Conoscere le proprie capacità è indispensabile per valorizzarsi e per farsi valere. Solo nel momento in cui si acquisisce la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, si può valutare su cosa puntare per emergere e su cosa invece lavorare per migliorare.
L'acquisire una nuova consapevolezza di sé stessi può apportare benefici sulla propria carriera e sui rapporti con gli altri. Ma qual è il percorso per liberarsi da vecchi condizionamenti e trovare quella motivazione necessaria a gettare le basi del futuro desiderato? Scopriamolo attraverso i consigli di Giosè Milli, docente della Ninja Academy nel Percorso Esperienziale in Professional Empowerment e docente dell'Istituto Hoffmann.
1) L’istituto Hoffman si propone come centro per la formazione, l’evoluzione e il potenziamento del sé. Cosa offre in pratica?
In pratica offre un corso, l’Hoffman Quadrinity Process, della durata di 7 giorni intensivo e residenziale. Il seminario opera su due binari paralleli, il primo guarda ad una profonda risoluzione delle caratteristiche negative che il partecipante sente limitanti per sé; l’altro offre strumenti pratici per il raggiungimento di quello che davvero si vuole essere nei diversi ambiti della vita, da quello professionale a quello relazionale più in generale.
L’obiettivo del corso è quello di acquisire una capacità quotidiana nell’affrontare al meglio le sfide proposte e la capacità di gioire pienamente di tutto quello che la vita ci offre.
2) In cosa consiste l'Envisioning? Come può aiutare ad acquisire nuova consapevolezza su sé stessi e sulle proprie capacità?
L’envisioning, nell’accezione relativa a questo corso, è uno stretching continuo dal passato verso il futuro e ritorno. I partecipanti saranno invitati ad un’analisi approfondita di sé partendo dalle origini del loro carattere, fino a quello che voglio essere nella quotidianità.
3) Chi potrebbe avere bisogno del metodo Hoffman?
Non credo sia bisogno il termine giusto. Tutti coloro che hanno curiosità rispetto a sé stessi, voglia di vivere appieno la propria vita, desiderio di dedicare esclusivamente a sé un’intera settimana e portare a casa strumenti pratici ed utili a sostituire atteggiamenti limitanti che più volte si è provato a modificare, trarranno immenso beneficio dall’HQP.
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4) Da dove credi bisogna partire per migliorarsi nel rapporto con gli altri e con sé stessi?
Allora, la prima cosa da fare è invertire l’ordine degli addendi: prima con sé stessi e poi con gli altri. Credo fermamente che cercare di migliorare le proprie relazioni personali o professionali che siano senza un attento lavoro su di sé sia paragonabile alla lotta contro i mulini a vento. Nell’ambito della crescita personale credo che la curiosità e l’ascolto siano la chiave per un buon risultato.
Per curiosità intendo la voglia famelica di saperne di più, voglia di conoscersi, conoscere le proprie origini, il proprio futuro, la propria visione, i propri limiti. Per ascolto invece intendo l’attitudine necessaria per ottenere risposte. Il nostro corpo ci parla in continuazione, lo fa con sensazioni fisiche, pensieri, emozioni, intuito…bisogna solo ascoltarlo. Tra curiosità e ascolto può aiutare scegliere bene le persone, i professionisti che ci accompagnano in questa scoperta.
5) Ci sarai anche tu al Percorso Esperienziale in Professional Empowerment. Cosa speri ricordino i guerrieri il giorno successivo al corso?
Che arriva un momento nella vita in cui smetti di prenderti in giro, di raccontartela. Quando quel giorno arriva è importante farsi una risata e iniziare a godersi la vita veramente.