Le novità per i social sembrano non finire mai. Dopo i recenti annunci relativi al monitoraggio delle app scaricate e dell’integrazione di Twitter Analytics su mobile, il social cinguettante svela un ulteriore aggiornamento dedicato alla sua versione app, riguardante questa volta i filtri fotografici per iOS e Android.
We're rolling out new filters to spice up your photos. Download the latest Twitter for iPhone or Android to enjoy. pic.twitter.com/XRCIszOgID
— Twitter Mobile (@twittermobile) 2 Dicembre 2014
Entro poche settimane, infatti, tutti gli account Twitter avranno accesso a questo update, che permetterà all’utente di controllare ancora di più la resa finale delle immagini condivise.
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Foto sempre più belle: che Twitter voglia far concorrenza ad Instagram?
Twitter ha introdotto i filtri fotografici nel giugno 2012, quando Instagram ha tolto la possibilità di includere i suoi post nella timeline di Twitter smettendo di supportare le Twitter Card.
E questa è una news che, a volerla dire tutta, rende Twitter un po’ più simile proprio a… Instagram. Eh sì, perché i nuovi filtri ricordano molto quelli dell'app dedicata alla condivisione di foto, così come sono notevoli le somiglianze a livello gestionale. C’è però da dire che questa operazione renderà il processo di ottimizzazione delle foto molto più semplice ed intuitivo: andiamo a vedere come.
Come funzionano le opzioni di modifica foto in-app
Una volta caricata l’immagine nel tweet da comporre basta cliccare nuovamente sulla foto per poter accedere al menù di photo editing dove sono appunto presenti i filtri, con i thumbnail disposti anziché in una griglia, come nella precedente versione, in successione sotto alla foto da modificare.
Le opzioni di modifica sono selezionabili attraverso degli swipe laterali, e una volta scelto uno dei filtri, caratterizzati da nomi suggestivi come Radiant, Positive, Warm, Breeze, Glow e Stark, è possibile regolarne l’intensità cliccandoci nuovamente sopra (sì, avete indovinato: anche in questo caso funziona così pure su Instagram, che ha introdotto un aggiornamento simile lo scorso giugno).
Dite un po’, tutto questo vi suona familiare?