Numerose campagne marketing di successo fanno uso dei gruppi. Alcune aziende ne hanno uno sia su LinkedIn che su Google+, mentre altre preferiscono partecipare in conversazioni già aperte su forum e altri canali. Qualsiasi sia la strategia intrapresa, far parte di un gruppo - nel senso social del termine -, è un'ottima maniera per costruire una community affezionata a un brand e per prendersi cura dei clienti. E oggi c'è una nuova alternativa per muoversi in questa direzione: le community di Slack.
Cos'è Slack?
Slack è un'applicazione che permette ai team di lavoro di comunicare in maniera facile e veloce, sorpassando le mail, e esplosa in popolarità negli ultimi sei mesi. Attualmente la maggior parte delle community presenti sulla piattaforma fanno parte delle stesse aziende; i dipendenti di eBay e Buzzfeed ne fanno un uso intensivo anche per creare collaborazioni e fare gruppo.
Dove sta andando Slack
Anche se la piattaforma è nata con i team aziendali nel mirino, è sempre più facile trovarvi community basate su interessi e passioni - un po' come nei forum (ma col vantaggio della comunicazione in tempo reale). Per esempio, per chi è interessato a lanciare una startup, ci sono gruppi per trovare potenziali soci, dipendenti e informarsi sulle ultime novità del settore.
In sostanza questi gruppi sono molto simili ai già rodati gruppi presenti sulle altre piattaforme social. Ma allora...
Perché lanciare una community su Slack?
Ecco tre ragioni:
Più attenzione, meno competizione
Prima di tutto, chiunque lanci una community adesso sarà un vero e proprio pioniere, instaurando una presenza prima dei concorrenti. Per dare un idea: ci sono circa 4 milioni di gruppi su LinkedIn, mentre su Slack le community aperte non sono nemmeno 200. Lanciare una conversazione sulla piattaforma sarà simile a farlo su un altro social, ma senza la lotta per conquistare utenti e mantenere la loro attenzione.
Engagement
Slack, per sua natura, porta ad un altissimo tasso di engagement. Infatti, essendo una chat in tempo reale, gli utenti tendono ad accedere con maggiore frequenza per non perdere il filo del discorso. L'assenza di un periodo di tempo che separa domande e risposte porta gli utenti a relazionarsi con più naturalezza. Inoltre, è possibile mandare messaggi privati direttamente ad altri membri del gruppo per approfondire la conversazione e sviluppare una connessione approfondita (è possibile anche su LinkedIn, ma bisogna fare qualche passo in più che a volte scoraggia gli utenti).
Gratis e pronto all'uso
Creare un gruppo su Slack è gratis, senza limiti di tempo o numero di utenti. L'investimento maggiore sarà quello di tempo ed energie.
Logistica
Dopo un elenco dei perché, è il momento di passare ai come.
La prima cosa da fare è scegliere un tema intorno al quale ruoti il gruppo - semplicemente qualcosa di inerente al prodotto/servizio offerto, che interessi e attiri gli utenti.
A questo punto resta solo che passare all'azione e creare materialmente la community. Tutto parte da qui: Slack chiederà di inserire il nome del team (del gruppo, quindi) e di scegliere l'URL. Il nostro consiglio è di utilizzare un link chiaro e riconoscibile, che ovunque venga postato dia un'idea immediata di cosa troveranno gli utenti al suo interno. Un esempio: inserendo all'interno di una newsletter, o in un tweet, un link come contentmarketing.slack.com, gli utenti avranno ben poche domande da farsi.
Una volta inserite queste informazioni, la community sarà online e pronta al lancio!
Dopo il lancio
Ora è il momento di iniziare ad arricchire di utenti la community: l'unico modo per accedere a un gruppo su Slack è ricevendo un invito direttamente dall'amministratore. Per questo è necessario ricevere gli indirizzi e-mail degli utenti interessati a entrare a farvi parte. Un buon modo per ottenerli è creare un semplice form (con Typeform o Google Forms) e linkarlo su tutti i canali già a disposizione: una newsletter, Facebook, Twitter - ovunque ci siano utenti già interessati al brand.
Buffer, ad esempio, ne ha già creato uno per invitare i propri utenti:
Ci sono anche alcuni modi per raggiungere utenti che non seguono già il brand, ma che potrebbero essere interessati alla conversazione in corso. In rete, infatti, cominciano a comparire utili elenchi dei gruppi di Slack aperti al pubblico come questo su Medium o Slack List. Basta contattare gli amministratori per essere aggiunti.
Canali: sottotopic per la community
Ora che ci sono gli utenti è ora di rendere la loro esperienza utile e formativa. Con la funzione "Canali" sarà possibile includere nel gruppo delle conversazioni basate su temi secondari. Se, ad esempio, il gruppo è dedicato al social media marketing la scelta più logica sarà la creazione di canali separati per Instagram, Facebook, Snapchat, e via dicendo.
Come sui forum, potrebbe anche essere utile creare un canale dedicato alle presentazioni, per dare un caldo benvenuto ad ogni nuovo membro!
Moderazione
Un'importante fondamento di ogni community sono le regole di convivenza. Pubblicando delle linee guida, gli utenti avranno modo di sapere tutto ciò che possono e non possono fare/dire. Un modo semplice di renderle accessibili a tutti è caricando un documento all'interno del canale di benvenuto.
Dopodiché tocca agli amministratori essere dei buoni Gianni Morandi: con un po' di buon senso e educazione si risolvono tutte le dispute e si contribuisce a mantenere un ambiente piacevole e costruttivo per tutti.
È tutto pronto!
Slack è un canale perfetto per chiacchierare con gli utenti quotidianamente in maniera amichevole e rilassata parlando dei prodotti offerti, ricevendo feedback e sviluppando una relazione che genererà lead affezionate al brand. Il nostro consiglio è di creare una community ora - prima che arrivino tutti - e di approfittare dell'esclusività di una piattaforma giovane e ricca di potenziale. D'altronde ormai è un po' tardi per provarci su LinkedIn.
Che ne pensi? Sei pronto a provare Slack?