Rivoluzione, ribellione e di nuovo rivoluzione.
Rivoluzione è il termine che distingue Gaetano Marzotto, imprenditore che negli anni ’20 ribalta il concetto d’impresa contribuendo in maniera sostanziale al passaggio dall’azienda tradizionale e padronale all’impresa moderna e sostenibile. Egli per primo in Italia comprende l’importanza del legame tra impresa e società civile e di quanto la stabilità sociale e la qualità della vita dei lavoratori rappresentino elementi fondamentali per il successo dell’impresa.
Ribellione è il termine adoperato da Luca De Biase quando parla di innovazione: l’innovazione è sempre nata da un atto di ribellione. Una ribellione costruttiva che produce un’idea per risolvere il problema che ci fa in qualche modo reagire, e l’Italia è piena di soluzioni in attesa di essere valorizzate, trovate e portate a compimento. Rivoluzione è il termine che si configura quando un’innovazione viene portata a compimento modificando servizi, prodotti e processi di creazione degli stessi. Il termine si compie, a mio avviso, ogni volta che un’idea d’impresa riesce a creare nuovi bisogni o a soddisfare bisogni già esistenti ma con tecnologie e metodi differenti da quelli adoperati fino ad ora.
L'obiettivo
E’ questo l’obiettivo dell’associazione Progetto Marzotto che si prefigge di ricercare soprattutto tra le giovani generazioni quanti sono disposti a tradurre l’idea in azione, distinguendosi così per coraggio e intelligenza. Il premio Gaetano Marzotto, che avrà durata decennale, nasce nell’alveo dell’associazione ed è stato istituito in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. L’intento è ovviamente quello nobile di favorire la nascita di nuove imprese che siano in grado di rispondere a criteri di sostenibilità economico-finanziaria e allo stesso tempo di generare benefici rilevanti per il territorio italiano.
I destinatari
La competizione è aperta a tutti: persone fisiche, team di progetto, imprese in fase di startup ed imprese già stabilite a condizione che i progetti imprenditoriali, futuri ed in essere, abbiano l’Italia come sede legale e base di sviluppo.
Il montepremi
Il montepremi, fissato a 400.000 euro, è suddiviso in tre aree: 250.000 euro al miglior progetto imprenditoriale di prodotto o servizio dove verranno favoriti settori di riferimento del Made in Italy come moda e tessile, agroalimentare, turistico, farmaceutico, meccanico, casa e arredamento; 100.000 euro al miglior progetto imprenditoriale di servizio nell’ambito dei servizi culturali, servizi alla persona, servizi sociali, servizi all’ambiente e terzo settore; infine 50.000 euro (questi ultimi corrisposti in servizi) verranno destinati all’idea imprenditoriale sviluppata nell’area hi-tech con possibilità di sviluppo internazionale. L’insieme di servizi dedicati all’area hi-tech prevedono la partecipazione al programma speciale Mind the Bridge Gym Venture Camp 2011 e quattro mesi in un incubatore nella Silicon Valley con coaching e mentoring dedicato. Il termine per l’invio delle proposte è il 31 luglio 2011.
Non può farci altro che piacere sapere che la competizione sarà organizzata da qui al 2021, fattore questo, che indica che sempre più istituzioni si preoccupano di stimolare in maniera strutturale la creazione di nuove imprese e la valorizzazione di giovani promesse dell’imprenditoria hi-tech e non. I ninja sono avvertiti, se volete mettervi in gioco, questa è l’occasione che fa per voi.