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  • Il World Wide Web compie 30 anni: ma per il suo papà è a rischio

    Tim Berners-Lee trent'anni fa ha inventato il Web e ora vuole salvarlo da incitamento all'odio, violazioni della privacy e dalla manipolazione politica

    12 Marzo 2019

    Il 12 marzo 1989 l’ingegnere inglese Tim Berners-Lee presentò Information Management: A Proposal, un saggio al CERN di Ginevra con su scritta la base teorica della rete. E fece la storia. Quel documento conteneva il progetto di un software per la condivisione universale di documenti in formato elettronico, e, su quella base, il primo sito fu lanciato nel 1991. Da allora è stato Internet. Oggi il World Wide Web compie 30 anni, Tim aveva 34 anni. Che molto sia cambiato da quel giorno è sotto gli occhi di tutti, cosa sia cambiato è oggetto di discussioni accesissime. Proviamo a capirci qualcosa proprio insieme a Berners-Lee.

    Vago, ma interessante

    “Vago, ma interessante”  fu il giudizio che il supervisore, Mike Sendall, diede del documento: per Berners-Lee il via libera per approfondire il progetto insieme ad un altro ricercatore, il belga Robert Cailliau. Nel giro di due anni Berners-Lee e Cailliau costruirono le fondamenta del Web e realizzarono anche il primo browser, il programma per sfogliare le pagine del web.

    Tim oggi

    L’ingegnere è stato insignito del titolo di Sir dalla Regina Elisabetta II, e attualmente è il direttore del Consorzio del World Wide Web, con il quale continua a guardare allo sviluppo della Rete. Proprio questa organizzazione, in base alla elaborazione dei dati Onu, pochi mesi fa ha certificato un rallentamento nel numero di persone su Internet, con una brusca battuta d’arresto dal 2015, nonostante la propulsività della Cina. E secondo l’ultima analisi della Alliance for Affordable Internet (A4Ai), essere connessi rimane un sogno per due miliardi di persone nel mondo. I più poveri e le donne sono i più colpiti. I dati: per 2 miliardi di persone il web è inaccessibile, perché fuori dalla portata delle loro tasche e perché non ci sono investimenti tecnologici nei paesi in cui vivono.

    Odio, privacy e manipolazione politica

    Se trent’anni fa ha inventato il Web, l’ha reso gratuito e accessibile a tutti, ora Berners-Lee vuole salvare la grande rete da incitamento all’odio, da violazioni della privacy, dalla manipolazione politica. 

    Salvare Internet, il progetto di Tim

    Ma la più grande preoccupazione dell’organizzazione di Tim Bernbers-Lee si concentra sulla sicurezza e la privacy degli utenti. Secondo Tim, c’è troppo potere nelle mani di Google e Facebook, e il web si può trasformare in “un’arma”. A suo avviso serve “un intervento giuridico e normativo”. Per questo ha lanciato due progetti. Il primo è il contratto per il Web, che chiede alle società della Silicon Valley di rispettare la privacy sui dati e sostenere il meglio dell’umanità. “Noi che siamo online vediamo minacciati i nostri diritti e la nostra libertà – ha detto a novembre scorso durante il Web Summit di Lisbona – abbiamo bisogno di un contratto  che stabilisca responsabilità chiare e severe, vincolante per quanti hanno il potere di rendere Internet un posto migliore”.

    Solid

    L’altro è una nuova piattaforma che si chiama Solid, che consente agli utenti di controllare i propri dati.

    For The Web

    Il progetto For the web, gestito dalla Fondazione no-profit creata da Tim Berners-Lee, sarà pubblicato integralmente a maggio. Chiede ai  governi di garantire l’accesso a Internet a tutti i cittadini e alle aziende di rispettare  la privacy e i dati personali degli utenti, creando “contenuti di valore e pertinenti per tutti”. Più di 50 aziende e organizzazioni, alla fine del 2018, hanno aderito al manifesto.

    Un po’ di storia

    Internet esisteva già dagli anni Sessanta grazie ad Arpanet, un progetto voluto dal Ministero della Difesa degli Stati Uniti, ma l’accessibilità mondiale è arrivata molto dopo. L’idea del World Wide Web, una rete che permettesse di collegare fra loro più testi e parole in tanti computer in rete nel mondo venne a Tim Berners-Lee.

    Il primo server

    Come primo server fu utilizzato un computer NeXT, costruito dalla società fondata da Steve Jobs dopo che aveva lasciato Apple la prima volta. Pochi giorni fa, per commemorare la ricorrenza, gli sviluppatori del CERN hanno messo a disposizione degli utenti un software che permette di navigare in rete come negli anni Novanta.

    A disposizione di tutti

    Il 30 aprile 1993 il CERN di Ginevra ha deciso di mettere a disposizione di tutti, pubblicamente e senza diritti, il codice sorgente alla base della “ragnatela digitale”.

    La festa al CERN…

    La nascita del World Wide Web viene celebrata anche al CERN di Ginevra, dove Tim Berners-Lee e Robert Cailliau spigheranno in streaming le sfide e le opportunità della Rete. “E’ un grande onore e motivo d’orgoglio per il CERN poter ospitare un evento che segna il 30° anniversario della proposta di Tim Berners-Lee di quello che sarebbe diventato il World Wide Web, e sono felice che Sir Tim sia con noi” ha detto il direttore generale del CERN, Fabiola Gianotti, che inaugura l’evento Web@30′ organizzato in collaborazione con la Fondazione e il Consorzio World Wide Web.

    …e in Italia

    In Italia si festeggia in diretta streaming con esperti dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, che in collaborazione con Rete GARR, danno vita a una diretta Facebook (alle 12 QUI) pensata per le scuole secondarie ma aperta a tutti. L’obiettivo è raccontare la nascita del World Wide Web ai più giovani nati nell’era digitale

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