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  • #update Tesla a Shanghai | Dalla banche cinesi arrivano i primi 500 milioni

    Elon Musk ha ottenuto da istituti di credito cinesi un quarto del finanziamento totale per la costruzione della gigafactory (iniziata a gennaio)

    7 Gennaio 2019

    Update – 8 marzo 2019

    Tesla ha annunciato di aver ottenuto un prestito di 521 milioni di dollari per finanziare la sua fabbrica di auto elettriche a Shanghai, la prima fabbrica di Tesla fuori dagli Stati Uniti. I fondi saranno disponibili per 12 mesi e comprendono circa un quarto del totale (stimato in 2 miliardi) necessario per costruire la fabbrica. La costruzione è iniziata a gennaio e, secondo le autorità di Shanghai, dovrebbe essere completata a maggio.

    Al di là delle dispute commerciali

    In barba alla guerra dei dazi tra Usa e Cina, Elon Musk ha annunciato a gennaio la costruzione di una Gigafactory di auto elettriche a Shanghai dove produrrà le sue Tesla. Già a luglio, Tesla aveva annunciato l’intenzione di costruire uno stabilimento con una capacità produttiva annuale di oltre 500 mila automobili in Cina, la prima fuori dagli Stati Uniti, per consentirgli di accedere direttamente al mercato elettrico cinese senza temere la ricaduta delle dispute commerciali Cina-Usa. A dare l’annuncio su Twitter lo stesso Elon Musk. “Non vediamo l’ora di iniziare oggi il processo di costruzione della Gigafactory di Shanghai @Tesla! – ha twittato – l’obiettivo è completare la costruzione quest’estate, per iniziare a produrre il Model 3 alla fine dell’anno e per raggiungere alti volumi l’anno prossimo”.    

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    Una fabbrica da 2 miliardi

    Durante la cerimonia di avvio dei lavori, presso il sito dello stabilimento (alla periferia di Shanghai), l’AD si è unito al sindaco della città e ad altri funzionari del governo locale per iniziare ufficialmente la costruzione della fabbrica, che, come riportato da Reuters, costerà circa 2 miliardi di dollari.

    Costi sotto controllo

    Già, ma perché costruire una fabbrica in Cina? Con la guerra dei dazi fra Cina e Stati Uniti, il rischio è un aumento smisurato dei costi di produzione. Produrre auto a livello locale potrebbe aiutare  infatti Tesla a minimizzare l’impatto della guerra commerciale, che ha costretto il produttore di auto elettriche a regolare i prezzi delle sue auto prodotte negli Stati Uniti in Cina. Mantenere i prezzi sotto controllo aiuterà inoltre Tesla a respingere la concorrenza di una serie di start-up EV domestiche come Nio, Byton e XPeng Motors. “Le auto a prezzi accessibili devono essere realizzate nello stesso continente dei clienti” ha scritto non a caso Musk su Twitter prima dell’evento.