Cosa si aspettano in questo momento i consumatori dai brand, secondo Twitter
La ricerca della piattaforma analizza quali comportamenti attesi nella comunicazione e nell'advertising in relazione all'emergenza e al post-emergenza
18 Maggio 2020
- Il 64% degli utenti statunitensi intervistati da Twitter afferma che i brand dovrebbero continuare a sponsorizzare i loro prodotti;
- Secondo i dati proporzionati da IAB invece un brand su quattro ha messo in pausa tutta la pubblicità per la prima metà del 2020;
- Anche Facebook ha riferito che l’89% degli inserzionisti ha modificato i budget allocati all’advertising sulla piattaforma.
Anche Twitter si è attivato per aiutare i brand in tempo di crisi
Prima di tutto, la piattaforma ha aggiornando la sua politica pubblicitaria aggiungendo delle limitazioni per quanto riguarda gli advertising che fanno riferimento all’emergenza. Nello specifico, Twitter ha vietato la sponsorizzazione di contenuti contenenti riferimenti sgradevoli al Coronavirus o messaggi che potrebbero suscitare il panico tra gli utenti; poi ha iniziato a controllare i prezzi di vendita dei prodotti correlati al virus, per evitare che vengano gonfiati. Inoltre, la piattaforma ha condotto un sondaggio negli Stati Uniti per capire come reagiscono gli utenti nei confronti ai contenuti pubblicitari che stanno vedendo su Twitter in questo periodo di crisi sanitaria. Vediamo quali dati hanno raccolto. LEGGI ANCHE: Quando crisi e opportunità sono davvero la stessa cosaIl 64% degli utenti afferma che i brand dovrebbero continuare a sponsorizzare i loro prodotti
Scommettiamo che questo primo dato vi lascia un po’ basiti, perché probabilmente la maggior parte dei marketer si immaginava una percentuale totalmente diversa. Ma non è solo Twitter a sostenere questa teoria. Secondo uno studio condotto da Kantar, addirittura il 92% delle persone intervistate pensa che le aziende dovrebbero continuare a fare pubblicità durante l’epidemia. Sembra infatti che per la metà degli intervistati, vedere o ascoltare annunci pubblicitari doni loro un senso di “normalità”. Attenzione, perché questo non vuol dire continuare a “comunicare normalmente” facendo finta che nulla sia cambiato. Ovviamente gli utenti si aspettano che il tono di voce e i messaggi veicolati dai brand comincino a ruotare attorno a valori differenti. Infatti, il 78% dei consumatori crede che i marchi dovrebbero aiutarli ad affrontare la “nuova normalità” utilizzando toni rassicuranti e offrendo loro una prospettiva positiva e ottimista rispetto al futuro. Ad esempio, dalla ricerca emerge che le nuove strategie di comunicazione di brand come IKEA (concentrate sull’importanza della casa) o di Nike (a supporto delle decisioni governative e delle organizzazioni sanitarie) sono state particolarmente apprezzate dagli utenti. LEGGI ANCHE: Perché la campagna di Nike durante il lockdown è una di quelle che ci sono piaciute di piùIl 77% degli utenti apprezza le aziende che si sforzano di sostenere la società
I brand che si impegnano per fornire supporto alla comunità, ai governi, al personale sanitario, alle piccole attività, sono quelli che riescono a stabilire una connessione diretta e vera con i propri consumatori. Ma cosa si aspettano, in concreto, gli utenti?- L’82% degli intervistati afferma che i marchi dovrebbero supportare in prima linea il personale sanitario, ove possibile, mentre l’86% chiede un aiuto concreto nei confronti delle persone vulnerabili all’interno delle loro comunità;
To help tackle this pandemic, we’re donating €100m of soap, sanitiser, bleach & food to emergency efforts; supporting our vulnerable suppliers/customers with €500m of cash flow relief; & protecting our workforce from sudden drops in pay. @wef https://t.co/LQxI4sbf1X pic.twitter.com/orVLJ2PUrB
— Unilever #StaySafe (@Unilever) March 24, 2020
- L’89% pensa che i marchi dovrebbero fornire informazioni affidabili e accurate, come ad esempio comunicare quali azioni hanno intrapreso internamente a supporto dei propri dipendenti (80%).
To say thank you to our incredible colleagues who have been working tirelessly throughout this extremely busy time, all our store and distribution colleagues will receive a 10% bonus on hours worked from 9th March 2020. #EverydayAmazing pic.twitter.com/LXAabk558v
— Aldi Stores UK (@AldiUK) March 25, 2020
- Il 70% invece chiede ai brand di fornire un servizio clienti più rapido e preciso.
We are here for you, even if that looks different these days. For real-time updates on our response to customer and partner (employee) safety, please visit https://t.co/3r53zArgb3 pic.twitter.com/NO2Lm42Jsd
— Starbucks Coffee (@Starbucks) March 19, 2020