Era il 15 giugno 2012 e Brunello Cucinelli raccontava durante il Luxury Summit del Sole24Ore la sua esperienza imprenditoriale, ripercorrendo le tappe che lo hanno portato a quotare la sua società in borsa, ed io twittavo "Brunello Cucinelli premier".
Sono passati più di due anni, si parlava del record di quotazione in borsa, con richieste 18 volte superiori all'offerta, ma i veri colpi di scena made in Solomeo sono arrivati negli anni successivi. Notizie come il maxi bonus dato a tutti i dipendenti, il trust creato per tutelare i valori della sua società rispetto ai suoi eredi, il suo esempio positivo elogiato durante la puntata di Report anti-Moncler e soprattutto il recente "Progetto per la bellezza" non sono altro che la conferma di un grande esempio di imprenditoria italiana illuminata.
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Il progetto per la bellezza
Chi meglio del bel paese, neo vincitore di un Oscar per "La Grande bellezza", può in effetti proporsi per un progetto dedicato alla bellezza ? Ma questa volta non si parla dell'industria del cinema ma dell'industria manifatturiera, di come un'iniziativa privata sostituirà dei capannoni con dei parchi per preservare la bellezza del territorio che li circonda.
La notizia riguarda la Fondazione della famiglia Cucinelli, che ha negli anni investito circa 50 milioni di euro nella ristrutturazione del borgo di Solomeo, e che continuerà ad investirne sempre di più, avendo annunciato un progetto per la costruzione di tre parchi.
Un progetto curato dalla Fondazione e supportato grazie al successo dell'azienda produttrice di cashmere di lusso made in Umbria. Supporto derivante dalla quotazione in borsa e dalla distribuzione dei dividendi. Un progetto per la bellezza partito in effetti nel 1985 e seguito direttamente dai coniugi Cucinelli.
I tre parchi del progetto
Il cuore del progetto della bellezza sono i tre parchi che verranno realizzati in collaborazione con l'architetto Massimo de Vico, per portare a termine il la conservazione del di Solomeo.
Si parte con il Giardino dell'Industria che estendendosi fino alla valle prenderà il posto degli attuali stabilimenti industriali (35mila ettari), passando per il Parco dell'Oratorio Laico ideato come se fosse una specie di stadio ma senza barriere immerso in sei ettari di boschi e prati, ideato per i giovani e lo sport, un oratorio moderno, per concludere con i settanta ettari del Parco Agrario dove sorgeranno orti, frutteti e oliveti per favorire il consumo locale.
La filosofia di Brunello Cucinelli
Brunello Cucinelli nel mondo della moda e del lusso è diventato praticamente sinonimo di cashmere, lui è l'incontrastato re del cashmere, 100% prodotto a Solomeo e distribuito in tutto il mondo. Distribuito soprattutto nel resto del mondo visto che solo il 18% della produzione resta in Italia.
Nella sua azienda, l'imprenditore umbro valorizza il ruolo degli artigiani, prima con corsi di formazione per i giovani studenti, e poi attraverso degli incentivi, remunerandoli il 15% in più degli amministrativi, perché sono loro la forza del brand. "Non ci si deve vergognare del lavoro artigiano, l'importante è che ci sia dignità morale ed economica".
Un brand no logo, quotato in borsa, che rispetto agli agglomerati francesi del lusso come LVMH, Kering o Richemont, non può nemmeno essere paragonato per dimensioni, ma in quanto ad etica, resta fedele alla filosofia del suo fondatore, quella del giusto profitto, del rispetto dell'ambiente, per tornare a progettare sì a tre mesi e tre anni, ma anche a trent'anni e a tre secoli.