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  • Verizon vorrebbe vendere Tumblr: perché PornHub è interessato

    Verizon sta cercando di vendere la piattaforma e sembra che il sito per adulti sia interessato. Al centro della scena la piattaforma di microblogging

    3 Maggio 2019

    Acquisita nel 2013 per 1,1 miliardi di dollari da Yahoo (ora parte di Verizon), la piattaforma di microblogging Tumblr, priva di strategia, è caduta in declino nel giro di pochi anni. L’anno scorso, poi, Verizon ha bannato i contenuti porno dalla piattaforma. Ora, come riporta il Wall Street Journal Tumblr ha faticato a raggiungere gli obiettivi di fatturato e la casa madre sta pensando di vendere (secondo il quotidiano le trattative sono ancora in corso). Intenzione in linea con quanto dichiarato dal vicepresidente di Pornhub Corey Price, che ha dichiarato in una mail inviata a BuzzFeed: “Siamo estremamente interessati all’acquisizione della piattaforma e non vediamo l’ora di ridistribuirla al suo antico splendore con i contenuti NSFW”, dove NSFW sta per Not Suitable/Safe For Work e individua un contenuto non appropriato (l’acronimo è usato principalmente su siti, forum, blog e chat, serve a indicare URL o collegamenti a materiale sessualmente esplicito).

    Contenuti non appropriati

    Il punto sono proprio i contenuti non appropriati di Tumblr, quelli bannati da Verizon l’anno scorso e che secondo i dati avrebbe provocato un calo di 100 milioni di visite al mese e l’abbandono di un quinto degli utenti (a oggi la piattaforma ospita 465,4 milioni di blog e 172.000 milioni di post).

    Bannato dall’App store

    Tumblr aveva bannato i contenuti porno dal 17 dicembre 2018 ed era stata esclusa dall’App Store di iOS dal novembre precedente per aver pubblicato immagini pedo-pornografiche. Tumblr aveva, sin da subito, provato a ricucire con Apple. Prima rimuovendo le immagini incriminate (con scuse e spiegazioni tecniche legate al perché fossero riuscite a bucare i controlli). Poi avviando una serie di collaborazioni con associazioni anti-abusi. Infine, optando per la misura più drastica.

    Algoritmi

    Tumblr aveva adottato un sistema di controllo automatico di controllo che aveva segnalato e cancellato non solo le immagini sessualmente esplicite, ma anche molte del tutto innocenti: statue greche, selfie, foto di vasi.      

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