Oltre la novità Snapchat, in una delle puntate precedenti di #NinjaUSA2016, abbiamo letto come l’amore tra i candidati e le piattaforme di video streaming sia sbocciato già da qualche anno. La domanda sorge a questo punto spontanea: quanti di quei giovani appassionati di video in streaming e di piattaforme come Snapchat sono veramente interessati alla politica? Quanti di loro votano davvero?
Il sondaggio di Snapchat
Snapchat ha commissionato un sondaggio che ha dimostrato come l’app sia un veicolo estremamente efficace per le campagne politiche al fine di coinvolgere quel segmento di pubblico sfuggente, di 18-34enni, i millennial insomma, che potrebbero essere decisivi nelle politiche 2016. Il sondaggio ha coinvolto 1517 giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, condotta online tra il 15 e il 25 ottobre, da Global Strategy Group e Public Opinion Strategies. Gli utenti Snapchat si sono dimostrati politicamente impegnati e estremamente informati su attualità, politica e sociale. Seguono con molto interesse il #DemDebate e la saga del GOP, i vari #epicwin ed #epicfail dei runner, e utilizzano molto del loro tempo per ricercare su Snapchat elementi di quotidianità e “dietro le quinte” di quest’ultimi.
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I dati emersi dal sondaggio
Due terzi (67%) degli utenti Snapchat intervistati sono propensi a votare nelle elezioni USA 2016, rispetto al 61% dei millennial in generale. E tra tutti i millennial che intendono votare nelle elezioni del prossimo anno, circa un terzo (34%) utilizza attualmente Snapchat.
I millennial su Snapchat sono politicamente impegnati: quasi due terzi (63%) degli utenti stanno seguendo i dibattiti da vicino, e il 43% ha guardato in diretta sulla CNN quello GOP del 16 settembre, mentre il 39%, sempre sulla CNN, ha visto quello dei democratici il 13 ottobre.
Su Snapchat, circa i due terzi (68%) dei millennial che dichiarano interesse per i video in diretta streaming sono interessati ad eventi politici, come i dibattiti presidenziali.
Gli utenti di snapchat descrivono l'applicazione come
«una rara opportunità di vedere i candidati muoversi senza copione»
oppure come
«un pass per il backstage delle campagne elettorali»
La fame di Snapchat
Giusto sottolineare, però, come questo sondaggio sia stato commissionato da Snapchat stesso, non rivelando maggiori dettagli sulle modalità e sui dati: analizziamo quindi i risultati senza un eccessivo entusiasmo. Rob Saliterman, responsabile delle vendite di annunci politici per Snapchat, ha espressamente dichiarato come «la nostra piattaforma vuole raccogliere molti dei soldi destinati alle campagne elettorali. I giovani non sono solo su Snapchat, ma quelli tra loro che lo utilizzano sono interessati alla politica e alle elezioni, sono impegnati nel sociale e hanno un'elevata probabilità di voto. Investire su Snapchat è la cosa giusta da fare per un candidato». Il sondaggio, perciò, si rivela funzionale a questo nuovo obiettivo di una delle app che ha registrato la più veloce crescita in termini di fatturato e utenti nell’ultimo anno.
Anche Jim Messina, campaign manager di Obama 2012, qualche settimana fa, in una conferenza in California, ha sostenuto come Snapchat sia uno strumento con grandi potenzialità per un candidato e per il suo staff di comunicazione: «penso che oggi la tecnologia più importante per raggiungere i giovani elettori sia Snapchat, ancor più che YouTube. Non esisteva tre anni fa, ora invece è una pedina fondamentale sullo scacchiere di un consulente politico».