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  • Gli account violati di Facebook sono in vendita sul dark web

    Data Breach: i nostri dati sono finiti sul dark web in vendita fra i 3 e i 12 dollari a criminali per furti di identità, ricatti e anche pubblicità mirata

    4 Ottobre 2018

    Il data breach di Facebook che ha colpito 50 milioni di account non è un gioco, né una marachella da raccontare così, alla leggera. Chi ha messo le mani nei codici di Menlo Park e sui nostri dati, non ha alcun interesse a sbirciare nei nostri account: lo scopo è fare soldi, rubare e poi rivendere ad altri criminali ovviamente. Per farne cosa? Furti di identità o ricatti legati a informazioni compromettenti. E come ogni criminale la scelta del mercato è determinante: nessun ricettatore, meglio il dark web, quello spazio di Internet accessibile solo con determinati software. E con il data breach di Facebook da 50 milioni di utenti è andata così. A rivelarlo The Indipendent, che ha scoperto anche il prezzo dei nostri account: dai 3 ai 12 dollari, in bitcoin naturalmente. Valore complessivo dell’operazione stimato tra i 150 e i 600 milioni di dollari.  LEGGI ANCHE: Cosa è successo davvero durante il Facebook Breach, spiegato

    facebook

    Anche pubblicità mirata

    Secondo un rapporto della società britannica Money Guru le identità online vengono spesso rubate e vendute a società che praticano pubblicità mirata. Dopo aver acquistato i dettagli di accesso, un criminale potrebbe accedere ai tuoi account di social media e scoprire informazioni private come le preferenze in fatto di vacanze, dove i figli vanno a scuola e anche i dati bancari se questi sono stati condivisi nei messaggi.

    Cambiate spesso password

    La soluzione? (Se ne esiste una). Se proprio non avete alcuna intenzione di abbandonare Facebook, Instagram e vari, forse è il caso che iniziate a difendervi. E la prima regola è cambiare la password spesso, spessissimo.