La mia carta d'identità non mente.
Sono italiano ed in quanto tale sono: a) un grande amatore b) un appassionato di calcio c) proselite del calcetto.
Tralasciando la prima voce (per la quale prego le interessate di contattarmi via mail) le altre due si spalmano nel tempo speso tra prepartita, dirette, postpartita, polemiche a freddo e discussioni del giorno dopo nelle giornate di campionato per quanto riguarda il finesettimana PIU' ore trascorse a rintracciare teammates, nel prenotare il campo, preparare il borsone, giocare, docciarsi, ingozzarsi con la pizza post partita nei giorni infrasettimanali.
Ma, seppure il gioco sia sempre lo stesso sia per i professionisti che per i dilettanti c'è una sola cosa che accomuna i mediocri giocatori di calcetto tra amici, scoordinati e brutti da vedere, ai professional players: gli infortuni.
Di chi è la colpa dei vari slogamenti, stiramenti muscolari, rotture del crociato ecc. ecc.?
Gioite miei cari colleghi del mercoledì!
La colpa non è vostra MA delle varie adidas/rbk/nike, le iperpagate scarpette che portate ai piedi che, per spettacolarizzare certi aspetti, spesso tralasciano il più importante: quello qualitativo.
Questo, sostanzialmente, il significato di "Damn Boots", il commercial ideato dalla Johannes Leonardo per Nomis, neonato brand di football equipment che non potendo vantare testimonial d'eccezione come Kaka'-Gerrard o Ronaldinho-CristianoRonaldo prova a ridicolizzare lo schema comunicativo "classico del settore".
Ora non ci resta che attaccare al chiodo quelle vecchie e provare le nuove scarpette Nomis, ammesso sia facile trovarne un paio in giro...
Articolo originale di Keigo