Ecco a voi la Diminished Reality!
Se state leggendo questo articolo e ci seguite con regolarità, non credo serva spiegarvi in dettaglio cos’è l’Augmented Reality. Se però qualcuno non lo sapesse ancora, è l’aggiunta di informazioni sotto forma di elementi virtuali e multimediali alla realtà di tutti i giorni, in pratica un’espansione dei nostri sensi mediante l’utilizzo di dispositivi adatti (cellulari di ultima generazione, periferiche di visione, ascolto o manipolazione).
Il mese scorso all’ISMAR (International Symposium on Mixed and Augmented Reality) tenutosi in Korea, i tedeschi Jan Herling e Wolfgang Broll della Technische University di Ilmenau hanno presentato un progetto riguardante l’opposto della Augmented Reality, chiamata appunto Diminished Reality. Mentre la prima punta a migliorare ed arricchire le informazioni che ci vengono trasmesse dal mondo che ci circonda, quest’ultima studia come eliminare virtualmente delle parti di realtà per focalizzarsi meglio su altre. Già da tempo alcune applicazioni sono parte della vita quotidiana, come le cuffie isolanti o le radiografie.
Vi chiederete allora dove sarebbe la novità. In un futuro non troppo lontano saremo in grado di poter fare meraviglie: immaginate di poter togliere dalla vostra visuale la testa della persona seduta davanti a voi al cinema (solo virtualmente, senza tagliarla anche se siete dei Ninja) oppure eliminare qualcuno che si è messo nell’inquadratura mentre state per scattare una foto, ritrovare la vostra auto in un parcheggio enorme eliminando le altre, o magari, se siete romantici, guardare le stelle da casa vostra rendendo trasparenti il tetto, lo smog e le nuvole. Allettante vero? Ecco, adesso immaginate di poter fare tutto questo in tempo reale!
L’impiego proposto dai tedeschi è una sorta di Photoshop per i video: il sistema elabora l’input dalla videocamera e permette di eliminare degli oggetti da uno sfondo uniforme semplicemente evidenziandoli, con un tempo di reazione di 40 millisecondi, quindi in tempo reale sostanzialmente. Il processo di elaborazione è molto complicato, ma si può semplificare con una preventiva diminuzione della qualità di alcuni fotogrammi, la contemporanea eliminazione dell’oggetto selezionato ed infine l’inserimento dei fotogrammi “alterati” nel video.
Guardate anche il filmato qui sotto per farvi un’idea:
Una proposta "non convenzionale" per utilizzarla
Jeff Crouse, un poliedrico programmatore, artista e professore freelance, ha ripreso questa tecnologia per affermare con forza la sua mentalità Open Source in un progetto interessantissimo nella sua originalità.
Sulla sua pagina Crouse spiega Unlogo così: “vi permetterà di liberare i vostri ricordi dalla schiavitù delle multinazionali e della pubblicità, per concentrarvi sulle cose importanti e non sui messaggi con cui venite bombardati”, il tutto tramite un servizio Web e un’app per l’iPhone. Per sostiture i loghi e marchi vari che loro stessi o gli altri immortaleranno nei loro ricordi, tutti possono caricare sul sito delle immagini a loro scelta, creando così un grande database da cui pescare a proprio piacimento. Sarà sufficiente poi eseguire l'upload sul sito del video ed attendere che arrivi la notifica quando sarà terminato il “filtraggio” e sarà dunque pronto da scaricare.
I risultati come potete vedere sono abbastanza grezzi per adesso, ma l'idea sembra niente male davvero.