Classe 1969, iraniano ed ex numero uno di Expedia: Dara Khosrowshahi sarà il successore di Travis Kalanick e ricoprirà il delicato ruolo di CEO di Uber.
Non è un compito semplice quello affidato a Khosrowshahi. Nel corso dell’ultimo anno Uber, colosso del ride sharing, ha fatto i conti con problematiche di vario tipo: dalla causa legale con Waymo per la sottrazione di proprietà intellettuali, all’indagine interna relativa a presunte molestie sessuali avviata in seguito alla testimonianza di una ex dipendente e le continue tensioni con il mondo dei taxi.
Khosrowshahi ha battuto Jeff Immelt ex CEO di General Electric e Meg Whitman, l'amministratore delegato di HP Enterprise, dopo una lunga ricerca durata due mesi circa.
Excited to welcome Dara Khosrowshahi as our new CEO—looking forward to the road ahead, @dkhos. https://t.co/VjVNqLHuhy
— Uber (@Uber) 30 agosto 2017
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CEO di Uber: una sfida su più fronti
Come si legge anche nel comunicato stampa, il compito più difficile per Khosrowshahi sarà quello di riconquistare la fiducia degli investitori e dei cittadini oltre a dare vita ad un cambiamento culturale all’interno della società.
“Siamo davvero fortunati a poter avere un leader dell’esperienza di Dara, con il suo talento e la sua visione. Il Board e l’Executive Leadership Team sono certi sia la migliore persona per guidare Uber verso il futuro, realizzando prodotti di classe internazionale, trasformando le città e aggiungendo valore alle vite di conducenti e guidatori di tutto il mondo, continuando a migliorare la nostra cultura e rendendo Uber il miglior posto in cui lavorare.”
Un emozionante Travis Kalanick, in lacrime dopo il suo discorso finale di fronte alla standing ovation dei suoi ex dipendenti e colleghi, ha descritto gli ultimi sei mesi come il periodo più difficile della sua vita e ha ammesso di aver commesso molti errori prima di introdurre Khosrowshahi sul palco.
Il nuovo CEO di Uber ha rivelato che l'esperienza della sua famiglia che fuggiva dall'Iran per gli Stati Uniti all'età di nove anni e "la perdita di tutto" lo aveva formato e segnato.
"I’m a fighter ... I will fight with every bone in my body”, questa la prima promessa che ha rivolto alla sua nuova famiglia.
In bocca al lupo, Dara!