nuove forme di business, la geopolitica e la storia del Mediterraneo,… saranno i tanti temi affrontati da un gruppo di esperti capitanati dal direttore scientifico: Bill Emmott.
Vi piacerebbe riuscire a carpire un po' di più di questo mondo sommerso? Andate sul sito di Societing ed iscrivetevi all'evento, ma presto... le iscrizioni stanno per chiudersi!