Siamo abituati ad ammirare su riviste e cartellonistica (quasi sempre) il meglio della femminilità e della bellezza: i canoni della nostra società, i nostri obiettivi di forma fisica, i nostri "sogni ad occhi aperti". Ma cosa accadrebbe se non avessimo più la perfezione davanti agli occhi ma una semplice "ragazza della porta accanto"? Ci sentiremmo meglio?
Se la modella del costume che tanto desideri fosse piena di smagliature, continuerebbe a piacerti quel costume? Ci hai mai pensato?
Tante domande e nessuna risposta che sia quella giusta, forse perché ognuno di noi ha la sua.
Il caso Missguided
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Il brand di abbigliamento Missguided la scorsa settimana ha postato su Instagram l’immagine di una modella in cui sono chiaramente visibili le sue smagliature. La foto è stata tempestata di commenti ambivalenti, alcuni positivi in cui è elogiata la genuinità e la bellezza, altri in cui si accusa Missguided di aver utilizzato Photoshop per aggiungere le smagliature pur di trasmettere un messaggio di autenticità che in realtà non c’è.
Il brand ha risposto a queste accuse negando l’uso di programmi di fotoritocco e asserendo che ogni brand ha una responsabilità sociale nei confronti di tutte le donne per le immagini che pubblica e condivide.
La scelta di mostrare una modella nella sua naturalezza vuole essere un messaggio di autentica riprova che è “meraviglioso essere se stesse” e infatti proprio su questo concept ha basato la campagna pubblicitaria come viene mostrato in questo video accompagnato dall’hashtag #keeponbeingyou. L’ennesimo caso in cui un Social Network si trasforma in arena e ci obbliga a riflettere.
Asos che mostra i bikini senza Photoshop
Nel mese di giugno l'eCommerce di abbigliamento Asos ha mostrato i costumi da bagno su corpi privi di fotoritocchi: non solo smagliature ma anche segni dell’acne sul viso e cellulite. La scelta è stata molto gradita dal pubblico.
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Il brand è molto attento alla responsabilità sociale e sul proprio sito ha dedicato una pagina alle immagini del corpo positive, foto di donne ritratte in tutta la loro naturalezza. L'azienda dal 2013 collabora con l'associazione inglese Beat che si occupa di aiutare psicologicamente (in modo gratuito) le persone con disturbi alimentari.
Finora Asos e Beat hanno supportato più di 10.000 casi di disordine alimentare e ambiscono ad arrivare a 25.000 nel prossimo anno.
L’artista delle smagliature
La confortante arma perenne dell'essere umano è la diversità che arriva sempre quando meno te l'aspetti, pronta a stupirti e strapparti un sorriso.
C’è qualcuno che ha deciso di trasformare la normalità in arte: ogni smagliatura è ricoperta da una polvere dorata glitterata per essere messa in risalto, il risultato è sorprendente.
Sara Shakeel ha chiesto ai suoi follower uomini in quale imperfezione del corpo femminile avrebbero voluto vedere i glitter, così da renderli partecipi delle sue creazioni artistiche. L'iniziativa ha attirato subito l'attenzione di tutti. Il trend #glitterstretchmarks ha spinto anche molte donne a mostrare le proprie imperfezioni.
I canoni di bellezza
Spesso i canoni di bellezza sono stati ribaltati mostrandoci donne sul filo dell'anoressia. La conseguenza è stata la realizzazione di innumerevoli campagne di sensibilizzazione unita alla protesta per eliminare questa immagine di salute precaria dai modelli di riferimento.
Eppure eravamo partiti bene in questo viaggio, poi forse abbiamo esagerato, forse Photoshop ha preso il sopravvento. Troppe volte.
Ma siamo davvero pronti a guardarci per come siamo? Siamo abituati a vedere nei nostri feed immagini passate al “reparto filtri” prima di essere pubblicate.
Quante volte ti sei accorto che qualcuno ha utilizzato un'app per il trucco che non aveva?
Gli estremismi non sono mai positivi e cominciare a prendere in considerazione la responsabilità sociale potrebbe essere un buon inizio.