Nella marea di post, articoli, commenti dedicati ai padroni indiscussi del web italiano (se state pensando alla Ferragni e a Fedez state sbagliando tutto), c'è qualcosa che continua a muoversi.
Esatto, se anche voi avete occhi solo per Facebook ed Instagram e non potete più fare a meno di vivere per le stories, oggi vi riportiamo ad un'altra realtà che, qualche tempo fa, faceva molto parlare di sé.
Chi ricorda Tumblr? In fondo, non è un pensiero molto lontano, sicuramente meno attuale di Snapchat, ma non tanto "vintage" come MySpace e MSN (gli attuali trentenni ricordano bene le ore spese online a flirtare grazie a questi ultimi).
Facciamo dunque un passo indietro e parliamo della piattaforma di microblogging più usata al mondo. Nulla a che vedere con il più recente Medium che, sebbene i presupposti siano abbastanza buoni, in quanto a numeri non regge il confronto.
Partiamo dal presupposto che Tumblr si sviluppa nel 2006 e, solo dopo un anno, diventa attivo a tutti gli effetti: si fa spazio tra i più giovani come la piattaforma tematica fresca, veloce, e dai contenuti non troppo lunghi.
Parliamo di 10 anni fa, quando l'instant era ancora un'utopia: solo dopo qualche anno sarebbero giunti sul mercato Instagram (2010) e Snapchat (2011). Ma dopo tutti questi arrivi, qual è la situazione?
Ecco, cosa riportava nel gennaio scorso We Are Social. Non male come risultato, vero?
No, non lo è affatto, in un momento storico in cui vi è una netta divisione: immediatezza da un lato, long form dall'altro (e su questo, WordPress potrebbe dirci qualcosa, ma questa è un'altra storia!).
Pertanto, Tumblr "resiste" e si conferma tra i social network/piattaforme più utilizzate, sebbene voci di corridoio preannuncino un calo vertiginoso di utenti nei prossimi anni. Noi non ci fidiamo, o meglio: aspettiamo. In fondo anche Twitter doveva crollare da un momento all'altro, no?
Ad ogni modo, vi riportiamo la fonte aggiornata ad oggi: su questo link, direttamente sulla pagina "About" di Tumblr, si possono verificare il numero di post e il numero di blog esistenti.
Crescita o meno, la piattaforma non è comunque statistica, ma si aggiorna al pari delle sue colleghe. Nell'ultimo anno sono stati inseriti adesivi, filtri e GIF a portata di app e ancora è stata sviluppata "Cabana", una piattaforma per videochat con più persone nata dalla sinergia con l'incubatore Plyvore Labs (appartenente a Yahoo così come Tumblr). Per non parlare dell'introduzione del "Safe Mode" e di altro ancora. Insomma, si impegna, dai.
Quindi?
Tumblr cerca di stare al passo con i tempi, cercando più interazione e coinvolgimento degli utenti. Certo, a vederlo ora, appare un po' un mix tra Pinterest e Instagram, anche se, dobbiamo ammettere, essere originali è ormai difficile (e poi, comunque è arrivato pirma).
Calo o no, i numeri parlano chiaro: è comunque la piattaforma di microblogging più utilizzata e poi.. chi vivrà, vedrà.