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Il social media marketing attraversa fasi e periodi, un po' come ogni disciplina. È perciò importante studiarne e comprendere le evoluzioni, per riuscire a sfruttarne al meglio ogni potenzialità.
Facciamo un salto indietro nel passato. Chiudiamo gli occhi e torniamo mentalmente al 2013. Che lavoro fai? Dove abiti?
Obama è presidente degli Stati Uniti, Snowden non ci ha ancora detto nulla che mini la nostra fiducia nell’intelligence mondiale, Papa Bergoglio si è appena seduto sullo scranno pontificio e i social media funzionano bene per le aziende senza troppo dispendio di tempo e risorse. L'algoritmo di Facebook non ha ancora messo a tacere la portata organica e le Facebook Ads non dominano i nostri newsfeed.
Quali cambiamenti abbiamo riscontrato sul social più amato (e odiato) del pianeta? Quali nuove opportunità sono emerse nell'ambito del social media marketing e quali ancora non abbiamo colto?
La portata organica un tempo era del 15-20% per la maggior parte delle pagine aziendali. Tuttavia, gli ultimi anni proprie queste hanno visto un calo significativo, a causa soprattutto dei vari cambiamenti di algoritmo. Tra le nuove tendenze e strategie per aumentare la portata organica dei singoli post due sono assolutamente imprescindibili: i video e i live video.
Facebook vuole competere con Snapchat, YouTube Live, Periscope e tutte le altre piattaforme di video live. Per incoraggiare le persone a utilizzare la piattaforma quindi, l’algoritmo Facebook predilige i live video su qualsiasi altro tipo di contenuto.
Facebook è in grande competizione con YouTube, quindi ogni video che viene caricato direttamente sulla sua piattaforma vede un aumento della reach rispetto allo stesso video condiviso come link. A marzo, la piattaforma di analisi dei social media Quintly ha analizzato 6,2 milioni di post per 167.000 profili Facebook. I risultati riguardavano ciò che tutti si aspettavano: i video nativi di Facebook hanno ottenuto risultati migliori in media, con il 478% in più di condivisioni.
Ma poi, a dicembre 2016, qualcosa è cambiato. I video nativi di Facebook, improvvisamente, hanno ricevuto una percentuale di share media del 1055.41% in più rispetto ai video di Youtube. L'algoritmo era cambiato.
Fino al 2013 una delle poche strategie di social media marketing delle aziende era quella di aumentare la fanbase sui propri canali social. Ma quando la portata organica è crollata e le aziende hanno iniziato a misurare effettivamente il valore dei loro fan, l'intero settore ha dovuto fare un passo indietro.
Facciamo due calcoli: diciamo che hai 10.000 fan. Secondo la maggior parte delle fonti accreditate, il massimo a cui puoi aspirare è una copertura organica del 6,5% per ogni post. Quindi 650 persone. Naturalmente non tutti i tuoi post sono promozionali (vero?).
Supponiamo che questo post (che è visto da 650 fan) abbia una percentuale di click-through del 5%, quindi 33 persone. Ora, diciamo che il 50% di questi utenti sono già clienti. Scendiamo a 16. Se pensiamo che il tasso di conversione mediamente per una campagna di social media marketing di questo tipo è del 5%, non arriviamo nemmeno ad un utente. La possibilità quindi di trasformare uno solo dei tuoi 10.000 fan in un cliente tramite Facebook è inferiore allo 0,01%.
Qual è l'opzione? Trasformare i fan in lead.
Crea una promozione "Fan-only" di Facebook che richiede ai tuoi fan di fornire il loro indirizzo email per partecipare alla possibilità di vincere un premio.
Ecco un esempio di strategia:
LEGGI ANCHE: Facebook Ads: 5 consigli (+1) per scrivere un copy che funzioni
Uno dei più grandi cambiamenti di Facebook è la cosiddetta struttura "Pay to Play" che sta alla base dell'odierno social media marketing.
Su Facebook ormai è impensabile per le aziende vedere una consistente crescita in termini di awareness e conversioni senza investire in pubblicità. Le Facebook Ads non sono un’alternativa alla copertura organica: nel 2018 le sponsorizzate Facebook sono un'alternativa validissima agli annunci Google, offrono un targeting per pubblico senza precedenti e un costo per clic ridotto, con una piattaforma incredibilmente intuitiva. PicMonkey e Canva sono due strumenti che rendono super semplice la realizzazione delle creatività visuali per le Facebook Ads.
Numerosi strumenti di helpdesk dispongono ormai dell'integrazione con Facebook, il che significa che il tuo team di assistenza clienti può rispondere ai messaggi di Facebook relativi al servizio clienti dalla stessa dashboard che usa per rispondere alle chat di supporto e alle email.
Facebook è diventato davvero un'estensione del tuo sito web. È il luogo in cui pubblichi nuove funzionalità o versioni di prodotto. È dove mostri la tua personalità di marca, introduci nuovi dipendenti, condividi la riunione del venerdì, i piccoli e grandi traguardi raggiunti ed inoltre rispondi alle domande dei clienti e dei potenziali clienti.
Il servizio clienti su Facebook è solo uno dei tanti motivi per cui crediamo che le aziende che hanno abbandonato il social di Zuckerberg abbiano fatto un errore.
Sì, il calo della copertura organica è stato frustrante e sì, la piattaforma è chiaramente a pagamento per i brand. Ma una cosa non è cambiata rispetto al 2013: Facebook è ancora il luogo dove i tuoi clienti e potenziali tali si riuniscono, più che su ogni altra piattaforma.
Un altro modo per attirare l'attenzione dei tuoi fan è chiedere loro feedback, pensieri e suggerimenti. Per coinvolgerli e ingaggiare discussioni, potresti ad esempio fare dei sondaggi su determinati argomenti:
Nel tentativo di promuovere l'uso di alcune delle funzionalità meno conosciute, Facebook tende a premiare nell'algoritmo i sondaggi (e i quiz). Anche se non tutti i tuoi fan finiranno per vederlo, una proporzione maggiore sarà coinvolta rispetto alla maggior parte degli altri tipi di post, e sicuramente sarà un modo utile per ottenere informazioni preziose sui tuoi clienti e sui tuoi fan.
Facebook vuole competere con Snapchat, YouTube Live, Periscope e tutte le altre piattaforme di video live. Per incoraggiare le persone a utilizzare la piattaforma quindi, l’algoritmo Facebook predilige i live video su qualsiasi altro tipo di contenuto