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  • Un progetto tra street art e poesia prende vita in Galleria Vittorio Emanuele a Milano

    Una installazione di Giovanni Ozzola che vuole coniugare cibo, arte e architettura

    1 Novembre 2019

    • Through a day, firmato da Giovanni Ozzola, è un progetto che coniuga cibo, architettura, design e arte mantenendo sperimentazione ed eccellenza al centro
    • Le tre vetrine d’arte saranno fruibili gratuitamente 24 ore su 24 fino al prossimo aprile
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    Una nuova installazione artistica prende vita in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Si tratta di un nuovo appuntamento di Galleria Cracco, il progetto d’arte nato da un’idea di Carlo Cracco e a cura di Sky Arte.

    Dopo gli interventi di Patrick Tuttofuoco, dei MASBEDO e di Goldschmied & Chiari, il format continua con l’installazione site specific dell’artista Giovanni Ozzola.

    Through a day

    In collaborazione con Artissima, il giovane artista toscano si è confrontato con la particolare conformazione di uno spazio espositivo unico nel suo genere e trai i più iconici di Milano.

    galleria cracco

    Pensato per le vetrine del Ristorante Cracco l’intervento si compone di tre immagini retroilluminate installate all’interno delle lunette.

    Nato con la volontà di sostenere l’arte contemporanea italiana e con l’obiettivo di coniugare cibo, architettura, design e arte mantenendo un focus su sperimentazione ed eccellenza, il nuovo progetto si chiama Through a day. Un racconto sul trascorrere del tempo che si inserisce nell’architettura della Galleria creando una particolare suggestione street e a tratti poetica.

    L’impronta di Giovanni Ozzola abbraccia pratiche diverse, tra fotografia e pura installazione, senza tradire quel forte senso pittorico che contraddistingue l’opera.

    Un’indagine che parte dall’osservazione del mondo visibile e instaura una dialettica tra luce e buio. Le tre vetrine d’arte, fruibili gratuitamente 24 ore su 24 fino al prossimo aprile, verranno visitate da oltre 100 mila persone ogni giorno. Si attendono numeri da capogiro per questo progetto, merito soprattutto della sua stessa vocazione “pubblica”.

    La rappresentazione permette all’artista di sottolineare la sua visione che, attraverso continui rimandi e connessioni, punta sulla corrispondenza tra materia e spirito, tra essere umano e universo. Un’istallazione semplice e dal carattere aurorale, che esprime una riflessione tra individuo e dimensione spazio-tempo.

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    Catturare il trascorrere del tempo

    Il tentativo continuo è quello di fermare qualcosa di fluttuante e fugace, appunto il tempo. All’interno, le aperture circolari penetrano nello spazio delle lunette lasciando immaginare l’esistenza di una dimensione altra e astratta.

    galleria cracco

    All’esterno delle superfici che si affacciano in Galleria gli elementi caratteristici delle vetrine, pur integrandosi perfettamente con l’architettura neoclassica del contesto, creano contrasto con un’estetica urbana, industriale e abbandonata.

    “La struttura Neorinascimentale della Galleria Vittorio Emanuele è un passaggio, sia fisico che simbolico: protetti dalla storia non solo architettonica del luogo ci confrontiamo con il nostro presente sospeso tra armonia e contrasto come nella cucina di Carlo Cracco” ha dichiarato Giovanni Ozzola.
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    “Il nostro individuale cammino – continua l’artista – il susseguirsi dei giorni legati ad una storia che tocca ciascuno andando oltre il singolo individuo. Il segno lasciato come graffito afferma l’esistenza del singolo, ma la parete colma di segni diventa la mappa che racconta un luogo e un tempo…”.

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