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  • Come e perché riciclare un contenuto sui Social Media

    Scopriamo insieme i vantaggi di riproporre un vecchio contenuto di successo, dandogli una nuova vita

    8 Maggio 2018

    Riciclare è importante ed è fondamentale saperlo fare nel modo giusto: quante volte avete sentito questa frase? Sicuramente un milione o anche più, ma forse non l’avete mai associata a un ambito come quello dei Social Media. Può capitare che un Marketer si trovi ad affrontare un momento in cui, per svariati motivi, non è possibile produrre nuovi contenuti. Non è la fine del mondo: avete mai pensato di ripescare un vostro vecchio contenuto di successo per donargli una nuova vita? Non è una pratica così inconsueta, come può sembrare. Grazie a un sondaggio condotto dalla famosa piattaforma di Content Marketing Clear Voice, sono state identificate le 10 Top Challenge che un Content Manager deve affrontare nella creazione di un contenuto per i Social Media. social media riciclare contenuti Riproporre un contenuto già esistente permette di facilitare o addirittura evitare del tutto le prime cinque sfide, ritenute le più ardue dai Marketer.

    Perché si ricicla un contenuto?

    Qualsiasi tipo di informazione può essere veicolata attraverso diversi formati e differenti canali. RicicloContenuti2 Basta lavorare un po’ di fantasia… e di strategia! Riproporre un post in una veste diversa permette di raggiungere persone che magari, la prima volta, non erano state esposte al contenuto. Inoltre, si possono riscontrare benefici anche in termini di ROI (Return on Investment). Perché? L’aspettativa di vita di un post sui social media è relativamente breve: ad esempio un tweet ha visibilità di circa 24 minuti, mentre un post di Facebook raggiunge il 75% delle sue impressioni massime in 2 ore e 30 minuti. Pubblicare nuovamente determinati contenuti permette di aumentare le impression e le interazioni sullo stesso post, giustificando quindi l’investimento iniziale in termini di creazione e promozione.

    Come si ricicla un contenuto?

    Prima di tutto bisogna identificare quali sono i post che vale la pena riproporre al pubblico attraverso l’analisi dei principali KPI: quale contenuto registra il maggior numero di visualizzazioni? Quale invece ha raggiunto un engagement rate più alto? Scegliete in base all’obiettivo strategico che volete raggiungere. Una volta selezionato il contenuto, bisogna trovare un modo nuovo e interessante per condividerlo. Avete a disposizione un video informativo dei servizi della vostra azienda pubblicato su YouTube? Trasformatelo in una infografica da pubblicare su Twitter, ad esempio. RicicloContenuti3 Secondo questo grafico elaborato da Marketing Charts sono appunto le infografiche i contenuti che performano meglio, per diverse ragioni:
    • elaboriamo i dati visivi 60.000 volte più velocemente del testo;
    • le infografiche hanno 30 volte più probabilità di essere lette rispetto a un post di solo testo;
    • vengono condivise 3 volte più di qualsiasi altro tipo di contenuto.
    Possiamo dire lo stesso per quanto riguarda i contenuti con formato video, che collezionano dati ugualmente interessanti:
    • entro il 2019 i video rappresenteranno l’80% del traffico Internet dei consumatori;
    • i post video hanno una copertura organica maggiore del 135% rispetto ai post con foto pubblicati su Facebook;
    • i brand che utilizzano il video rilevano il 41% di traffico in più rispetto ai marchi che non lo fanno.
    LEGGI ANCHE: 9 dritte per mettere il turbo alla tua strategia di Content Marketing Occorrono una grande quantità di tempo, di energia e di denaro per produrre un contenuto di alta qualità. Usarlo solo una volta è davvero uno spreco di risorse.