Nella società dell'immagine, la prerogativa è una sola: stupire. Tutti vorremmo essere unici, ma accettare la diversità diventa sempre più difficile in un mondo dove si tende ad omologare qualsiasi cosa: gusti, idee, aspirazioni. Affermiamo con convinzione di essere originali, lo gridiamo, lo bramiamo con tutte le forze davanti allo specchio, alle 8 di mattina, con la faccia segnata dall'ennesima lotta con le zanzare e la gastrite. Ma abbiamo già spulciato tutti i trend "assolutamente da seguire" della prossima stagione.
Aspiriamo all'eccezione ma confermiamo le solite regole. Ci incapricciamo per lo stravagante ma abbiamo paura di osare.
Si tratta di fare una scelta: ascoltare il sognatore che abbiamo sepolto, sotto le banali fissazioni di non poter andare oltre ciò che siamo e abbiamo, o sguazzare nella propria comfort zone, tutta la vita?
Il punto di partenza della rivoluzione che passa per il design
La rivoluzione comincia sempre da dentro, a piccoli passi, e ci investe in ogni gesto. Solitamente tagliamo i capelli, compriamo qualche vestito che non avremmo mai osato indossare anni fa e ci sbarazziamo di quel capo d'abbigliamento opprimente. Poi passiamo in rassegna la nostra casa e lì cominciamo a vacillare. Non riconosciamo più il nostro habitat, non ci piace, non ci appartiene.
Tranquilli: cominciamo con una cosa alla volta. Se siete alla ricerca di qualcosa che vi sciocchi totalmente, questa nuova collezione di Seletti potrebbe fare al caso vostro.
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Stupire in casa
Il brand italianissimo, nasce negli anni '60 e si evolve costantemente. La sua missione è provocare, è arte fusa a icone del quotidiano. Evoluzione e rivoluzione, in un viaggio che non finisce mai, che parte dalle mura di casa e arriva in ufficio.
L'ispirazione che stavamo cercando, una sorta di leitmotiv nella testa per ricordarci, ogni giorno, di non accontentarci di ciò che proprio non ci piace. Andare oltre lo spazio e il tempo.
La nuova collezione è stata presentata lo scorso aprile in occasione del Salone del Mobile a Milano. Stavolta i protagonisti sono degli armadietti dalle linee semplici, con un particolare: sono rivestiti dalle irriverenti immagini del magazine fuori dagli schemi Toiletpaper.
La coppia che scoppia, quella che non può passare assolutamente inosservata partorisce sei armadietti dai colori pastello. Linee geometriche esaltate da immagini surreali e accattivanti in pezzi unici che ci fanno venir voglia di restare in casa tutto il giorno ad ammirarli. La tipica credenza scandinava dalle linee vintage viene contaminata da una grafica surreale, aggiungendo quel tocco contemporaneo a tutta la collezione.
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Il direttore creativo dell'azienda, Stefano Seletti, parla della collaborazione con Toiletpaper, di cui è fan fin dal primo numero della rivista, sottolineando che i due brand sono entrambi anticonvenzionali, e ci mostrano la forza dissacrante del black humor in tonalità pastello anche in questa collezione. L'uso dei visual dell'art magazine su oggetti comuni accentua il lato irriverente dell'operazione.
Oggetti alla portata di tutti, per rendere la propria casa il rifugio perfetto dalle insulse convenzioni a cui non vogliamo più sottostare. Trasformare e trasformarsi rispettando se stessi e gli altri.